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Controdazi della Cina del 34%, Trump: “Pechino è nel panico. Investitori state calmi, vi arricchirete”

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Cina, controdazi del 34% e ricorso al Wto

La Cina imporrà tariffe aggiuntive del 34% sui prodotti statunitensi a partire dal 10 aprile. Pechino ha inoltre annunciato di aver presentato ricorso all’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) “ai sensi del meccanismo di risoluzione delle controversie”, ha affermato il ministero del Commercio di Pechino in una nota. Mercoledì il presidente Donald Trump ha annunciato alla Cina dazi aggiuntivi del 34%. 

  • 20:34

    Ue: “Scambio franco e diretto con gli Usa”

    “Un franco scambio di 2 ore con il Segretario al Commercio Howard Luttnick e l’ambasciatore Jamieson Greer. Sono stato chiaro: i dazi Usa sono dannosi e ingiustificati. Il rapporto commerciale Ue-Usa ha bisogno di un nuovo approccio. L’Ue è impegnata in negoziati significativi ma anche pronta a difendere i nostri interessi. Restiamo in contatto”. Lo scrive su X il commissario Ue al Commercio Maros Sefcovic.

  • 20:33

    Wall Street ha perso 9.600 miliardi dal giuramento di Trump

    Wall Street ha bruciato 9.600 miliardi di dollari dal giuramento di Donald Trump. Secondo i calcoli di alcuni analisti, riportati da MarketWatch, 5.000 miliardi sono andati in fumo solo negli ultimi due giorni con i dazi.

  • 19:12

    Meloni: “Panico e allarmismo fanno più danni dei dazi”

    “È presto per valutare le conseguenze effettive prodotte da questa nuova situazione sul nostro Pil e sulla nostra economia. Certamente, però, il panico e l’allarmismo possono causare danni ben maggiori di quelli strettamente connessi con i dazi”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, a quanto si apprende, parlando in Consiglio dei ministri dei dazi Usa verso l’Ue.

  • 19:00

    Meloni: “Martedì incontro governo-categorie sui dazi”

    Il gruppo di lavoro del governo impegnato sui dazi “si confronterà anche con i rappresentanti delle categorie produttive, che sono stati convocati a Palazzo Chigi per martedì 8 aprile. Ci confronteremo anche con loro, per trovare le soluzioni migliori”. Lo ha annunciato la premier Giorgia Meloni, a quanto si apprende, parlando in Consiglio dei ministri dei dazi Usa verso l’Ue.

  • 18:59

    Meloni: “Lunedì vertice di governo sui dazi”

    “Ho deciso di chiedere ai due vicepremier, al ministro dell’Economia, dell’Industria, dell’Agricoltura, delle Politiche europee, di vederci lunedì pomeriggio e di portare ciascuna per la propria competenza uno studio sull’impatto che questa situazione può avere per la nostra economia”. Così la premier Giorgia Meloni, a quanto si apprende, parlando in Consiglio dei ministri dei dazi Usa verso l’Ue, sottolineando che il “gruppo di lavoro del Governo da ora deve sentirsi prioritariamente impegnato sul tema”.

  • 18:32

    Tajani: “La risposta dell’Europa sarà soprattutto politica”

    “Lunedì ci sarà il consiglio dei ministri del Commercio dell’Ue che decideranno se sarà necessario imporre dazi ad alcuni prodotti americani. Noi chiediamo che non vengano posti dazi a prodotti americani che possano provocare una reazione più dannosa. Nessuno vuole la guerra commerciale, qualora ci dovesse essere una reazione sarà piuttosto un segnale politico agli Stati Uniti per dire ‘basta’. Quindi una reazione assolutamente inferiore all’azione fatta dagli Stati Uniti”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Cinque Minuti in onda stasera su Rai Uno.

  • 17:38

    Presidente Fed: “Dazi possono avere un impatto persistente sull’inflazione”

    “E’ possibile che i dazi possano avere un impatto persistente sull’inflazione”: è probabile che aumenteranno l’inflazione nei prossimi trimestri. Lo ha detto il presidente della Fed Jerome Powell.

  • 17:30

    Trump: “Il Vietnam vuole ridurre i suoi dazi a zero”

    Il presidente americano Donald Trump ha reso noto su Truth di aver avuto una “telefonata molto proficua con To Lam”, segretario generale del Partito Comunista del Vietnam, il quale “mi ha detto che il Vietnam vuole ridurre le sue tariffe a zero se riuscirà a trovare un accordo con gli Stati Uniti”.
    L’amministrazione Trump ha calcolato che le esportazioni statunitensi verso il mercato vietnamita sono soggette a un’aliquota tariffaria del 90%, e la tariffa così elevata ha già appesantito la manipolazione della valuta e le barriere commerciali. Di conseguenza, gli Stati Uniti hanno annunciato ieri un’aliquota tariffaria reciproca eccezionalmente elevata del 46% sulle importazioni dal Vietnam, che dovrebbe entrare in vigore il 9 aprile. Esaminando l’elenco, è evidente come l’aliquota del Vietnam sia notevolmente più alta di quella di molti suoi concorrenti nelle esportazioni, come il Bangladesh (37%) e la Thailandia (36%). Nel solo Sud-Est asiatico, il tasso del Vietnam è inferiore solo a quello del Laos e della Cambogia, rispettivamente del 48 e del 49%.

  • 16:56

    Effetto dazi, in Usa è corsa alle scorte

    Dai televisori alla salsa di soia, dagli indumenti alla birra irlandese, gli americani si precipitano nei negozi a fare “acquisti preventivi” dopo l’annuncio dei nuovi dazi di Donald Trump su gran parte delle merci importate. Come riporta il Wall Street Journal, milioni di persone negli Usa hanno reagito allo stesso modo: fare scorta, tra l’ansia per l’inflazione e la paura di un’imminente impennata dei prezzi. La sensazione diffusa è che il colpo stavolta arriverà a tutti: dai piccoli imprenditori ai consumatori, e così in tanti giocano d’anticipo. Cedar Roach ha raccontato al quotidiano che mentre Trump parlava dalla Casa Bianca si è precipitata ad acquistare un completo di abbigliamento sportivo da Lululemon (un marchio canadese) e un maglione di House of Sunny (un marchio britannico), mentre il suo fidanzato, Sean MacKenzie è corso a comprare tre confezioni da otto lattine di Guinness. “Sapevo gli oggetti a rischio e cosa volevo, quindi non ho rimandato”, ha detto Roach, studentessa 22enne alla Southern Methodist University. Mentre Mark Cuban, imprenditore miliardario e personaggio televisivo, ha suggerito ai suoi follower di iniziare a fare scorta. “Dal dentifricio al sapone, qualsiasi cosa per cui riuscite a trovare spazio in casa, acquistatela prima che debbano rifornire l’inventario – ha affermato in un post sulla piattaforma di social media Bluesky – Anche se sono prodotti negli Usa, aumenteranno il prezzo e daranno la colpa ai dazi”. Il 50enne Noel Peguero ha raccontato invece che da mercoledì sera a giovedì mattina ha speso circa 3.000 dollari in prodotti elettronici, ricambi per l’auto, attrezzi da giardinaggio e altri articoli per la casa. “Adesso è il momento di comprare”, ha detto.

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