Trump a Davos: “L’Ucraina è pronta a un accordo. Vorrei incontrare presto Putin. Il Green Deal? Un bluff. In carbone è una buona risorsa”
È stata la sua prima uscita da presidente su un palcoscenico internazionale. E nomina ex ceo di fast food ambasciatore in Ue (leggi). Il Washington Post rivela il suo piano per blindare la frontiera col Messico (leggi)
Aggiornato: 21:42
I fatti più importanti
- Trump firma ordine esecutivo per la declassificazione i file relativi agli omicidi Kennedy e Martin Luther King
- Trump: "Rapporto con Cina squilibrato, bisogna correggerlo"
- Trump: "Carbone è buona risorsa di back-up, costa poco"
- Tump: "L'Ue tratta gli Usa molto male"
- Trump: "Chiederò che i tassi di interesse calino"
- Trump: "Kiev pronta a un accordo. Vorrei incontrare presto Putin"
- Trump: "Green Deal è Green bluff"
- Trump alle aziende: "Producete in Usa o pagherete dazi"
- Trump in collegamento video a Davos: "È iniziata l’età dell’oro"
- Bloomberg finanzierà l'organismo per il clima Onu dopo il ritiro degli Usa dagli accordi di Parigi
- Il primo viaggio da presidente a Riad, come nel 2017
- 10 mila agenti al confine: il piano di Trump per blindare la frontiera col Messico
- L'ambasciatore per l'Unione europea è un ex direttore generale di fast food
- Zelensky: "Colloqui con Putin se Trump fornirà garanzie"
- Inviato di Trump a Davos: "Ue al massacro se non aumenta la spesa Nato"
- Trump: "Se non avessi vinto gli Usa sarebbero morti"
- La vescova Budde: "Non chiedo scusa a Trump"
- Trump: "Non escludo un'indagine su Biden, visto che non ha graziato se stesso"
- Trump: "Il 6 gennaio 2021 solo minimi incidenti"
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In Evidenza19:59
Guerra, Ue, dazi e carbone: a Davos il primo discorso di Trump con una platea internazionale
Bisogna “mettere fine alla guerra orribile” in Ucraina. Donald Trump lo ribadisce intervenendo in videoconferenza al World Economic Forum di Davos, assicurando che anche Kiev “è pronta a un accordo“. Il presidente Usa si dice anche pronto a “incontrare Putin presto”. Dichiarazioni che arrivano poche ore dopo quelle del Cremlino che, tramite il portavoce Dmitry Peskov, ha fatto sapere che la Russia rimane pronta a “un dialogo paritario e reciprocamente rispettoso” con gli Usa, come quello che “ha avuto luogo durante la prima presidenza di Trump“. Ma “aspettiamo segnali, che ancora non sono stati ricevuti”, ha specificato il portavoce. Dall’altro fronte anche Volodymyr Zelensky apre affermando che potrebbe avere colloqui con il presidente russo se Trump fornirà all’Ucraina garanzie di sicurezza. Per il presidente Usa, comunque, “se il prezzo del petrolio calasse la guerra in Ucraina finirebbe immediatamente” e, per questo, intende chiedere all’Arabia Saudita e all’Opec di “abbassare il prezzo”.
Ma Trump non parla solo di guerra in quella che è la sua prima uscita da presidente su un palcoscenico internazionale. Accolto dagli applausi ribadisce che con lui “è iniziata l’età dell’oro” e attacca il predecessore Biden reo di avere lasciato “la più alta inflazione nella storia degli Stati Uniti”. Promettendo che fermerà “l’invasione” dei migranti, il neo presidente Usa annuncia anche “il più grande taglio delle tasse della storia degli Usa”. E subito si rivolge alle aziende: “Il mio messaggio per ogni business del mondo è chiaro: venite qui a produrre, e noi vi daremo tra le tasse più basse del mondo. Ma se non venite a produrre in America, che è un vostro diritto, allora, molto semplicemente, dovrete pagare dazi doganali che porteranno centinaia di miliardi di dollari nelle nostre casse, rinforzando la nostra economia”, ha rimarcato.
Poi punta il dito contro l’Unione europea che, a suo avviso, “tratta gli Stati Uniti molto male con le tasse che impone” e, per questo, dice di avere “grandi lamentele da fare” a Bruxelles: “Hanno una grande tassa e una tassa sull’Iva, ed è una tassa sostanziale – ha aggiunto – In sostanza, non accettano i nostri prodotti agricoli o le nostre auto. Mettono dazi sulle cose che vogliamo fare”.
