Camere, Letta attacca: “Nelle scelte dei presidenti logica perversa e incendiaria”. Meloni: “Parole gravissime, si scusi” – la diretta

Scambio di accuse tra il Pd e la premier in pectore. Provenzano: "Da lei scelte estremiste, ha diviso il Paese". E il segretario dem le risponde: "Quel che dice l'opposizione non lo decide la maggioranza". Intanto Renzi batte cassa dopo l'elezione di La Russa: "Il Copasir spetta a noi" (leggi)

Aggiornato: 20:49

  • 11:26

    Renzi: “Il Pd o fa l’accordo coi riformisti o coi grillini”

    “Il Pd o fa l’accordo coi riformisti o coi grillini. Deve decidere cosa fare da grande”. Lo ha detto il leader di Iv, Matteo Renzi, a Sky live in Firenze. “Il Pd o sta con la sinistra estremista del reddito di cittadinanza dei grillini o torna a fare la sinistra riformista”.

  • 11:13

    Renzi: “Non voterò mai un governo a guida Meloni”

    “Se ci sarà un governo Draghi noi voteremo a favore del governo Draghi, se ci sarà un governo Meloni non lo voterò mai. Noi facciamo l’opposizione. Con Meloni non governiamo e non votiamo la fiducia”. È quanto ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, a Sky live in Firenze. “Non sarò mai dalla parte di Giorgia Meloni”, ha sottolineato per poi chiosare che tra Berlusconi e Meloni “è tutta una manfrina, faranno l’accordo, è tutto un gioco delle parti. Fra qualche giorno faranno un pranzo e il governo nascerà. Io non credo che siano in grado di governare, ma è giusto che questo governo parta”. 

  • 10:44

    Speranza: “L’unità del centrodestra solo un patto di potere per vincere le elezioni”

    “L’esperienza di queste elezioni ci ha dimostrato che divisi si perde. Il centrodestra ha vinto unendosi e quello che accade in queste ore dimostra che si è trattato di un’unità fittizia: è stato un patto di potere, per vincere nei collegi uninominali. Oggi lo capiscono tutti: quello tra Berlusconi, Meloni e Salvini è stato un patto per vincere nei collegi uninominali. Hanno detto che erano uniti, ma dov’è questa unità? Ancora deve partire il governo, e già sembra che sono all’arma bianca”.Così ha detto il ministro della Salute uscente Roberto Speranza, parlando all’Ansa a Berlino, a margine del congresso del Pes.

  • 10:39

    Il centrodestra esplode sugli appunti di Berlusconi. Meloni: “Non sono ricattabile”

    Un comportamento “1. supponente, 2. prepotente3.arrogante, 4.offensivo“. Con un numero 5 (“ridicolo”) visibile, ma cancellato. I giudizi impietosi riferiti a Giorgia Meloni, immortalati sui fogli di appunti che Silvio Berlusconi aveva con sé giovedì in Senato, sono una bomba a mano sui già fragili equilibri dell’alleanza di centrodestra. Le foto delle parole scritte a mano in elenco numerato, palesemente attribuibili alla grafia dell’ex premier, iniziano a circolare dalla mattina, ma per qualche ora si cerca di sminuirne la portata, mentre nel corso della mattinata di sabato non si sono registrate reazioni all’interno della coalizione. Il neo-presidente del Senato, Ignazio La Russa, si spende in prima persona: “Io credo che il presidente Berlusconi dovrebbe dichiarare quello di cui io sono quasi certo, che quella foto è fake, però deve dichiararlo lui, non lo posso dire io”, dice ai cronisti senza crederci troppo. Ma non è un fake e da Berlusconi non arrivano marce indietro: così, in serata, alla domanda inevitabile del Tg La7, la premier (forse) in pectore non può che dare fuoco alle polveri: “A quell’elenco mancava un punto, che non sono ricattabile”.

    Un fuoco alle polveri che chiude una giornata aperta con l’elezione alla presidenza della Camera di Lorenzo Fontana, il leghista ultracattolico e filo-Putin votato, stavolta, da (quasi) tutto il centrodestra. Lo sfogo di Meloni arriva dopo giorni di dichiarazioni centellinate e dà il senso di un’insofferenza che a questo punto potrebbe essere fatale al progetto della futura maggioranza. Già dopo l’incidente di giovedì a palazzo Madama, dove La Russa è salito alla presidenza senza i voti di Forza Italia, si era avanzata l’ipotesi che gli azzurri andassero da soli alle consultazioni per il nuovo governo al Quirinale. “Ne parleremo“, aveva detto la presidente di FdI, lasciando trapelare una sopportazione già arrivata al limite. Meno di 24 ore dopo, il vaso è traboccato.

