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Netanyahu evoca il “Grande Israele”. Altri raid sulla Striscia: “98 palestinesi uccisi”. Il Papa: “Affrontare la crisi umanitaria”

Il ministro Saar: “Non permetteremo la creazione di uno Stato palestinese nel nostro territorio". Il premier neozelandese Luxon: "Tel Aviv ha perso la bussola"
Netanyahu evoca il “Grande Israele”. Altri raid sulla Striscia: “98 palestinesi uccisi”. Il Papa: “Affrontare la crisi umanitaria”
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Gaza, l’esercito israeliano approva il piano per la nuova offensiva

Il capo di stato maggiore dell’Idf, tenente generale Eyal Zamir, ha approvato le linee generali della prossima offensiva militare per conquistare Gaza City. Lo affermano le stesse forze armate israeliane spiegando che il “concetto principale del piano offensivo dell’Idf a Gaza” è stato discusso durante un incontro che Zamir ha tenuto questa mattina con il General Staff Forum, insieme ad altri ufficiali e rappresentanti dello Shin Bet. Inoltre – viene spiegato ancora – “è stato presentato e approvato il concetto principale del piano per i prossimi passi nella Striscia di Gaza, in conformità con le direttive della leadership politica“.

Il riferimento è all’offensiva ordinata dal governo contro Hamas a Gaza City, che non dovrebbe però iniziare immediatamente. L’Idf ha fatto sapere che Zamir, durante l’incontro, “ha sottolineato l’importanza di migliorare la prontezza delle forze e la preparazione per la chiamata alle armi della riserva, svolgendo al contempo corsi di aggiornamento e fornendo un pò di respiro ai soldati in vista delle prossime missioni”.

  • 15:24

    Almeno 55 palestinesi palestinesi uccisi dall’alba, 123 nelle ultime 24 ore

    Almeno 55 palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane a Gaza dall’alba di oggi, secondo quanto hanno riferito fonti mediche ad Al Jazeera. Delle vittime, 33 sono state registrate nella città di Gaza, al centro di numerosi attacchi da parte dell’esercito di difesa israeliano. Altre 13 persone sono state uccise dalle forze israeliane nei pressi di un centro di soccorso a nord di Rafah, hanno riferito fonti del Nasser Medical Complex. Secondo il Ministero della Salute dell’enclave, almeno 123 palestinesi, tra cui 21 richiedenti aiuti, sono stati uccisi e 437 feriti negli attacchi israeliani a Gaza nelle ultime 24 ore. Nello stesso lasso di tempo, almeno otto persone, tra cui tre bambini, sono morte per fame nel territorio, portando il numero totale dei decessi causati dalla fame a 235, tra cui 106 bambini, ha affermato il ministero.

  • 13:46

    Netanyahu: “Sono molto legato all’idea del Grande Israele”. Comprende aree di Egitto e Giordania

    Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato di essere “molto legato” alla cosiddetta visione del “Grande Israele”, che comprende non solo i territori palestinesi, ma anche alcune aree dell’attuale Giordania e dell’Egitto, definendola una “missione storica e spirituale che durerà per generazioni”. A riportarlo è Trt Global.

    Il concetto di “Grande Israele” (Eretz Yisrael HaShlema) è utilizzato fin dalla Guerra arabo-israeliana del 1967. Comprende Gerusalemme Est, la Cisgiordania, Gaza, la penisola del Sinai in Egitto e le alture del Golan in Siria.

  • 13:40

    Turchia: “Israele sta perseguendo una politica espansionistica in Siria”

    Israele sta perseguendo una politica espansionistica in Siria“. L’ha affermato il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, aggiungendo che la Turchia non può “tollerare passi che possono danneggiare la sicurezza della Siria”. Durante una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri dell’autoproclamato governo siriano, Asaad Hassan Al-Shaibani, ad Ankara, trasmessa dalla tv di Stato Trt, Fidan si è rivolto agli israeliani affermando che “la loro sicurezza non può essere raggiunta danneggiando la sicurezza dei vicini”. Il capo della Diplomazia turca ha aggiunto che i diritti delle minoranze in Siria devono essere difesi. “Nella nuova Siria tutti i suoi abitanti devono essere protetti”, ha detto Fidan. Il ministro ha sottolineato anche che “la nuova amministrazione siriana deve essere sostenuta” e ha lanciato un appello all’Arabia Saudita, alla Giordania e all’Iraq per “unire le nostre forze per aiutare la Siria a reggersi sulle proprie gambe”.

    Secondo la Turchia, Israele è uno dei principali responsabili delle violenze che si sono consumate nelle scorse settimane nella provincia siriana di Sweida, popolata principalmente dalla minoranza dei drusi. Nell’area, dove secondo le organizzazioni umanitarie, oltre 1.400 persone sono rimaste uccise negli scontri che hanno coinvolto forze druse e beduini sunniti e che ha visto l’intervento delle forze governative di Damasco. “Uno dei principali attori dietro questo quadro si è rivelato essere Israele”, ha dichiarato Hakan Fidan durante una conferenza stampa. “La nuova Siria dovrebbe essere una Siria in cui tutti i popoli, le credenze e le culture siano preservate e possano convivere. Come Turchia stiamo formulando le nostre raccomandazioni in questa direzione”, ha aggiunto Fidan.

