Elezioni, diretta – Conte: “Elettori Pd mi scrivono che voteranno M5s”. Scontro Letta-Meloni: “Cerca di incipriarsi”. Lei: “Misogino, si allea con nostalgici Urss”

Botta e risposta a distanza tra la leader di Fratelli d'Italia e il segretario dem. Anche il leader 5s dice: "Non prendo ordini dagli Usa come Meloni" (video). Intanto Calenda e Renzi vanno verso l'accordo. Pd e +Europa annunciano la candidatura di Cottarelli al Nord (leggi)

Aggiornato: 22:43

I fatti più importanti

  • 08:36

    Calenda: “Finché non sono depositati i simboli non mi sbilancio. Con Renzi stiamo discutendo”

    Con Matteo Renzi “ci stiamo sentendo, stiamo discutendo. Ma, visto com’è andata con il Pd, finché non sono depositati i simboli non mi sbilancio”. Così in un’intervista a La Stampa il leader di Azione, Carlo Calenda. “Io spero che nasca, ci sono tutte le premesse per farlo, perché con Italia Viva siamo vicini dal punto di vista programmatico. Poi c’è da accordarsi su come organizzare la campagna elettorale, su chi parlerà per la coalizione, oltre ovviamente ai collegi. Stiamo lavorando, ma è pur sempre un incontro tra forze politiche che hanno fatto scelte diverse nel recente passato: loro sono stati al governo con il Movimento 5 stelle, noi no“, aggiunge. E in merito alla leadership “è una delle questioni che dobbiamo definire con chiarezza, ma la comunicheremo solo se e quando chiuderemo l’accordo. Potrebbe anche essere una figura terza, magari una donna”. E in merito all’obiettivo finale “è arrivare a una maggioranza Ursula, costruendo una coalizione larga che chieda a Mario Draghi di rimanere a palazzo Chigi”. Per Calenda l’esito delle elezioni non è affatto scontato. “Non c’è niente di scritto, proprio perché c’è un ampio mondo moderato che non vuole votare a destra o a sinistra e aspetta una proposta alternativa di buon senso. Meloni va battuta sul terreno del proporzionale, al Senato. Io mi candiderò lì. La mia sarà una battaglia strenua, peccato non possa farla con Letta”. E proprio in merito al segretario dem: “A un certo punto, non ho più capito con quale intesa ci saremmo presentati davanti agli elettori. Nell’ultima nostra riunione gli ho detto: ‘Enrico stai facendo la cavolata della tua vita, la gente così non capirà, sembriamo Frankestein, io non posso starcì. Quindi, la scelta l’hanno fatta loro, come fu per l’alleanza con M5s”. 

  • 08:31

    Meloni: “Che si faccia passare il centrodestra italiano come una minaccia per l’Occidente è ridicolo”

    “L’accozzaglia di Letta, così come la sinistra europea, è piena di gente che strizza da tempo l’occhio a Russia, Cina, Venezuela, Cuba. Che si faccia passare il centrodestra italiano come una minaccia per l’Occidente è ridicolo”. Lo ha detto la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, in un’intervista a Panorama. 

  • 08:30

    Meloni: “Italia saldamente nella Nato, ma lavorare per Alleanza più equilibrata”

    “Noi vogliamo un’Italia saldamente nella Nato. Questo non ci impedisce di lavorare per un’Alleanza più equilibrata, che sia protagonista di pace, sicurezza e stabilità mondiale e che tenga a bada certi avventurismi tipici dei Democratici americani. I Balcani occidentali sono un’area strategica per l’interesse nazionale italiano, la Serbia è un Paese amico, candidato all’adesione all’Ue e da sempre in relazioni strette con la Russia. Polarizzare la situazione in quell’area rischia di portare a scenari inimmaginabili e bisogna evitarlo a tutti i costi, abbiamo bisogno di unire e di non lasciare nessuna nazione europea nell’orbita di Mosca”. Così Giorgia Meloni in un’intervista a La Verità. In merito al capitolo migranti, invece, “la gestione del ministro Lamorgese è stata disastrosa, i numeri sono impietosi. Sento dire dalla sinistra che non si può tare campagna elettorale agitando spettri come l’immigrazione a cui nessuno crede più. Noi non agitiamo spettri ma, come sempre, partiamo dai tatti: l’immigrazione è fuori controllo grazie a non-politiche scellerate che hanno fatto dell’Italia il campo profughi d’Europa. Anche l’ultimo accordo Ue aumenta la responsabilità degli Stati di primo approdo come l’Italia, mentre non c’è ancora traccia della solidarietà europea tanto sbandierata. Porre un argine a questa follia sarà una nostra priorità”. E in merito a un eventuale futuro governo “siamo pronti come recita anche il nostro slogan elettorale”. Meloni spiega che “sarà ovviamente un governo politico, legittimato dal voto popolare e porrà fine alla lunga stagione dei tecnici e dei premier che nessun italiano aveva mai votato”. Ma questo “non ci impedirà di avvalerci, se necessario, di competenze che non vengono dalla politica di partito”. 

