Hamas: “Colloqui solo se migliorano condizioni a Gaza”
Hamas ha dichiarato di essere impegnato a proseguire i negoziati per un cessate il fuoco permanente e il ritiro completo delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza, ma le condizioni nell’enclave palestinese devono prima migliorare “significativamente”. “E’ essenziale migliorare significativamente la catastrofica situazione umanitaria e ottenere una risposta scritta dal nemico in merito alla nostra risposta”, ha dichiarato alla Cnn Basem Naim, membro dell’ufficio politico di Hamas. “Questa è una condizione per riprendere i negoziati”, ha aggiunto.
Tajani: “Anche l’Italia distribuirà aiuti a Gaza con lanci aerei”
Il ministro degli Esteri ha fatto il punto sulle iniziative umanitarie decise dall’Italia, fra cui una nuova evacuazione di bambini palestinesi malati e lo stanziamento di cinque milioni di euro per l’acquisto di beni alimentari.
Jihad palestinese pubblica un video dell’ostaggio Rom Breslavsky
La jihad islamica palestinese di Gaza ha diffuso un video dell’ostaggio Rom Breslavsky, sostenendo che è stato girato prima che i contatti con lui e i suoi carcerieri venissero interrotti. L’organizzazione terroristica aveva già affermato 10 giorni fa che i contatti erano stati interrotti. “Pretendo subito un incontro con il premier, il ministro della Difesa e il capo di stato maggiore”, ha gridato Tami Breslavsky, la madre di Rom, dopo aver visto il video. “Non mi rispondono nemmeno al telefono”, riferiscono i media israeliani. Braslavski era stato rapito nel deserto del Negev, dove si trovava per partecipare al Festival musicale Nova.
Hamas: “I negoziati non riprenderanno finché non si placherà la fame a Gaza”
I negoziatori di Hamas a Doha hanno dichiarato ai mediatori di non essere interessati a riprendere i negoziati per il cessate il fuoco finché non si placherà la crisi della fame a Gaza. Lo dichiarano al Times of Israel un diplomatico arabo e una seconda fonte coinvolta nella mediazione.
Secondo le fonti, ci sarebbero anche forti tensioni tra Hamas ed Egitto e Qatar. Il capo negoziatore di Hamas, Khalil al-Hayya, ha accusato Il Cairo di complicità nella crisi umanitaria. E si è detto contrariato con Doha per aver firmato una dichiarazione alle Nazioni Unite con la quale chiedeva ad Hamas di disarmarsi e lasciare il potere.
Hamas: “Con il cessate il fuoco saremmo pronti a risolvere la questione ostaggi”
Hamas ha rilasciato una dichiarazione a Reuters annunciando di essere “pronta a risolvere la questione degli ostaggi prigionieri a Gaza nel quadro di un accordo di cessate il fuoco“. Ma ha ribadito: “La resistenza palestinese non si fermerà finché non finirà l’occupazione”.
La Casa Bianca insiste: “Riconoscimento Palestina è un premio per Hamas”
Il riconoscimento dello Stato palestinese sarebbe un “premio” per Hamas che invece è il “vero impedimento” al raggiungimento del cessate il fuoco a Gaza e al rilascio degli ostaggi. Lo ha ribadito la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, in un briefing con la stampa.
Tel Aviv: “Basta accordi parziali. Ora disarmo Hamas, smilitarizzazione di Gaza e liberazione ostaggi”
Una fonte politica israeliana di alto livello ha rivelato a Ynet che “si sta formando un’intesa tra Israele e gli Stati Uniti secondo cui, alla luce del rifiuto di Hamas, bisogna passare da un piano per il rilascio di alcuni ostaggi a un piano per la liberazione di tutti i rapiti, il disarmo di Hamas e la smilitarizzazione della Striscia di Gaza. Non ci saranno più accordi parziali“. La fonte ha aggiunto: “Al momento i contatti sono interrotti. Hamas ha tagliato i rapporti. Non c’è nessuno con cui parlare dall’altra parte. Anche Witkoff ha compreso questa realtà”
“L’incontro tra Witkoff e Netanyahu è stato molto produttivo”
L’incontro tra l’inviato di Donald Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, e il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, “è stato molto produttivo”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt. Domani Witkoff e l’ambasciatore Mike Huckabee saranno a Gaza per controllare la distribuzione degli aiuti.
Israele: “Paesi arabi hanno lanciato su Gaza 43 pacchi di aiuti”
Secondo quanto riferito dall’esercito israeliano, nelle ultime ore aerei provenienti dagli Emirati Arabi Uniti, dalla Giordania e dall’Egitto hanno lanciato 43 pacchi di aiuti alimentari nella Striscia di Gaza settentrionale e meridionale. Lo riporta il Times of Israel. Le forze armate israeliane hanno affermato che i lanci sono stati effettuati “in conformità con le direttive del livello politico e come parte della cooperazione tra Israele, Emirati Arabi Uniti, Giordania ed Egitto”.