Guerra in Ucraina, diretta – Distrutta a Odessa la maggiore raffineria del Paese. Zelensky: “È un genocidio, vogliono spazzarci via”. Kiev: “410 cadaveri nelle zone lasciate dai russi”

Le truppe di Putin si concentrano sul porto più grande del Paese. Il sindaco: "Pronti a difenderci". Polonia: "Disposti a ospitare armi nucleari Usa". Secondo il capo dell'unità di crisi di Leopoli "i corridoi umanitari per l’arrivo di cibo e le evacuazioni a Mariupol e Kharkiv sono bloccati"

Aggiornato: 17:36

I fatti più importanti

  • 09:24

    Kuleba: “Chi in Italia sta con Putin sostiene crimini di guerra”

    “Sappiamo che in Italia ci sono forze vicine a Putin: vorrei dire che ciò è immorale, illegale e politicamente perdente. Chi sta con Putin sostiene i crimini di guerra”. Lo dice Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri ucraino, in un’intervista al Corriere della Sera

  • 09:23

    Kuleba: “Dall’Italia ci aspettiamo le armi necessarie”

    “Noi ci aspettiamo dall’Italia le armi necessarie a difenderci e siamo felici che si sia assunta il ruolo di Paese guida nello sforzo di farci entrare in Europa come membro a pieno titolo”, dichiara Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri ucraino, in un’intervista al Corriere della Sera. “Noi apprezziamo molto Mario Draghi e il mio collega Luigi Di Maio: si sono schierati dalla parte giusta della storia sin dal primo giorno di guerra. La loro scelta, infine, di farsi garanti della nostra sicurezza negli assetti eventualmente nati dal processo di pace è un segno di grande amicizia e serietà – prosegue – vorrei dire che coloro che rifiutano l’invio di armi all’Ucraina in realtà sostengono la continuazione della guerra. Prima noi saremo in grado di espellere i russi e prima la guerra sarà finita”.

  • 09:19

    Mosca: “Manca ancora intesa per una riunione al vertice”

    “La bozza di accordo non è pronta per essere presentata a una riunione al vertice. Ripeto ancora e ancora: la posizione della Russia sulla Crimea e sul Donbass rimane immutata”. Lo afferma su Telegram il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, ripreso dai media internazionali. Ieri il capo negoziatore ucraino, David Arakhamia, ha detto ai media che la Russia aveva “dato una risposta ufficiale a tutte le posizioni, che accettano la posizione (ucraina), tranne la questione della Crimea (che è stata annessa dalla Russia nel 2014)”.

  • 09:18

    Kiev: “Abbattuti alcuni missili russi su Odessa”

    “Odessa è stata attaccata dall’aria”, ha scritto Anton Herashchenko, consigliere del ministero degli Interni ucraino sul suo account Telegram. “Si registrano incendi in alcune zone” della città, da cui si elevano tre grandi colonne di fumo nero, sotto alle quali sono ben visibile le fiamme. Alcuni dei missili lanciati dai russi “sono stati abbattuti”, ha scritto Herashchenko. L’attacco, che avrebbe colpito delle non meglio precisate “infrastrutture”, è stato lanciato intorno alle 6, le 5 italiane. 

  • 09:18

    Zelensky attacca Orban: “E’ l’unico a sostenere ancora Putin”

    “E’ praticamente l’unico in Europa a sostenere apertamente Putin”. Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, nel consueto videomessaggio notturno torna ad attaccare il primo ministro ungherese Viktor Orban. Come riporta il Guardian, Zelensky ha detto di “aver parlato francamente di Orban: questa è l’onestà che manca al signor Orban, potrebbe averla persa da qualche parte nei suoi contatti con Mosca”. 

