Jared Kushner, genero ed ex consigliere di Donald Trump, dà il suo personale consiglio a Israele: “Il lungomare di Gaza ha un grande valore immobiliare“. Mentre la Striscia viene devastata dai bombardamenti di Tel Aviv che vanno avanti dall’8 ottobre e le persone si accalcano per le strade e sulle spiagge per accaparrarsi gli insufficienti aiuti umanitari, mentre molti bambini muoiono di fame e in alcune aree dell’enclave palestinese si rischia una carestia, Kushner, molto vicino alle lobby israeliane in quanto rampollo di una famiglia di immobiliaristi ebrei del New Jersey, ha parlato così nel corso di un intervento alla Harvard University nelle scorse settimane, come riporta il Guardian.

“Le proprietà sul lungomare di Gaza potrebbero avere un grande valore se la gente fosse concentrata sul migliorare il proprio standard di vita”, ha detto il marito di Ivanka Trump rispondendo alle domande presidente della Middle East Initiative, il professore Tarek Masoud, lamentandosi di “tutti i soldi” che sono stati spesi a Gaza per la rete dei tunnel e le armi invece che per l’istruzione e l’innovazione. “Lì c’è una situazione un po’ disgraziata”, ha poi aggiunto definendo in questi termini la guerra in corso da 5 mesi che ha provocato oltre 30mila vittime e ha gettato la Striscia in una disperata crisi umanitaria. “Ma dalla prospettiva di Israele io farei del mio meglio per far uscire le persone e ripulire“.

Kushner, che secondo indiscrezioni non dovrebbe rientrare in un eventuale nuovo gabinetto Trump, date le numerose prese di posizione internazionali contrarie a uno sfollamento di massa della popolazione palestinese dalla Striscia puntualizza: “Non credo che Israele abbia affermato che non vuole che le persone non possano tornare in seguito”. Ma subito dopo ha espresso la convinzione che Israele dovrebbe riuscire a far uscire i civili da Gaza, in particolare da Rafah, e “con la diplomazia” riuscire a farli spostare in Egitto. Non contento, ha proseguito: “In aggiunta di questo, io azionerei i bulldozer nel Negev e cercherei di spostare lì le persone, penso che questa sarebbe l’opzione migliore così possiamo andare ora e finire il lavoro“.

Alla domanda se crede che Netanyahu non permetterà ai palestinesi fuggiti di tornare a Gaza, Kushner ha infine risposto: “Forse”. Aggiungendo di “non essere sicuro che ci sia molto rimasto a Gaza in questo momento”. Su una cosa comunque il genero di Trump è assolutamente certo: la realizzazione di uno Stato palestinese è “un’idea superbamente cattiva che essenzialmente sarebbe un premio per un’azione terroristica“.

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