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Usa e Israele hanno l’accordo sul futuro di Gaza: pronto il piano per il post guerra. Il destino dei palestinesi deciso da Rubio, Saar, Kushner e Tony Blair

Usa e Israele decidono il futuro di Gaza alla Casa Bianca mentre l'esercito israeliano continua a sparare nella Striscia. "In Cisgiordania 1.000 morti dal 2023"
Usa e Israele hanno l’accordo sul futuro di Gaza: pronto il piano per il post guerra. Il destino dei palestinesi deciso da Rubio, Saar, Kushner e Tony Blair
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Usa e Israele decidono il futuro di Gaza a tavolino: pronto il piano post-guerra

Mentre nella Striscia si continua a morire sotto le bombe e per la fame e mentre l’Idf prepara, dalla periferia di Gaza City, l’offensiva per occupare la città, alla Casa Bianca Israele e Usa decidono il futuro dell’exclave palestinese. Attorno al tavolo ci sono i dirigenti americani e israeliani, mentre il segretario di Stato, Marco Rubio, incontra il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sàar. Ma all’atteso summit c’è anche Jared Kushner, il genero di Donald Trump e suo ex consigliere con delega per il Medio Oriente. Lo stesso che a marzo del 2024 parlava del “grande valore immobiliare del lungomare di Gaza”, auspicando la deportazione di palestinesi nel Negev. Quasi un anno dopo era stato poi lo stesso presidente Usa a lanciare la contestatissima idea di “Gaza riviera del Medio Oriente”. E i riflettori sono proprio puntati su Kushner e su un altro partecipante all’incontro: l‘ex premier britannico ed ex inviato del Quartetto europeo per il Medio Oriente, Tony Blair. Per Axios, sono loro i registi dell’operazione, gli artefici del piano per il “day after” a Gaza. 

Blair ha incontrato Witkoff alla Casa Bianca a luglio, lo stesso giorno in cui Netanyahu ha incontrato Trump. Diversi giorni dopo, Blair ha incontrato il presidente palestinese Mahmoud Abbas e lo ha informato sulle proposte per la fase post-guerra a Gaza e sui suoi colloqui a Washington. Anche Kushner era in Israele all’inizio di questo mese e ha incontrato Netanyahu per discutere della Striscia. Blair è vicino a Netanyahu e al suo più stretto consigliere Ron Dermer, responsabile della pianificazione postbellica di Israele. 

Un piano postbellico coordinato con la Casa Bianca che potrebbe dare al premier israeliano Benjamin Netanyahu – oggi contestato in piazza dai manifestanti e in rotta con i vertici militari – una copertura politica per accettare un cessate il fuoco, presentandolo al contempo come un accordo più completo per rimuovere Hamas dal potere. “È un piano molto completo che stiamo elaborando per il day after e molte persone vedranno quanto è solido e quanto è ben intenzionato, come rifletta le motivazioni umanitarie del presidente Trump”, ha assicurato Steve Witkoff. È stato proprio l’inviato di Trump a dare l’annuncio del “grande incontro” alla Casa Bianca su Gaza in un’intervista a Fox News, dove ha detto che la guerra potrebbe concludersi entro la fine dell’anno. Witkoff, secondo Axios, sta discutendo con Kushner e Blair del piano da diversi mesi, dopo la controversa proposta del tycoon di farne la Riviera di Gaza. 

Intanto all’ennesimo Consiglio di Sicurezza l’Onu denuncia che “oltre mezzo milione di persone attualmente soffrono la fame, l’indigenza e la morte a Gaza” e che “entro la fine di settembre questo numero potrebbe superare le 640.000. Praticamente nessuno a Gaza è immune dalla fame: si prevede che almeno 132.000 bambini sotto i 5 anni soffriranno di malnutrizione acuta da qui alla metà del 2026″. Secondo i media, almeno 51 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi dell’esercito israeliano nella Striscia dall’alba di mercoledì, mentre il ministero della Salute di Gaza afferma che 10 palestinesi, tra cui due bambini, sono morti nella Striscia a causa della “carestia e della malnutrizione” nelle ultime 24 ore.

Non solo. L’Ufficio dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha reso noto che “nella Cisgiordania occupata, solo dall’ottobre 2023, 982 palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane e dai coloni, e oltre 42.000 sono stati sfollati con la forza a causa di operazioni militari, demolizioni di case e attacchi”. “Le violenze di questo fine settimana ad Al Mughayyir sono l’ennesimo esempio dell’oppressione e della coercizione continue nei confronti dei palestinesi. Tutte queste violenze devono cessare e deve essere garantita una responsabilità imparziale”, ha scritto l’Alto commissario Volker Turk. Appelli che sembrano cadere nel vuoto mentre a Washington Usa e Israele decidono il futuro di Gaza a tavolino.