A Davos Trump torna ad attaccare il Green Deal, da lui definito “il Green bluff“: “Lasceremo che le persone comprino le auto che desiderano”, ha ribadito. Non solo. Parla anche di carbone, “una buona risorsa di back-up”: “Costa poco e noi negli Stati Uniti ne abbiamo tantissimo, così come abbiamo tantissimo gas e petrolio”, ha sottolineato.
Infine apre una parentesi sulla Cina. Con loro “il rapporto commerciale ora è squilibrato e bisogna correggerlo”, ha detto Trump che però definisce “ottimi”, invece, i rapporti con il leader cinese Xi Jinping: “Vogliamo solo equità, un terreno di gioco equilibrato. Non vogliamo una relazione fenomenale, ma solo che sia giusta e ora non lo è – ha aggiunto – abbiamo deficit verso molti Paesi asiatici e non possiamo permetterci di continuare così”. Ma la Cina può essere di “aiuto“, secondo il presidente Usa, per “fermare la guerra tra Russia e Ucraina” grazie alle “leve” che Pechino ha a disposizione su quello scenario: “Ne ho parlato con Xi durante la nostra conversazione telefonica, e speriamo di poter lavorare insieme per fermarla”, ha concluso.
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21:40
Trump firma ordine esecutivo per la declassificazione i file relativi agli omicidi Kennedy e Martin Luther King
Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per la declassificazione dei file relativi agli omicidi del Presidente John F. Kennedy, di suo fratello Bobby Kennedy, e del leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani, Martin Luther King Jr. “Tutto sarà rivelato”, ha detto Trump ai giornalisti mentre firmava l’ordine nello Studio Ovale della Casa Bianca.
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19:59
Guerra, Ue, dazi e carbone: a Davos il primo discorso di Trump con una platea internazionale
Bisogna “mettere fine alla guerra orribile” in Ucraina. Donald Trump lo ribadisce intervenendo in videoconferenza al World Economic Forum di Davos, assicurando che anche Kiev “è pronta a un accordo“. Il presidente Usa si dice anche pronto a “incontrare Putin presto”. Dichiarazioni che arrivano poche ore dopo quelle del Cremlino che, tramite il portavoce Dmitry Peskov, ha fatto sapere che la Russia rimane pronta a “un dialogo paritario e reciprocamente rispettoso” con gli Usa, come quello che “ha avuto luogo durante la prima presidenza di Trump“. Ma “aspettiamo segnali, che ancora non sono stati ricevuti”, ha specificato il portavoce. Dall’altro fronte anche Volodymyr Zelensky apre affermando che potrebbe avere colloqui con il presidente russo se Trump fornirà all’Ucraina garanzie di sicurezza. Per il presidente Usa, comunque, “se il prezzo del petrolio calasse la guerra in Ucraina finirebbe immediatamente” e, per questo, intende chiedere all’Arabia Saudita e all’Opec di “abbassare il prezzo”.
Ma Trump non parla solo di guerra in quella che è la sua prima uscita da presidente su un palcoscenico internazionale. Accolto dagli applausi ribadisce che con lui “è iniziata l’età dell’oro” e attacca il predecessore Biden reo di avere lasciato “la più alta inflazione nella storia degli Stati Uniti”. Promettendo che fermerà “l’invasione” dei migranti, il neo presidente Usa annuncia anche “il più grande taglio delle tasse della storia degli Usa”. E subito si rivolge alle aziende: “Il mio messaggio per ogni business del mondo è chiaro: venite qui a produrre, e noi vi daremo tra le tasse più basse del mondo. Ma se non venite a produrre in America, che è un vostro diritto, allora, molto semplicemente, dovrete pagare dazi doganali che porteranno centinaia di miliardi di dollari nelle nostre casse, rinforzando la nostra economia”, ha rimarcato.
Poi punta il dito contro l’Unione europea che, a suo avviso, “tratta gli Stati Uniti molto male con le tasse che impone” e, per questo, dice di avere “grandi lamentele da fare” a Bruxelles: “Hanno una grande tassa e una tassa sull’Iva, ed è una tassa sostanziale – ha aggiunto – In sostanza, non accettano i nostri prodotti agricoli o le nostre auto. Mettono dazi sulle cose che vogliamo fare”.
A Davos Trump torna ad attaccare il Green Deal, da lui definito “il Green bluff“: “Lasceremo che le persone comprino le auto che desiderano”, ha ribadito. Non solo. Parla anche di carbone, “una buona risorsa di back-up”: “Costa poco e noi negli Stati Uniti ne abbiamo tantissimo, così come abbiamo tantissimo gas e petrolio”, ha sottolineato.
