Il mondo FQ

Conferenza su Kiev, Meloni: “Impegni da oltre 10 miliardi, l’Italia si occuperà di Odessa”. Rubio: “Da Lavrov nuova idea di Ucraina”

Ondata di droni e missili sulla capitale: il presidente ucraino chiede agli alleati "un’accelerazione" sulle sanzioni e la produzione di armi. Riprese le consegne dagli Usa
Conferenza su Kiev, Meloni: “Impegni da oltre 10 miliardi, l’Italia si occuperà di Odessa”. Rubio: “Da Lavrov nuova idea di Ucraina”
Icona dei commenti Commenti
In Evidenza

Meloni: “L’Italia si occuperà di Odessa”

“Per ricostruire una nazione martoriata dalla guerra non bastano soldi, ingegneri, architetti, operai. Serve qualcosa di più, il sentimento che il popolo ucraino più di tutti ha dimostrato di conoscere, l’amore di patria, l’amore per la libertà, la volontà di garantire per i propri figli un futuro di prosperità e benessere”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nell’intervento alla sessione plenaria della Conferenza sulla ripresa dell’Ucraina, a Roma. “Senza amore di patria, tutto quello che facciamo perde di senso – ha aggiunto -. Non è un caso che l’Italia abbia scelto di occuparsi di alcuni dei simboli e luoghi che compongono il mosaico identitario della nazione ucraina: il luogo è Odessa, i simboli sono la cattedrale della Trasfigurazione, la Filarmonica, il museo delle belle arti, gemme di un patrimonio culturale splendido che ci appartiene come europei e che come europei vogliamo proteggere perché possa essere consegnato a chi verrà dopo di noi”.  

  • 08:18

    Riprendono le consegne di armi Usa a Kiev

    Gli Stati Uniti hanno ripreso le consegne di proiettili di artiglieria da 155 millimetri e missili Gmlrs di artiglieria mobile all’Ucraina, pochi giorni dopo l’interruzione delle forniture militari da parte dell’amministrazione di Donald Trump. Lo hanno riferito due funzionari statunitensi all’agenzia di stampa Reuters, senza specificare quante armi siano state inviate né se la spedizione sia stata completata. 

    Lo stop era stato deciso dal Pentagono a causa del rischio di privarsi di troppe scorte di materiale bellico, ma due giorni fa Trump aveva annunciato il dietrofront: “Invieremo altre armi. Dobbiamo farlo. Devono essere in grado di difendersi”, aveva detto. Una mossa che riflette la frustrazione del tycoon nei confronti del presidente russo Vladimir Putin e del suo rifiuto di arrivare a una tregua in tempi brevi.