Dl Rave, il governo annuncia la “ghigliottina”: seduta fiume alla Camera. Manovra, giovedì il voto finale al Senato – la giornata

Slitta l'ok alla prima legge di bilancio del governo Meloni (leggi). A Montecitorio si discute il decreto sui raduni abusivi e l'ergastolo ostativo: approvata la fiducia con 206 sì. Accordo della maggioranza con Azione-Iv su un odg per abolire il blocco della prescrizione di Bonafede (leggi)

Aggiornato: 16:32

  • 13:22

    Rapani (FdI): “Manovra guarda a futuro Italia”

    “In meno di trenta giorni abbiamo dato all’Italia un nuovo governo e varato in tempi record una manovra che guarda al futuro dell’Italia, abbiamo dimostrato di essere degli ottimi marinari che prima stabiliscono la rotta e poi conducono la nave in porto”. Lo afferma in Aula a Palazzo Madama in discussione generale sulla legge di bilancio il senatore di Fratelli d’Italia, Ernesto Rapani. “Ci saremmo aspettati dall’opposizione – sottolinea – idee e progettualità, invece abbiamo solo ricevuto critiche sterili e strumentali come quelle sulla denominazione dei ministeri o sulle misure per calmierare il prezzo del gas”.

  • 12:19
  • 12:14

    Cottarelli: “Manovra aiuta chi le tasse non le paga”

    “Questa legge di bilancio ha tanti problemi” a partire dal nodo dell’evasione fiscale. Lo ha detto il senatore del Pd Carlo Cottarelli durante la discussione generale in Aula al Senato. Cottarelli ha citato “il rapporto inviato dal presidente del Consiglio e il ministro Giorgetti al Parlamento sull’evasione fiscale che ci dice che, nonostante il miglioramento negli ultimi anni, l’evasione rimane ancora molto alta” e “ci dice anche che l’evasione fiscale per i lavoratori dipendenti è il 3% mentre per gli autonomi e i redditi d’impresa è del 65%: una differenza abissale”. “Noi – ha scandito Cottarelli – non pensiamo che la pressione fiscale vada aumentata ma va distribuita più equamente. E in questa legge di bilancio non ho trovato niente su questo, anzi, c’è una parte molto corposa su come dare vantaggi a chi le tasse non le paga”.

  • 11:46

    Gelmini: “Senato ridotto a passacarte”

  • 11:22

    M5s: “Togliete a chi ha poco per dare ai ricchi”

    “Siete riusciti nell’impresa in così poco tempo di elaborare un testo in grado di scontentare quasi tutte le categorie sociali, togliendo senza un minimo di pudore a chi ha poco, molto poco o quasi niente per dare a chi ha già moltissimo. Avete colpito famiglie, lavoratori, dipendenti, pensionati, piccole e medie imprese, poveri incolpevoli, giovani e donne. Il quadro complessivo che ne viene fuori non ha nulla di coraggioso, nulla di improntato alla crescita, nulla di socialmente giusto”. Così la senatrice del M5S, Dolores Bevilacqua, al termine del suo intervento a Palazzo Madama nel corso della discussione generale sulla legge di Bilancio.

  • 10:51

    Relatore: “In futuro esame effettivo nelle due Camere”

    “In commissione erano stati proposti 808 emendamenti e oltre 100 ordini del giorno, si è cercato di assicurare comunque un dibattito ampio in un quadro in cui è comunque prioritaria l’approvazione evitando l’esercizio provvisorio. C’è l’impegno, a partire dai prossimi provvedimenti di superare questa prassi e rendere possibile ad entrambi i rami del Parlamento l’esame effettivo”. Così il relatore della legge di bilancio, Nicola Calandrini (di Fratelli d’Italia), in Aula al Senato a proposito dell’esame della manovra in commissione.

  • 10:41

    Monti: “Atto politico in chiaroscuro, mi asterrò”

    La legge di bilancio che oggi arriva al vaglio del Senato a mio giudizio è un atto politico di straordinaria importanza ed è caratterizzato dal chiaroscuro, molto chiaro e nitido è l’intendimento sorprendente fino a un paio di mesi fa a chi cercasse di prevedere l’atteggiamento di questo governo verso la prudenza finanziaria e molto scuro è un altro aspetto, quello che attiene all’aspetto distribuzione, fiscalità e futuro dell’economia. Considero molto segno di maturità da parte di questo governo la non sofferta conformità con gli indirizzi europei”. Così il senatore a vita, Mario Monti, nel corso del suo intervento in discussione generale a Palazzo Madama sulla legge di bilancio, annunciando anche che “il mio voto sarà di astensione”.

  • 10:28

    Manovra in Aula senza il mandato al relatore

    La manovra arriva in Aula al Senato senza il voto sul mandato al relatore. La commissione Bilancio non è riuscita a concludere l’esame nei tempi previsti. “Avevamo dato la disponibilità – spiega il capogruppo di Fdi Lucio Malan – a proseguire fino alle 12 in commissione a patto di una riduzione del numero degli emendamenti ma serviva un accordo che non c’è stato”. “I tempi d’esame – evidenzia la capogruppo del Pd Simona Malpezzi – erano non congrui e avevamo chiesto un impegno sugli ordini del giorno ma non c’è stata apertura da parte del governo”. Invariati, comunque i tempi di approvazione finale previsti per domani entro le 12.

  • 10:27

    Iniziata discussione al Senato sulla manovra

    Al via nell’Aula del Senato la discussione generale sulla manovra, ovvero il ddl Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025, approvato dalla Camera dei deputati. A presiedere la seduta la vicepresidente del Senato, Mariolina Castellone. Il voto di fiducia è previsto domani mattina a partire dalle 9.

  • 10:26

    Senato, la manovra arriva in Aula. Alla Camera fiducia sul dl rave

    Inizia la “giornata in più”, quella ottenuta dalle opposizioni (unite) con le loro proteste e l’occupazione della Commissione Bilancio. Al Senato è in corso la discussione generale della tormentata manovra finanziaria e slitta di 24 ore il voto finale e la fiducia alla prima legge di bilancio del governo di centrodestra, con chiusura definitiva prevista nella tarda mattinata di giovedì, proprio mentre la presidente del Consiglio Giorgia Meloni terrà la sua prima conferenza stampa di fine anno.

    Altra corsa contro il tempo alla Camera dove alle 17.30 è previsto l’inizio del voto sul decreto anti-Rave. Anche in questo caso il governo ha posto la questione di fiducia per convertire in legge il dl entro la tassativa scadenza del 30 dicembre. Dentro questo decreto c’è di tutto, anche il regalo della maggiornaza (con il supporto dei renziani) ai colletti bianchi. Benefici penitenziari per i detenuti per corruzione, concussione, peculato e altri reati contro la pubblica amministrazione. Si torna indietro rispetto alla legge Spazzacorrotti, approvata nel 2019. Il cronoprogramma di Montecitorio prevede alle 15.45 le dichiarazioni di voto. Prima però, alle 14.30, è prevista una nuova capigruppo. Le opposizioni, infatti, annunciano ostruzionismo ad oltranza sul decreto che scade il 30 dicembre. In quella sede, in mancanza di accordi, la maggioranza potrebbe chiedere la seduta fiume, che si interrompebbe solo con il voto finale sul provvedimento.