Gaza, la diretta – Onu: “Gasolio finito, in 200mila senz’acqua”. Oms: “L’ospedale al-Shifa è quasi un cimitero”. Israele: “Hamas ha perso il controllo della Striscia”

Le Nazioni Unite: "Stop a operazioni umanitarie entro 48 ore". Hamas: "Gli ospedali nel nord sono fuori servizio". Ad al-Shifa sono morti anche 6 neonati: timori per il destino dei nati prematuri rimasti senza cure. Ma Netanyahu dice: “No alle pause”. Soldati israeliani entrano nel Parlamento di Gaza City e ne prendono il controllo

Aggiornato: 22:27

  • 08:56

    Hamas: “Morti sei neonati e nove pazienti in terapia intensiva”

    Il governo di Gaza controllato da Hamas afferma che nelle ultime ore è salito a sei il numero dei neonati prematuri morti per assenza di cure nell’ospedale al-Shifa, vicino al quale si combatte, e a nove quello dei pazienti in cura intensiva che hanno perso la vita per lo stesso motivo. Nel precedente bilancio serale, il ministero della Salute di Hamas aveva parlato di cinque neonati e sette pazienti in cura intensiva.

  • 08:55

    Idf: “44 soldati morti a Gaza”

    L’esercito israeliano (Idf) ha annunciato la morte di altri due soldati durante l’operazione di terra in corso a Gaza. Il totale dei militari uccisi sale quindi a 44. Le due vittime facevano parte della Brigata Commando dell’esercito.

  • 08:54

    Onu: “Almeno tre infermieri morti ad al-Shifa”

    Almeno tre infermieri sono morti nell’ospedale al-Shifa a Gaza, secondo un bollettino delle Nazioni unite. Secondo l’Onu, inoltre, sono state danneggiate infrastrutture vitali dell’ospedale, come la macchina per produrre ossigeno, i serbatori d’acqua e un pozzo, l’unità cardiovascolare e il reparto maternità.

  • 08:50

    Washington Post: “Hamas voleva innescare un conflitto regionale”

    L’intenzione di Hamas con l’attacco del 7 ottobre scorso non era solo di uccidere e catturare il maggior numero di israeliani possibile, ma soprattutto di innescare un conflitto che avrebbe coinvolto tutta la regione. Lo hanno rivelato al Washington Post funzionari di intelligence di quattro Paesi occidentali e mediorientali. Secondo gli analisti, le prove trovate dopo gli attacchi – mappe dettagliate, scorte di cibo per diversi giorni, munizioni ed esplosivi in grandi quantità – rivelano l’intenzione dei terroristi di sferrare un colpo di proporzioni storiche e scatenare una reazione israeliana senza precedenti.

  • 08:48

    Casa Bianca: “Tra ostaggi Hamas anche un bimbo americano di tre anni”

    Tra i bambini presi in ostaggio da Hamas c’è anche un cittadino americano di tre anni, i cui genitori sono stati uccisi negli attacchi del 7 ottobre. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota, senza fornire altri dettagli.

  • 08:45

    Hamas: “Morti cinque neonati e sette pazienti in terapia intensiva”

    Nell’ospedale Al-Shifa di Gaza city sono morti cinque neonati prematuri e sette pazienti in terapia intensiva, secondo quanto afferma Hamas. “Temiamo che il bilancio sia destinato a salire entro la mattina” di domani, ha dichiarato Youssef Abu Rish, viceministro della Sanità nella Striscia.

  • 08:43

    Oms: “Il mondo non può tacere, cessate il fuoco ora”

    L’Organizzazione mondiale della sanità definisce “difficile e pericolosa” la situazione all’ospedale al-Shifa di Gaza city, colpito più volte dagli attacchi israeliani e rimasto privo di elettricità e carburante. “Il mondo non può restare in silenzio mentre gli ospedali, che dovrebbero essere rifugi sicuri, si trasformano in scenari di morte, devastazione e disperazione. Cessate il fuoco, ora”, ha scritto su Twitter il direttore generale Tedros Ghebreyesus.

  • 08:40

    Ambasciatore Israele negli Usa: “Non vogliamo occupare Gaza”

    Israele sta discutendo con gli Stati Uniti un piano a lungo termine per la Striscia di Gaza. Lo ha detto a Fox News l’ambasciatore di Tel Aviv a Washington, Michael Herzog. “La nostra posizione è che i palestinesi devono governarsi da soli. Quale sarà il ruolo esatto dell’Anp si vedrà, perché tutti comprendono che, nella sua attuale composizione, a fatica governa Ramallah. Quindi, di sicuro non Gaza”, ha affermato. “Non siamo a Gaza per occuparla o per governarla. Siamo a Gaza per rimuovere la minaccia militare di Hamas contro Israele e per impedire loro di ricostituire la capacità di colpirci ancora e ancora e ancora, come dicono che vorrebbero fare. Questa è la nostra intenzione”, ha concluso.

  • 08:38

    Israele avverte Hezbollah: “Cambierà la sicurezza nel nord”

    Il portavoce delle forze armate israeliane (Idf), il contrammiraglio Daniel Hagari, ha affermato che Israele “cambierà la situazione della sicurezza nel nord” dopo i ripetuti attacchi di Hezbollah. “La situazione della sicurezza non rimarrà tale da impedire ai residenti del nord di sentirsi sicuri nel tornare alle loro case”, ha dichiarato Hagari, spiegando che Hezbollah e il governo libanese si assumeranno la responsabilità di eventuali attacchi dal Libano.

  • 08:36

    Colloquio Usa-Qatar su aiuti e ostaggi

    Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha parlato del conflitto a Gaza con il primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani. I due “hanno discusso degli sforzi in corso per evacuare i feriti critici e aumentare urgentemente il flusso di aiuti umanitari a Gaza” nonché “per garantire il passaggio sicuro dei cittadini stranieri fuori da Gaza e il ritorno immediato e sicuro di tutti gli ostaggi”, ha riferito il portavoce di Blinken, Matthew Miller. “Importante conversazione ieri con il primo ministro del Qatar sugli sforzi per espandere l’assistenza umanitaria ai civili a Gaza e garantire il passaggio sicuro dei cittadini stranieri e dei feriti gravi fuori dalla Striscia”, ha scritto poi lo stesso segretario di Stato su Twitter.