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Financial Times: “Trump vuole i peacekeeper cinesi in Ucraina, come Putin”. La Casa Bianca smentisce. Scontro Eliseo-Cremlino

Riunione del consiglio informale Difesa di Copenaghen. Macron: "Accordo tra Putin e Zelensky entro lunedì, o Trump preso in giro". Mosca attacca: "Da lui insulti di bassa lega"
Financial Times: “Trump vuole i peacekeeper cinesi in Ucraina, come Putin”. La Casa Bianca smentisce. Scontro Eliseo-Cremlino
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Financial Times: “Trump vuole i peacekeeper cinesi in Ucraina, come Putin”. La Casa Bianca smentisce

Donald Trump appoggia l’idea di inviare peacekeeper cinesi nell’Ucraina del dopoguerra, come sostiene il presidente russo Vladimir Putin. Lo hanno rivelato quattro fonti informate al Financial Times ma la Casa Bianca ha smentito. “E’ falso”, ha affermato un alto funzionario dell’amministrazione aggiungendo che “non c’è stata alcuna discussione sulle forze di peacekeeping cinesi”. L’idea è osteggiata dalle capitali europee ed è stata precedentemente respinta dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky visto il sostegno della Cina all’invasione da parte della Russia. 

  • 14:57

    Zakharova: “La Russia reagirà se sarà limitata la libertà di movimento ai diplomatici”

    Mosca avverte che adotterà sicuramente misure di ritorsione se l’Unione Europea approverà l’iniziativa della Repubblica Ceca di limitare la libertà di movimento dei diplomatici russi, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova durante un briefing. “Se questa fantasia ceca dovesse realizzarsi, dovremo reagire”, ha sottolineato, aggiungendo: “Sembra che vogliano che prendiamo misure di ritorsione. Questa spinta maniacale anti-russa da parte dei politici dell’Europa occidentale viene portata avanti a loro rischio e pericolo”, ha concluso la portavoce russa ripresa dall’agenzia Tass. Il ministro degli Esteri ceco Jan Lipovsky aveva affermato che il prossimo pacchetto di sanzioni dell’Unione Europea contro la Russia, il 19°, potrebbe includere il divieto di libera circolazione dei diplomatici russi nell’area Schengen.

  • 14:55

    Zelensky: “Mosca ha tempo fino a lunedì per negoziare”

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ricordato che scadono lunedì le due settimane che il presidente americano Donald Trump ha concesso al leader del Cremlino Vladimir Putin per dimostrarsi davvero pronto a negoziare un accordo di pace. ”Gli alleati aspetteranno fino al primo settembre affinché la Russia si prepari ai colloqui”, ma “se la Russia non si dimostra pronta entro lunedì cercheremo risposte dai nostri partner”, ha detto Zelensky.

  • 14:36

    Zakharova: “Macron volgare, definendo Putin un orco ha superato il limite”

    Sono “insulti volgari” quelli che il capo dell’Eliseo Emmanuel Macron ha rivolto al presidente russo Vladimir Putin. Quando lo ha definito “un orco” e “un predatore”, infatti, il presidente francese “ha oltrepassato il limite della ragione, ma anche quello della decenza”. Ne è convinta la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, secondo la quale Macron ha anche “insultato l’intera Russia e il suo popolo”. Lo riporta l’agenzia di stampa Ria Novosti.

  • 14:33

    Dichiarazione a 26: “La Russia fermi le uccisioni, gli attacchi ai civili sono crimini di guerra”

    “I recenti attacchi della Russia a Kiev e ad altre città ucraine rappresentano una deliberata escalation e minano gli sforzi verso la pace”. Lo afferma l’alto rappresentante Ue Kaja Kallas pubblicando una sua dichiarazione sostenuta da 26 Stati membri, dopo il veto di Budapest ad una nota congiunta. “La Russia deve porre fine alle uccisioni e dimostrare una sincera volontà di pace: gli attacchi intenzionali contro civili e obiettivi non militari sono crimini di guerra”, si legge nella dichiarazione, che ricorda come il raid abbia danneggiato i palazzi della delegazione Ue a Kiev.

  • 14:32

    Russia: “Garanzie di sicurezza siano un risultato e non una precondizione”

    Per la Russia le garanzie di sicurezza a favore dell’Ucraina devono essere “il risultato” e non la precondizione per una pace negoziata. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, aggiungendo che le garanzie attualmente in discussione tra i Paesi europei sono “basate sui principi del pensiero coloniale” e mirano ad “attrarre il regime di Kiev più profondamente nell’orbita della Nato”. “E’ importante capire – ha detto Zakharova, citata dall’agenzia Tass – che fornire garanzie di sicurezza non è una condizione, ma il risultato di una soluzione pacifica basata sull’eliminazione delle cause di fondo della crisi in Ucraina”. Secondo Mosca, dunque, i negoziati devono portare alla “demilitarizzazione, alla denazificazione, alla neutralità dell’Ucraina e al suo status non nucleare, al riconoscimento delle realtà territoriali, alla protezione dei diritti dei russi e dei russofoni e alla fine della persecuzione della Chiesa canonica ortodossa” fedele al Patriarcato di Mosca. “Le cosiddette garanzie di sicurezza attualmente dibattute in Europa”, ha aggiunto la portavoce, non tengono conto di tutto questo ma sono “schemi unilaterali” che fanno di Kiev “un provocatore strategico ai confini della Russia, aumentando i rischi che la Nato venga trascinata in un conflitto armato con il nostro Paese”.