 

  • 13:22

    Operazione dell’Idf a Nablus. Al Jazeera: “80 feriti”

    Almeno 80 palestinesi sono rimasti feriti oggi nella città occupata di Nablus, in Cisgiordania, in seguito ad un’operazione delle forze israeliane ancora in corso: lo riporta Al Jazeera, che cita fonti mediche. Secondo le fonti, un palestinese è stato ferito da colpi di arma da fuoco. L’esercito israeliano ha confermato all’agenzia di stampa Afp che sta conducendo un’operazione nella zona, senza specificarne lo scopo. Secondo alcuni residenti, il raid è iniziato alle 3:00 ora locale (le 2:00 in Italia), con i soldati che hanno fatto irruzione in diversi quartieri della città vecchia, che conta circa 30.000 abitanti.

  • 13:09

    Onu: “Quasi 1.000 palestinesi uccisi in Cisgiordania dal 2023”

    “Nella Cisgiordania occupata, solo dall’ottobre 2023, 982 palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane e dai coloni, e oltre 42.000 sono stati sfollati con la forza a causa di operazioni militari, demolizioni di case e attacchi dei coloni”: lo afferma su X l’Ufficio dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani. “Le violenze di questo fine settimana ad Al Mughayyir sono l’ennesimo esempio dell’oppressione e della coercizione continue nei confronti dei palestinesi. Tutte queste violenze devono cessare e deve essere garantita una responsabilità imparziale”, scrive l’Alto commissario Volker Turk.

  • 13:01

    Esercito israeliano: “L’evacuazione di Gaza City è inevitabile”

    Un portavoce dell’esercito israeliano ha dichiarato che l’evacuazione di Gaza City è “inevitabile”, mentre l’Idf si prepara a conquistare la città più grande del territorio palestinese. “L’evacuazione di Gaza City è inevitabile” e, “ogni famiglia che si trasferirà a sud riceverà i più generosi aiuti umanitari, attualmente in fase di elaborazione”, ha scritto su X il portavoce in lingua araba dell’esercito, Avichay Adraee, secondo cui “l’Idf ha iniziato a lavorare per portare le tende, preparare le aree per l’istituzione di complessi di distribuzione degli aiuti” nel sud della Striscia.

  • 11:52

    Oggi riunione su Gaza alla Casa Bianca con Trump

    Donald Trump presiederà oggi una “grande riunione” su Gaza. Lo ha annunciato l’inviato Usa Steve Witkoff. “Avremo un grande incontro alla Casa Bianca, sotto la guida del presidente, e stiamo sviluppando un piano molto completo per il giorno dopo” nel territorio palestinese devastato dalla guerra da quasi due anni, ha detto Witkoff a Fox News, senza fornire ulteriori dettagli.

  • 11:49

    Truppe israeliane alla periferia di Gaza City: “In vista di offensiva più ampia”

    L’esercito israeliano (Idf) afferma che le truppe di terra continuano a operare alla periferia di Gaza City in vista dell’offensiva più ampia pianificata per conquistare la parte settentrionale della città. Lo riporta il Times of Israel. Secondo l’esercito, i soldati hanno colpito le infrastrutture di Hamas sia in superficie che sottoterra e nelle ultime 24 ore hanno distrutto diversi posti di osservazione che dice costituissero una minaccia per le truppe israeliane.

  • 11:22

    “Altre 10 vittime della fame nelle ultime 24 ore”

    Il ministero della Salute di Gaza gestito da Hamas afferma che 10 palestinesi, tra cui due bambini, sono morti nella Striscia a causa della “carestia e della malnutrizione” nelle ultime 24 ore. Il bilancio porta a 313 il numero totale dei decessi legati alla fame dall’inizio della guerra con Israele, tra cui 119 minori, si legge in un comunicato pubblicato su Telegram.

  • 11:21

    Papa: “Si ponga fine al conflitto”

    “Torno oggi a rivolgere un appello sia alle parti implicate, sia alla comunità internazionale”, aveva esordito papa Prevost, “affinché si ponga termine al conflitto in Terra Santa che tanta distruzione, terrore e morte ha causato”. Leone ha concluso il suo appello chiedendo l’intercessione di Maria per “la riconciliazione e la pace in quella terra a tutti tanto cara”.

  • 11:16

    Continuano gli attacchi dell’Idf: 21 morti all’alba

    Almeno 21 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi dell’esercito israeliano (Idf) nella Striscia di Gaza dall’alba di oggi: lo hanno reso noto fonti mediche citate da Al Jazeera.Il bilancio include quattro civili uccisi mentre aspettavano gli aiuti umanitari.

  • 11:15

    Papa: “No spostamento forzato della popolazione”

    “Supplico che siano liberati tutti gli ostaggi, che si raggiunga un cessate il fuoco permanente e che si faciliti l’ingresso degli aiuti umanitari e che venga integralmente rispettato il diritto umanitario, in particolare l’obbligo di tutelare i civili e i divieti di punizione collettiva e di spostamento forzato della popolazione”. Così papa Leone in un nuovo appello per la Terra Santa all’udienza generale. “Mi associo alla dichiarazione congiunta dei Patriarchi di Gerusalemme – ha aggiunto – che ieri hanno chiesto di porre fine a questa spirale di violenza, di guerra e di dare priorità bene comune delle persone”.

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