  • 13:25

    Il ministro israeliano Saar: “Non ci sarà uno Stato palestinese nel cuore di Israele”

    Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar ha affermato che Israele “non permetterà” l’attuazione della soluzione dei due Stati e sollecita i Paesi che desiderano la creazione di uno Stato palestinese a “farlo all’interno del proprio territorio”. “Uno Stato palestinese nel cuore della terra di Israele sarebbe una soluzione per coloro che cercano di distruggerci. Non permetteremo che ciò accada”, ha dichiarato in un briefing da Gerusalemme ai giornalisti della rete Newsmax e di altre testate statunitensi, secondo una dichiarazione del suo ufficio. “Se grandi paesi come la Francia e il Canada desiderano creare uno Stato palestinese all’interno del proprio territorio, possono farlo: hanno molto spazio. Ma qui, in terra d’Israele, ciò non accadrà“, ha aggiunto. Secondo Saar “la creazione di uno Stato palestinese entro i confini del 1967, con capitale a Gerusalemme Est, a breve distanza da qui, metterebbe in grave pericolo i centri abitati di Israele e spingerebbe Israele verso confini indifendibili”. Pertanto una “mossa” di questo tipo sarebbe “suicida” per lo Stato ebraico.

  • 13:11

    Il governo israeliano in Sud Sudan: “Qui potrebbero essere sfollati i palestinesi”

    La viceministra degli Esteri israeliana Sharren Haskel terrà oggi una serie di incontri nel Sud Sudan, nella prima visita ufficiale nel paese dell’Africa orientale da parte di un rappresentante del governo israeliano. Secondo una dichiarazione dell’ufficio di Haskel incontrerà il presidente del Sudan del Sud Salva Kiir Mayardit, nonché il ministro degli Esteri, il presidente del parlamento e altri alti funzionari governativi. Il Sud Sudan – riporta il Times of Israel – sarebbe uno dei Paesi con cui Israele starebbe trattando per un possibile reinsediamento dei palestinesi sfollati dalla Striscia di Gaza.

  • 12:33

    Hamas: “L’Idf effettua incursioni aggressive a Gaza City”

    Le forze israeliane stavano effettuando incursioni “aggressive” a Gaza City, dopo che l’esercito ha approvato il quadro per una nuova offensiva nel territorio. Lo ha dichiarato Ismail Al-Thawabta, direttore generale dell’ufficio stampa del governo di Hamas a Gaza. “Questi attacchi rappresentano una pericolosa escalation volta a imporre una nuova realtà sul terreno con la forza, attraverso una politica di terra bruciata e la completa distruzione di proprietà civili”.

  • 12:09

    Mosca: “Uccisione dei giornalisti a Gaza è un attacco alla libertà di stampa”

    Il raid israeliano a Gaza che ha causato la morta di cinque dipendenti di Al Jazeera fra cui il giornalista Anas Al-Sharif è “l’ennesima violazione del diritto internazionale, sistematicamente commessa nei territori palestinesi occupati e un palese attacco alla libertà di stampa“. Lo ha affermato Alexey Fadeyev, vicedirettore del dipartimento informazione e stampa del Ministero degli Esteri russo. Lo riporta Ria Novosti. “Tali metodi di lotta contro coloro che Israele considera suoi nemici o anche solo oppositori meritano la più ferma condanna”, ha aggiunto.

  • 11:51

    Gaza, delegazione di Hamas al Cairo sonda per un possibile accordo con Israele

    Una delegazione di Hamas è arrivata ieri al Cairo per colloqui su un possibile accordo con Israele, mentre l’Egitto ha presentato al gruppo terroristico una nuova proposta per un accordo globale. Lo scrive online il quotidiano Ynet. La nuova proposta prevede il rilascio di tutti gli ostaggi in un’unica fase, la fine della guerra, la smilitarizzazione di Gaza e l’esilio simbolico di alcuni membri di Hamas. “L’Egitto sta collaborando con il Qatar e gli Stati Uniti per rilanciare il piano dei 60 giorni”, aveva dichiarato ieri il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdel Aaty.

    Un funzionario arabo a conoscenza dei colloqui ha raccontato a Ynet che il Cairo intende invitare una squadra negoziale israeliana nella capitale egiziana nei prossimi giorni, aggiungendo che “ciò che ha portato Hamas al Cairo è stata la minaccia israeliana di conquistare Gaza City“.

    Secondo il funzionario, l’Egitto ha ora raggiunto un’intesa con Hamas per un eventuale disarmo e un esilio simbolico. “Contrariamente a quanto alcuni sostengono, un accordo completo è più facile: in un accordo parziale, si rimandano solo gli ostacoli – ha detto – Hamas vuole sinceramente porre fine alla guerra, ma non crede che Israele smetterà di cercare di eliminarla. Sono pronti al disarmo, ma hanno bisogno di garanzie”. Il funzionario ha parlato di “cauto ottimismo” al Cairo.

  • 11:34

    Al Jazeera: “Almeno 39 palestinesi uccisi nei raid israeliani”

    Almeno 39 cittadini palestinesi sono rimasti uccisi nei raid effettuati dalle forze armate israeliane su Gaza a partire dall’alba. Lo riportano fonti mediche citate da Al Jazeera. Almeno 19 dei morti erano persone in cerca di aiuto uccise dalle forze israeliane, hanno detto le fonti.

  • 11:33

    Media: “Almeno 29 palestinesi uccisi dall’alba”

    Secondo fonti mediche citate da Al Jazeera Arabic, almeno 29 palestinesi sono stati uccisi in attacchi aerei e sparatorie da parte dei soldati israeliani in tutta Gaza dall’alba. Almeno 10 dei morti erano persone in cerca di aiuto uccise dalle forze israeliane, hanno detto le fonti.

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