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Primo maggio, sindacati in piazza: “Uniti per un lavoro sicuro”. Meloni rivendica: “Creato un milione di posti”. Le opposizioni: “Mente”

Da Palermo a Roma fino a Torino, lavoratori in corteo. Dopo che ieri la presidente del Consiglio ha esultato per l'aumento dei salari reali, ovvero l'unico dato positivo corretto per l'inflazione, oggi rivendica un altro successo. Opposizioni e sindacati protestano
Primo maggio, sindacati in piazza: “Uniti per un lavoro sicuro”. Meloni rivendica: “Creato un milione di posti”. Le opposizioni: “Mente”
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  • 17:09

    Bombardieri: “Paese civile non può accettare morti sul lavoro”

    “Questo è ciò che Emma ha avuto dopo la tragedia, una scarpa. Questo è quello che rimane. Noi non possiamo accettare che in un paese civile avvenga questo”. Nella commozione generale della piazza di Montemurlo, ha aperto così il suo comizio il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, mostrando la scarpa di Luana, la ragazza morta sul lavoro, in una fabbrica del paese in provincia di Prato. Scarpa che gli è stata consegnata dalla mamma della giovane, Emma Marrazzo, presente al fianco del Segretario sul palco del Primo Maggio.

    “Ringrazio la famiglia di Luana – ha proseguito Bombardieri – che, lo diciamo alla politica, non può restare sola e che ha bisogno di essere aiutata. E poiché siamo stati convocati, c’è una prima proposta concreta che facciamo al governo: le famiglie delle vittime per incidenti sul lavoro siano trattate allo stesso modo delle famiglie che hanno subito vittime per mano della mafia, abbiano lo stesso sostegno. Partiamo dalle persone. Non parliamo solo di numeri. E parliamo di giustizia: chiediamo che siano istituiti il reato dell’omicidio sul lavoro e una procura speciale, che si occupi esclusivamente di incidenti sul lavoro: 500.000 infortuni e più di 1.000 morti ogni anno. Lavoriamo insieme – ha concluso Bombardieri – per ridare dignità al lavoro e alle persone, per arrivare a zero morti sul lavoro”. Il leader della Uil, poi, nel primo pomeriggio, ha partecipato, sempre a Montemurlo, all’intitolazione di una strada del comune alla giovane Luana

  • 14:02

    Il discorso di Landini dal palco del 1° maggio – il video

  • 13:54

    Schlein: “Al referendum 5 sì. Meloni ha voltato le spalle ai lavoratori”

    “Buon primo maggio a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori che mandano avanti questo Paese. Con il Partito Democratico siamo al loro fianco. C’è tanto da fare per migliorare le condizioni materiali di chi lavora. Per contrastare la precarietà e il lavoro povero, i subappalti a cascata, la mancanza di sicurezza sui luoghi di lavoro e lo sfruttamento”. Lo scrive in un post su Facebook la segretaria del Pd, Elly Schlein, ribadendo che “anzitutto serve una legge sul salario minimo: Meloni l’ha voluta bloccare ma abbiamo raccolto le firme con le altre forze di opposizione e vogliamo sia calendarizzata subito”.

    “Giorgia Meloni ha voltato le spalle a 3 milioni e mezzo di lavoratrici e lavoratori poveri e continua a mentire a viso aperto negando che in Italia ci sia un problema salariale, mentre l’Istat lo ha confermato ieri: i salari sono più bassi dell’8% rispetto al 2021. C’è una cosa che tutte e tutti dobbiamo fare per la dignità del lavoro: andare a votare 5 SÌ ai referendum dell’8 e il 9 giugno”, riafferma la leader del Pd.

  • 13:36

    Le immagini dalle piazze – Milano

    (Foto di Marco Ottico/Lapresse)

  • 13:13

    Landini: “Festa dal lavoro? Non c’è nulla da festeggiare”