  • 09:09

    Zelensky: “I russi vogliono prendere Donbass e il Sud dell’Ucraina”

    “Le truppe russe vogliono prendere il Donbass e il Sud dell’Ucraina. Siamo consapevoli che il nemico ha riserve per aumentare la pressione a Est. Qual è il nostro obiettivo? Proteggere la nostra libertà, la nostra terra, la nostra gente”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo discorso video notturno, come riporta il Guardian. “Stiamo rafforzando le difese – ha aggiunto – nella zona orientale e nel Donbass. Bisogna elogiare il coraggio e la resilienza di coloro che difendono le città, ma anche dire che il nostro Paese non ha ricevuto abbastanza moderni sistemi antimissilistici dagli alleati occidentali”. 

  • 09:08

    Forti esplosioni a Odessa, città sotto attacco

    Forti esplosioni sono state segnalate poco dopo le 6 locali (le 5 in Italia) a Odessa. Lo riferiscono sui social media gli abitanti della città ucraina. Le deflagrazioni sono avvenute nei pressi del centro, in direzione nord. Probabilmente si tratta di missili lanciati sulla città. Diverse colonne di fumo si sono alzate sopra la città, dove hanno risuonato a lungo le sirene di allarme antiaereo. Gli abitanti riferiscono anche dei bagliori di un incendio visibili da lontano. Le esplosioni sono state almeno una decina. Secondo il giornale online Odessa Life, è stata colpita “un’infrastruttura critica”, mentre sui social si parla di un attacco a vari depositi di carburante. 

  • 09:07

    Il Cremlino: “L’obiettivo è salvare le repubbliche di Donetsk e Lugansk”

    “La sovranità delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk è stata riconosciuta dalla Russia. Abbiamo riconosciuto la loro indipendenza, le abbiamo riconosciute come stati indipendenti. L’operazione militare speciale è stata avviata su richiesta di queste due repubbliche: uno degli obiettivi principali consiste nel salvare queste repubbliche e ripristinare la loro statualità entro i confini del 2014, entro i confini sanciti dalla costituzione delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk”. Lo ha detto – come riporta la Tass – il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un’intervista televisiva con il canale Bielorussia-24. 

  • 22:21

    IL PUNTO DEL GIORNO PRIMA – Le forze russe si spostano a Est: “Liberata la regione di Kiev”

    Le forze russe si ritirano dalla regione di Kiev e si concentrano a est: come annunciato nei giorni scorsi dai vertici militari di Mosca l’obiettivo principale dell’offensiva resta il Donbass e in questa chiave dev’essere letto il riposizionamento delle truppe sul campo. Nella serata di ieri il ministero della Difesa ucraino ha fatto sapere di aver riguadagnato il controllo su tutto l’oblast’ della capitale, ma nelle città di Irpin, Gostomel e Bucha i russi si sono lasciati alle spalle “un totale disastro”, dichiara il presidente Volodymyr Zelensky, accusando il nemico di aver piazzato mine sulle case, ma anche sui corpi di persone uccise. Il Guardian riferisce che i soldati russi avrebbero usato i bambini ucraini come “scudi umani” sui loro mezzi per proteggere i loro spostamenti.

    Secondo lo stato maggiore ucraino la Russia ha iniziato a spostare truppe in Transnistria, territorio de facto indipendente e sotto tutela di Mosca al confine tra Ucraina e Moldavia. L’obiettivo sarebbe quello di “condurre provocazioni e azioni dimostrative sul confine”: la notizia però non è stata confermata dalle autorità moldave. Sul fronte internazionale, per la prima volta dall’inizio del conflitto gli Stati Uniti si sono resi disponibili a un’intermediazione per far giungere carri armati alle truppe ucraine impegnate a difendere la regione orientale del Donbass. Per quanto riguarda i corridoi umanitari, ieri 765 residenti sono riusciti a lasciare la città assediata di Mariupol a bordo di veicoli privati: un team della Croce Rossa internazionale ha raggiunto la città assediata per coordinare le evacuazioni.

    Intanto il capo della delegazione ucraina ai negoziati, David Arakhamia, rivela che le bozze di accordo tra russi e ucraini emerse ai colloqui di Istanbul dei giorni scorsi sono pronte per le discussioni tra i presidenti Leggi qui il livepost della giornata di ieri.