  • 10:10

    Gasparri: “Berlusconi ha fatto aperture per l’unità del centrodestra, si aspettava lo stesso dall’altra parte”

    “Ci tengo a chiarire come è andata al Senato. Negli ultimi giorni Berlusconi ha fatto aperture e passi di lato per l’unità del centrodestra. Si aspettava lo stesso dall’altra parte. Gli è dispiaciuto ricevere veti, nessun blitz, lui anzi ha partecipato al voto per dare un segnale. Alla seconda votazione eravamo pronti a votare La Russa”. Così il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, intervistato dal Messaggero, ricostruisce quanto successo a Palazzo Madama durante l’elezione del nuovo Presidente del Senato Ignazio La Russa e commenta la polemica sugli appunti di Berlusconi. “Appena iniziata la votazione, Licia Ronzulli ha chiesto a tutti di partecipare, mettendo davanti la coesione. Ma Fi non ha votato”, spiega ancora Gasparri. Quanto ai 17 voti dalle opposizioni, osserva: “Diciamo che quando c’è il voto segreto scattano sempre meccanismi di difesa. La Russa è in Parlamento da tanti anni, non stupisce che abbia raccolto un consenso più ampio”. Gli appunti di Berlusconi? “Tenderei a derubricare la polemica – afferma -. Tutti in privato possiamo usare espressioni colorite”, con Meloni “c’è un dialogo continuo, ovviamente non manca qualche differenza”. “Berlusconi – continua Gasparri – in alcune fasi attende, per la sua lunga esperienza e leadership politica, una considerazione non solo legata alle percentuali di voto”. 

  • 09:57

    Renzi: “Fontana deve dire grazie a Letta, è lui il responsabile della sua elezione”

    Berlusconi definisce Giorgia Meloni supponente, prepotente, arrogante. Se fosse coerente dovrebbe impedire la nascita del governo. Ma finirà a tarallucci e vino, vedrà. Troppo forte il richiamo del potere”. È la previsione del leader di Italia Viva Matteo Renzi, in un’intervista alla Stampa. “Vedremo che faranno – aggiunge -. Se salteranno, noi saremo pronti. Perché fare opposizione non significa insultare chi governa, ma costruire un paracadute per quando le cose vanno male. L’ho fatto con Salvini nel 2019 dopo il Papeete, l’ho fatto con Conte nel 2021 per portare Draghi, se ci sarà bisogno lo faremo anche con Meloni a tempo debito“. “Questa – prosegue – è diventata la mia specialità degli ultimi anni“. Secondo Renzi, però “fino alle Europee sarà luna di miele. Poi nel 2024 vediamo come risponderanno gli italiani. Meloni per governare dovrà rimangiarsi tutto” e “il ritornello ‘però la Meloni è coerente’ finirà nell’album dei ricordi”. L’ex premier addebita quindi a Letta l’elezione del presidente della Camera: Fontana “deve dire grazie al suo kingmaker: Enrico Letta. È lui il responsabile di ciò che è accaduto. Se la destra che è minoranza nel Paese ha i numeri per eleggere chi vuole in Parlamento, lo deve alla sua gestione politica delle alleanze”. Infine, definisce quella in Senato “una vittoria politica di Meloni, una sconfitta politica di Berlusconi. Lo dico da avversario: Berlusconi non meritava di rientrare in Senato in questo modo. Chi lo ha spinto a fare questa scelta non ha fatto il suo bene”.

  • 09:53

    Lupi: “Berlusconi e Meloni facciano pace o sarà il fallimento di tutto il centrodestra”

    “Pensiamo ai problemi drammatici che abbiamo davanti. Altrimenti non sarà il fallimento di Meloni, ma di tutto il centrodestra”: a dirlo è Maurizio Lupi, il leader di Noi Moderati, che, intervistato da Repubblica, si augura che Berlusconi e Meloni riescano presto a ricucire lo strappo. Lupi ammette di comprendere la dura risposta della presidente di FdI: “Chiunque avrebbe risposto così. Va bene il rispetto, ma se viene fuori un giudizio di questo genere, ci si sente provocati – osserva Lupi -. In politica però si superano queste cose”. “E’ sempre difficile – prosegue – riconoscere che una persona più giovane di te riesce ad essere un punto di riferimento più autorevole. Anche a me sarebbe piaciuto prendere il 30%, ma non è andata così. Va accettato”. Berlusconi è stato il fondatore del centrodestra e, secondo Lupi, “indipendentemente dai pesi politici”, si aspetta “un riconoscimento di questo ruolo di ‘padre nobile”, “ha fatto bene però Giorgia a ribadire che la responsabilità di formare il governo è sua. Le regole del centrodestra sono chiare: guida chi ha più voti”. In generale, sottolinea che “a volte per un bene più grande va fatto un passo indietro rispetto alle legittime aspettative”

  • 09:50

    Visco: “Bankitalia collaborativa al massimo con nuovo governo”

    La Banca d’Italia sarà collaborativa al massimo con il nuovo governo, come lo è stata con gli altri. Ad assicurarlo è il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco in un’intervista a Class Cnbc. A chi gli chiedeva se nel corso delle riunioni del Fondo Monetario internazionale c’era curiosità sul nuovo governo italiano, Visco ha risposto: “Ci sono delle domande che si fanno, che riguardano soprattutto – almeno in questo contesto – la parte economica”. A chi gli chiedeva delle possibili ripercussioni sul sistema bancario italiano delle possibili difficoltà delle imprese più ‘energivore’, Visco ha detto: “Le banche devono essere trasparenti. La questione dei crediti deteriorati deve essere affrontata in modo preventivo. Il problema più grosso sono alcune piccole banche su cui bisognerà fare molta attenzione”.