    GIORGIA MELONI

  • 08:28

    Berlusconi: “Renzi e Calenda abili all’interno dei palazzi ma ben lontani dal cuore della gente”

    “Non darei troppa importanza a quello che fanno Renzi e Calenda sia perché è totalmente imprevedibile sia perché si tratta di due figure abili all’interno dei palazzi ma ben lontane dal cuore della gente. Certo fa sorridere che l’ex segretario del Pd e un parlamentare europeo eletto nel Pd scoprano ora che il Partito democratico è un partito di sinistra che non tollera concorrenti alla sua sinistra”. Così Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, in un’intervista a Il Giornale. “Il vero centro, come in tutta Europa, è quello che gravita attorno al Ppe e che noi rappresentiamo in Italia. Si tratta della maggiore famiglia politica europea ed ha una collocazione ben chiara in alternativa alla sinistra”. In quanto alla coalizione di centrodestra “una cosa è certa” – argomenta Berlusconi – “ogni voto in più a Forza Italia rafforzerà il profilo moderato, centrista della coalizione. Noi siamo diversi dai nostri alleati pur avendo con loro un rapporto di profonda lealtà e collaborazione. Siamo i soli a rappresentare allo stesso tempo e in modo coerente le migliori tradizioni politico-culturali italiane: quella liberale, quella cristiana, quella europeista, quella atlantica. Il centrodestra governerà il Paese ma maggiore sarà il peso specifico di Forza Italia nella futura maggioranza e maggiore sarà l’influenza di queste idee sull’azione di governo“. 

  • 08:26

    Cuperlo: “Calenda? Spero che la polemica riescano a farla con l’avversario vero che era e rimane la destra”

    “Adesso conta solo spiegare perché il diritto a non restare soli nella malattia, a salari decenti, a una scuola pubblica di qualità, a diritti civili dove sono ancora negati, il rispetto di una natura alterata dall’uomo siano l’identità di un governo di centrosinistra. La destra vuole condurre l’Italia dove non è mai stata, nel cuore del pensiero reazionario sui capisaldi della democrazia. Faremo di tutto per impedirlo”. Così in un’intervista a Repubblica il presidente della fondazione Dem, Gianni Cuperlo. “Dopo che Lega e FI si sono arresi alla Meloni la sfida è tra noi e Fratelli d’Italia, tra una proposta aperta e civica da un lato e una destra senza più maschera dall’altro. Agli italiani chiederemo di giudicare le soluzioni per i guasti del Paese. Loro vogliono una flat tax, neppure si sa se al 23 o al 15 per cento. Quello che si sa è che punirà il ceto medio e farà felici gli evasori. Noi pensiamo che per avere più posti letto negli ospedali e liste d’attesa più corte serve un fisco progressivo dove chi può farlo contribuisce di più. Fa differenza”. Infine una battuta sull’addio di Calenda. “forse non ha retto l’urto delle critiche, ma una leadership è scegliere una rotta e saperla difendere – dice – una cosa è chiara, almeno ci risparmieremo un mese e mezzo di protagonismi. Spero che la polemica riescano a farla con l’avversario vero che era e rimane la destra“. 

     

  • 08:24

    Tajani: “C’è un solo utile per i moderati ed è quello per Forza Italia”

    C’è “un solo voto utile che si può dare ai moderati”, ed è quello “a Forza Italia” per “fare della nostra una vera coalizione di centrodestra, equilibrata nelle sue componenti”. Lo ribadisce Antonio Tajani in un’intervista al Corriere della Sera. Quanto a Renzi e Calenda il vicepresidente azzurro spiega: “Non credo che i cittadini scelgano un fronte perdente quando ci sono da risolvere problemi cruciali per l’Italia e per rilanciare l’economia del Paese. Ed è giusto scegliere di dare forza al centro, ma a un centro che come quello che rappresentiamo noi non cambia idea ogni cinque minuti, sta sempre dalla stessa parte, ha un programma chiaro, un leader autorevole, una collocazione decisiva nel Ppe, richiamato nel nostro simbolo”. E sul programma elettorale “sono programmi chiari che si basano su calcoli reali. La premessa è ovvia: non tutto si può realizzare in un giorno, servirà tempo. Ma la rotta sarà chiara da subito. È sostenibile alzare le pensioni minime, pensare a una flat tax del 23% sul lavoro autonomo per iniziare, abbassare il cuneo fiscale. Perché i soldi si possono recuperare sia con una pace fiscale prima paghi, più sconto su quello che devi pagare otterrai, sia con una abolizione dell’attuale reddito di cittadinanza, che deve diventare solo sostegno a chi è impossibilitato a lavorare, sia attraverso l’emersione che proprio una aliquota bassa permette”. Infine una battuta sulla premiership “È normale che tutti i partiti ambiscano al primato. Chi lo avrà potrà, confrontandosi con gli alleati, proporre il nome del capo del governo al capo dello Stato, come Costituzione prevede. Adesso pensiamo a vincere, che nulla è scontato”. 

  • 08:21

    Letta: “Se vinciamo nel 2027 gli insegnanti saranno pagati con una retribuzione nella media degli altri paesi europei”

    “L’Italia, tra tutti i Paesi d’Europa, è uno di quelli che paga gli insegnanti di scuola media e superiore meno rispetto a tutti gli altri. All’inizio lo stipendio è un po’ meno ma poi negli altri Paesi cresce e rimane quasi uguale. Se noi vinciamo le elezioni nel 2027 saranno pagati con una retribuzione nella media degli altri insegnanti europei”. Così il segretario del Pd Enrico Letta a Filo Rosso su Rai3.