Il Fatto di domani. Ucraina, Macron: “26 Paesi pronti ad inviare truppe per le garanzie di sicurezza”. Ma Italia e Polonia si sfilano. Flotilla, Meloni: “Meglio altri canali per gli aiuti a Gaza, ma garantiamo onere della sicurezza”
SUMMIT DEI “VOLENTEROSI” A PARIGI, MACRON: “26 PAESI PARTECIPERANNO VIA TERRA, MARE O ARIA. SOSTEGNO DEGLI USA”. MELONI: “L’ITALIA NON INVIERÀ TRUPPE”. I volenterosi europei, riuniti in Francia all’Eliseo per sostenere l’Ucraina, rifiutano le richieste di Putin per il cessate il fuoco ma si preparano a garantire la sicurezza per l’Ucraina, quando le armi saranno deposte. Ventisei Paesi europei si sono impegnati ad inviare truppe operando “sulla terraferma, in mare o in aria”, ha dichiarato il padrone di casa Emmanuel Macron al termine della riunione. Al summit hanno partecipato 35 capi di stato e di governo, sotto la guida di Parigi e del primo ministro britannico Keir Starmer. Giorgia Meloni, in collegamento da Roma, ha rilanciato la proposta dell’articolo 5 della Nato, senza adesione formale di Kiev all’Alleanza atlantica. Soprattutto, ha ribadito il No dell’Italia a inviare soldati in Ucraina. Anche la Polonia – tessera importante per la difesa di Kiev – ha annunciato il suo rifiuto all’invio di soldati sul campo. Zelensky in conferenza stampa ha annunciato un accordo sul quadro generale della garanzie di sicurezza, senza aggiungere dettagli. Macron ha rassicurato l’Europa sul “sostegno americano”, che tuttavia sarà finalizzato “nei prossimi giorni”. Sia Zelensky che Macron premono per nuove sanzioni economiche all’indirizzo di Mosca, per indurre Putin alla tregua. Macron boccia senza appello le richieste dello zar per un cessate il fuoco, ritenute “immorali, illegali e impossibili”. E sottolinea il costo umano pagato dalla Russia per avanzare lungo il fronte: “ha perso oltre un milione di soldati, uccisi o feriti, per conquistare meno dell’1% del territorio ucraino dal novembre 2022”. Trump ha partecipato al vertice da remoto. Secondo Reuters avrebbe esortato gli europei a smettere di acquistare petrolio russo e sanzionare la Cina, che sosterrebbe la guerra di Putin contro Kiev. Sul Fatto di domani i dettagli dell’incontro e le ultime notizie sulla guerra in Ucraina.

FLOTILLA E GLI AIUTI PER GAZA, MELONI RASSICURA A METÀ: “TUTELEREMO GLI ITALIANI, MA MEGLIO ALTRI CANALI”. Dopo la richiesta di Elly Schlein, oggi è arrivata la risposta di Giorgia Meloni. La premier “assicura che saranno adottate tutte le misure di tutela e di sicurezza dei connazionali” che viaggeranno a bordo delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla. Al contempo, esorta gli attivisti a percorrere vie meno rischiose per distribuire aiuti umanitari: “Avvalersi dei canali già attivi – aggiunge Meloni – eviterebbe di esporsi ai rischi derivanti dal recarsi in una zona di crisi e al conseguente onere a carico delle Autorità statuali di garantire tutela e sicurezza”. Il governo dunque assolverà “l’onere” della sicurezza dei connazionali. La missione prevede di sfidare il blocco imposto da Israele. È prevista la partecipazione di molti italiani inclusi 4 parlamentari: i dem Arturo Scotto e Annalisa Corrado, oltre a Benedetta Scuderi di Avs e Marco Croatti del M5s. La premier attribuisce all’iniziativa “finalità simbolica e politica”, suscitando l’ira del partito democratico: “Risposta vaga ed evasiva (…) tonnellate di cibo porteranno un sollievo a quelle popolazioni martoriate”, scrivono i capigruppo al Senato e alla Camera Francesco Boccia e Chiara Braga insieme al capo delegazione a Bruxelles Nicola Zingaretti. Intanto proseguono i raid delle Idf nella Striscia. L’agenzia palestinese Wafa riporta 54 uccisioni dall’alba di stamane. Tre civili sarebbero morti mentre carcavano aiuto a sud di Khan Yunis. Sette famigliari sarebbero morti sotto i bombardamenti in una tenda nel campo profughi di Nuseirat. Tre gazawi uccisi in una casa nel quartiere di Al-Sabra a Gaza City. Malgrado gli ordini di evacuazione in vista dell’occupazione, secondo l’esercito israeliano circa 200.000 residenti della City – sul totale di 1 milione – rifiuteranno di lasciare la città e rimarranno nella zona di combattimento, a costo della vita. Le Idf per ora restano in periferia, fuori dal centro cittadino e dai quartieri densamente popolati. Mentre Netanyahu ha rifiutato la proposta di tregua di Hamas come un “ennesimo trucco”. Oggi Papa Leone ha incontrato il presidente israeliano Isaac Herzog, “ribadendo da parte della Santa Sede la soluzione dei due Stati”. Sul Fatto di domani tutti gli aggiornamenti sulla situazione a Gaza.

DUE ARRESTI A VITERBO DURANTE LA FESTA DI SANTA ROSA: LA PISTA DEL TRAFFICO DI ARMI E L’ALLARME ATTENTATO. Un “attentato sventato” a Viterbo, in occasione della Festa di Santa Rosa, dove era prevista la partecipazione di alte cariche politiche: il vicepremier Antonio Tajani, il ministro Alessandro Giuli, il senatore Maurizio Gasparri, l’ambasciatore di Israele. Lo scrive Il Messaggero, citando l’arresto di due cittadini di origine turca in possesso di armi e mitragliatrici: secondo le prime informazione, erano cariche e pronte all’uso. Stando al quotidiano romano, i due avevano un piano dettagliato e sarebbero stati pronti a sparare: ora sono nel carcere di Viterbo accusati di traffico di armi. Durante l’interrogatorio di ieri, dopo il fermo avvenuto alle 18.00, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. I due arrestati erano in un bed and breakfast del centro. L’ipotesi investigativa è che siano legati alla rete criminale del boss turco Baris Boyun, arrestato in Italia a gennaio dell’anno scorso e per il quale era stata negata l’estradizione. Il commando sarebbe stato composto da tre persone: uno è riuscito a scappare. Nella cittadina laziale, dopo il blitz dell’Antiterrorisimo, è stato convocato d’urgenza il comitato di sicurezza: schierati i Nocs, i cecchini sui tetti, e le unità cinofile addestrate alla ricerca di ordigni. Sul Fatto di domani nuovi dettagli e retroscena.
LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE
