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Ucraina, Trump vede Starmer: ‘Peacekeeper? Prima l’accordo’. Il premier Uk ringrazia per il ‘cambio di rotta. Possibile intesa storica?

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  • 09:38

    Costa: “Prepararsi a fornire garanzie di sicurezza europee”

    “Per quanto riguarda l’Ucraina, c’è un nuovo slancio, che dovrebbe portare a una pace globale, giusta e duratura. È quindi importante per noi confrontarci su come sostenere ulteriormente l’Ucraina e sui principi che dovrebbero essere rispettati in futuro. L’Ue e i suoi Stati membri sono pronti ad assumersi maggiori responsabilità per la sicurezza dell’Europa. Dovremmo quindi essere preparati a un possibile contributo europeo alle garanzie di sicurezza che saranno necessarie per garantire una pace duratura in Ucraina”. Lo scrive il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, nella lettera ai capi di Stato e di governo Ue di invito al Consiglio europeo speciale del 6 marzo a Bruxelles.  

  • 09:36

    Zelensky invitato al summit europeo sull’Ucraina il 6 marzo

    “Ho invitato il Presidente Zelensky a venire a Bruxelles in occasione della riunione del Consiglio europeo per discutere con noi degli ultimi sviluppi”. Lo scrive il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, nella lettera ai capi di Stato e di governo Ue di invito al Consiglio europeo speciale del 6 marzo a Bruxelles. “Inizieremo la nostra riunione alle 12:30 con il nostro tradizionale scambio di opinioni con la Presidente del Parlamento europeo, seguito da una discussione con il Presidente Zelensky durante il pranzo. Ci concentreremo poi sulla Difesa europea, seguita da una discussione sull’Ucraina”, precisa Costa. 

  • 09:35

    Rubio: “Coinvolgere l’Europa nella deterrenza contro Mosca”

    “La garanzia di sicurezza è che ora gli Stati Uniti sono partner degli ucraini in qualcosa di importante”, ma “quello di cui ha davvero bisogno l’Ucraina è un deterrente” e “non deve essere solo l’America, anche gli europei devono essere coinvolti”. Lo ha detto il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, in un’intervista a Fox News, in cui ha definito “un buon accordo per l’Ucraina” e “un accordo giusto per noi” quello con Kiev, dopo che ieri Donald Trump ha annunciato che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sarà venerdì negli Stati Uniti “e firmeremo l’accordo” sulle terre rare. “Gli Stati Uniti lavorano con loro per essere in grado, dopo il conflitto, di utilizzare le loro risorse naturali non solo per ripagare i contribuenti americani, ma per sviluppare l’economia ucraina”, ha affermato Rubio. “La guerra deve finire”, ha ripetuto il Segretario di Stato Usa, aggiungendo che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, “ha fatto accordi per una vita” e “non si lascerà farà ingannare da una brutta intesa”. “E’ un conflitto molto sanguinoso, molto costoso ed è ora che finisca, il presidente Trump ha ragione”, ha proseguito secondo la trascrizione diffusa dal Dipartimento di Stato Usa, affermando di non essere in grado di rispondere alla domanda su cosa faccia ritenere che i russi vogliano davvero la fine al conflitto. “Abbiamo detto loro, volete la fine della guerra o volete continuare? Se volete la fine del conflitto, possiamo parlare di cosa sarebbe necessario per porvi fine dal loro punto di vista. Se volete continuare la guerra, ditecelo ora – ha affermato Rubio dopo i colloqui a Riad, in Arabia Saudita – E hanno accettato ci sia un seguito in cui invieremo squadre di diplomatici a incontrare i loro. Se ciò su cui insistono è irrealistico, allora sappiamo che non sono realisti. Ma dobbiamo testare”. Trump, ha rimarcato, “vuole essere un pacificatore, non solo un ‘dealmaker’, e sta testando se i russi siano seri o meno”. “Con tutto il rispetto per Macron, non è Trump“, ha poi proseguito Rubio con un riferimento al Presidente francese rispondendo a una comanda sul lungo colloquio del 2022 di Emmanuel Macron con Putin. “Il Presidente Trump è una persona molto diversa” ed “è l’unico leader al mondo che potrebbe effettivamente convincere Putin ad accettare la pace”, ha sostenuto.
    “Se è possibile, l’unico che può farlo è il Presidente Trump – ha proseguito – Non si tratta di avere fiducia nei russi. Si tratta di azioni. O sono seri sul fermare la guerra, e lo sapremo quando ci confronteremo con loro, lo sapremo abbastanza presto, perché se faranno richieste che sanno non poter essere accolte sapremo che non fanno sul serio. Ma dobbiamo verificarlo”. “E – ha sostenuto – siamo stati molto chiari con i russi. Non c’è stato alcun negoziato, non ci siamo seduti davanti a una mappa per iniziare a tracciare linee”. “Se si vuole una cooperazione più stretta con gli Usa su una serie di questioni, sia geopolitiche che economiche, questa guerra deve finire – ha insistito – Dobbiamo verificare la loro serietà”. 

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