    “Il primo maggio è una festa ma se pensiamo alla situazione che c’è, ai livelli di precarietà, di povertà, al fatto che si continua a morire sul lavoro, non cè nulla da festeggiare. E’ il momento di mobilitarci per cambiare la situazione”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dal palco ai Fori Imperiali a Roma per il Primo maggio, sotto lo slogan “Uniti per un lavoro sicuro”, ricordando “innaniztutto che il Primo maggio festa del lavoro non ce lo ha regalato nessuno, è stato una conquista. I diritti non ce li ha regalati nessuno”. “L’obiettivo – rimarca – è che nessuno deve più morire sul lavoro. Non è il momento della propaganda ma di affrontare seriamente la questione. C’è da tempo una piattaforma di Cgil, Cisl Uil sulla sicurezza e va aperta una vera trattativa. Quando si parla dei soldi dell’Inail, quei soldi sono già stanziati, non ci possono vendere due volte la stessa cosa, e sono i soldi dei lavoratori. Comunque è il momento di spendere bene i soldi Inail e aumentare la spesa nella sanità, nei controlli, non è il momento di aumentare la spesa per le armi. Non abbiamo bisogno di armarci ma di tutelare la salute e sicurezza. Basta ipocrisie, se non si investe, si continuerà a morire. Finché salute e sicurezza verranno considerate un costo, si continuerà a morire – ripete -. Al centro bisogna mettere la persona, non il profitto”. Landini poi si rivolge anche alle imprese: “Sono pronte a fare con noi una battaglia vera, a fare una patente a punti vera?”.

  • 13:03

    Landini: “Non è il momento di aumentare la spesa in armi”

    Non è il momento di aumentare la spesa per le armi, la sicurezza non sono le armi. Non abbiamo bisogno di armarci: abbiamo bisogno di tutelare la salute e la sicurezza, dentro e fuori i luoghi di lavoro”. Così il segretario generale della Cgil Maurizio Landini dal palco della manifestazione di Roma. “Se non si investe si continuerà a morire. Finché la salute e la sicurezza vengono considerate un costo si continuerà a morire. Al centro con questa logica non c’è la persona ma il profitto”, sottolinea Landini.

  • 12:49

    Landini: “Nessuno deve più morire sul lavoro”

    “C’è poco da festeggiare. E’ il momento di mobilitarci per cambiare la situazione. E’ il giorno per ricordare chi ha perso la vita sul lavoro, ed è un impegno che tutto il sindacato si deve assumere perché non si deve lasciare solo nessuno, chi perde un familiare rischia di rimanere solo. Dobbiamo essere vicini a quelli che rimangono per batterci assieme affinché si cambi questa cultura. Nessuno deve più morire sul lavoro. Non è il momento della propaganda, è il momento di affrontare seriamente i problemi. Cgil, Cisl e Uil hanno presentato da due anni al governo una piattaforma sulla sicurezza, come l’avevamo presentata ai precedenti governi e non c’è stata risposta”. giorno”. Così il segretario Cgil Maurizio Landini parlando dalla manifestazione ai Fori Imperiali a Roma.

  • 12:32

    Avs: “Le parole di Meloni sugli stipendi sono un insulto”

    “Sono a Gerusalemme, ma le parole di Meloni sugli stipendi sono un insulto a chi lavora, di fronte a cui non si può tacere. Ancora una volta parla di un’Italia che non esiste nella vita reale di tutti i giorni degli italiani”. Lo scrive sui social Nicola Fratoianni di Avs.
    “Questa è l’Italia della destra : solo annunci roboanti e le solite promesse – aggiunge il leader di SI – che sono però una condanna quotidiana per lavoratori e lavoratrici. Perché oggi il lavoro in Italia significa: sfruttamento, precarietà, stipendi da fame. Significa uscire di casa senza sapere se si tornerà la sera. Per questo – conclude Fratoianni – siamo sempre in prima linea per chiedere più diritti e tutele, contratti veri e stipendi più alti, una vera sicurezza sul posto di lavoro”, conclude.

  • 12:23

    “I parenti delle vittime sul lavoro siano trattati come quelli della mafia”

    “I familiari delle vittime di incidenti sul lavoro siano trattati come quelli delle vittime di mafia, abbiano lo stesso sostegno: non lasciamoli da soli”. Così il segretario Uil, Pierpaolo Bombardieri, parlando alla manifestazione a Montemurlo, in provincia di Prato.

  • 11:54

    A Torino bruciate le bandiere di Usa, Israele e Ue

    Al termine del corteo del Primo Maggio dal palco di piazza Solferino sono state bruciate una bandiera Usa, di Israele e dell’Europa. L’azione è stata compiuta da esponenti dei collettivi antagonisti, che hanno aderito allo spezzone sociale.