Infine apre una parentesi sulla Cina. Con loro “il rapporto commerciale ora è squilibrato e bisogna correggerlo”, ha detto Trump che però definisce “ottimi”, invece, i rapporti con il leader cinese Xi Jinping: “Vogliamo solo equità, un terreno di gioco equilibrato. Non vogliamo una relazione fenomenale, ma solo che sia giusta e ora non lo è – ha aggiunto – abbiamo deficit verso molti Paesi asiatici e non possiamo permetterci di continuare così”. Ma la Cina può essere di “aiuto“, secondo il presidente Usa, per “fermare la guerra tra Russia e Ucraina” grazie alle “leve” che Pechino ha a disposizione su quello scenario: “Ne ho parlato con Xi durante la nostra conversazione telefonica, e speriamo di poter lavorare insieme per fermarla”, ha concluso.
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18:35
Telefonata tra Trump e Bin Salman
Donald Trump ha avuto mercoledì la sua prima telefonata da presidente con un leader straniero con il principe ereditario saudita Mohammad Bin Salman. Lo riferisce la Casa Bianca. I due leader hanno discusso degli sforzi per portare stabilità in Medio Oriente, rafforzare la sicurezza regionale e combattere il terrorismo. Inoltre, hanno discusso delle ambizioni economiche internazionali dell’Arabia Saudita nei prossimi quattro anni, nonché del commercio e di altre opportunità per aumentare la prosperità reciproca degli Stati Uniti e dell’Arabia Saudita.
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17:51
Trump: “Rapporto con Cina squilibrato, bisogna correggerlo”
Donald Trump ha ribadito che “il rapporto commerciale con la Cina ora è squilibrato e bisogna correggerlo. Abbiamo un enorme deficit”. Parlando al Forum di Davos, il presidente americano ha detto di avere “un ottimo rapporto con Xi“. “Auspicabilmente la Cina può aiutare a fermare la guerra tra Russia e Ucraina”, ha dichiarato Trump citando le “leve” che Pechino ha a disposizione per fermare il conflitto.
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17:44
Trump: “Carbone è buona risorsa di back-up, costa poco”
“Il carbone è una buona risorsa di back-up. Costa poco e noi negli Stati Uniti ne abbiamo tantissimo, così come abbiamo tantissimo gas e petrolio”. Lo ha detto Donald Trump al Forum di Davos.
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17:40
Tump: “L’Ue tratta gli Usa molto male”
“L’Unione Europea tratta gli Stati Uniti molto male” e ho “grandi lamentele da fare” a Bruxelles. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, intervenuto in videocollegamento al World Economic Forum di Davos. “Amo l’Europa, amo i Paesi europei, ma il processo è macchinoso e trattano gli Stati Uniti in modo molto ingiusto con le tasse che impongono”. Gli “amici in Europa” si lamentano del “tempo necessario per l’approvazione delle cose” nel blocco, ha detto Trump. “Hanno una grande tassa e una tassa sull’Iva, ed è una tassa sostanziale – ha aggiunto – In sostanza, non accettano i nostri prodotti agricoli o le nostre auto. Mettono dazi sulle cose che vogliamo fare”.
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17:30
Trump: “Chiederò che i tassi di interesse calino”
“Chiederò che i tassi di interesse calino. Dovrebbero calare un tutto il mondo“, ha detto Donald Trump rispondendo a una domanda a Davos.
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17:24
Trump: “Kiev pronta a un accordo. Vorrei incontrare presto Putin”
Donald Trump intende chiedere all’Arabia Saudita e all’Opec di “abbassare il prezzo del petrolio“. Lo ha detto lo stesso presidente Usa parlando a Davos e sottolineando che “se il prezzo del petrolio calasse la guerra in Ucraina finirebbe immediatamente“. “Mi piacerebbe incontrare Putin presto”, ha ribadito: “L’Ucraina – ha aggiunto – è pronta a un accordo per la fine della guerra. La guerra non sarebbe dovuta iniziare. Molte più persone sono morte di quanto viene detto”. “Dovreste chiedere questa cosa alla Russia”, ha detto Trump rispondendo alla domanda se ritiene che tra un anno la guerra sarà finita. Sul fronte mediorientale, invece, Trump ha affermato che “prima ancora di entrare in carica io e il mio team abbia negoziato un accordo a Gaza che senza di noi non sarebbe mai avvenuto, lo sanno tutti ormai”.
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17:19
Trump: “Green Deal è Green bluff”
“Il Green Deal lo chiamo il Green bluff. Lasceremo che le persone comprino le auto che desiderano”, ha ribadito Trumpo intervenendo al World Economic Forum di Davos.