  • 13:58

    L’Ungheria blocca la condanna congiunta Ue sull’attacco russo alle sedi europee

    L’Ungheria – a quanto si apprende – ha bloccato una dichiarazione a 27 da parte dell’Unione Europea in seguito agli attacchi missilistici a Kiev che hanno coinvolto anche la delegazione Ue nella capitale ucraina. Budapest ha obiettato a quasi tutte le formulazioni proposte, compresa la frase “la Russia deve porre fine alle uccisioni e dimostrare un sincero interesse per la pace”. A questo punto si procederà con una dichiarazione dell’Alto rappresentante Kaja Kallas.

  • 12:34

    Peskov: “Putin non esclude un incontro con Zelensky”

    Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, è tornato ad affermare oggi che il presidente russo Vladimir Putin non esclude un incontro con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky, ma il vertice deve essere ben preparato. Lo riferisce l’agenzia Tass. “Putin non esclude la possibilità di tenere un tale incontro, ma ritiene che qualsiasi incontro al massimo livello debba essere ben preparato in modo da poter finalizzare le elaborazioni che devono essere preliminarmente realizzate a livello di esperti”, ha detto Peskov rispondendo al cancelliere tedesco Friedrich Merz, che ieri aveva detto di ritenere “evidente” che non vi sarà alcun incontro fra Putin e Zelensky. “Al momento – ha aggiunto il portavoce – non si può dire che il lavoro degli esperti, per così dire, sia vivace, purtroppo no. Manteniamo il nostro interesse e la disponibilità a tali negoziati”.

  • 10:08

    Lituania: “Pieno appoggio alla missione Ue di addestramento in Ucraina”

    La Lituania sostiene l’ipotesi dell’Alta rappresentante Ue Kaja Kallas di cambiare il mandato della missione di addestramento Ue per i soldati ucraini in modo che possa essere condotta anche sul loro territorio. “Lo sosteniamo pienamente”, ha detto la ministra della Difesa lituana, Dovile Sakaliene, al suo arrivo alla riunione informale dei ministri della Difesa a Copenaghen. “Dobbiamo utilizzare ogni possibile formato. Dobbiamo essere dove l’Ucraina ha bisogno ed essere il più efficienti possibile”, ha dichiarato la ministra. “È sicuro quando la Russia continua a bombardare? No, non è sicuro, ma è per questo che spero di trovare insieme ai miei colleghi delle soluzioni specifiche” ha aggiunto. “Riteniamo di poter fare di più per l’Ucraina. L’Ucraina è ciò che si frappone tra noi e la Russia”, ha sottolineato. Parlando delle garanzie di sicurezza, Sakaliene ha dichiarato che la “migliore garanzia di sicurezza è un esercito ucraino forte e una pressione sulla Russia”. “Le sanzioni secondarie alla Russia – ha rimarcato – sarebbero il meccanismo più efficace per fermare il flusso di denaro verso la macchina da guerra russa”. La ministra ha quindi sottolineato il cambio di narrativa di Washington nell’assumere “un ruolo più importante nelle garanzie di sicurezza per l’Ucraina”. “Ci dà davvero speranza ed è molto, molto importante” ha detto la ministra. “Penso che abbiamo tutti provato sentimenti molto simili nel vedere un sanguinario assassino sul red carpet, non è una visione gioiosa per nessuno di noi” ha poi aggiunto, parlando dell’accoglienza riservata al presidente russo Vladimir Putin al vertice in Alaska. “Nessuno ha pensato a una soluzione ingegnosa. Quindi gli sforzi degli Stati Uniti sono encomiabili. Stiamo cercando di fare ciò che riteniamo opportuno. Vedremo come andrà a finire” ha concluso.

  • 08:39

    Danimarca: “Dovremmo aumentare il sostegno all’Ucraina”

    “L’Europa ha una grande sfida davanti e dovremo prendere ancor più responsabilità anche a livello di supporto economico all’Ucraina”. Lo ha detto il ministro danese Troels Lund Poulsen aprendo l’informale di Copenaghen.

  • 08:38

    Kallas: “Oggi discutiamo se inviare subito gli addestratori Ue”

    “Oggi discuteremo della modifica ai mandati delle missioni europee per l’Ucraina, quella civile e di addestramento militare. In questo quadro possiamo discutere quanto appetito ci sia per addestrare i militari ucraini nella parte occidentale del Paese prima che la tregua sia concordata”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al consiglio informale Difesa di Copenaghen. “Il dibattito sulle garanzie di sicurezza è per il ‘day after’ ma, se si guarda a quello che fa Putin, non è vicino”, ha aggiunto.

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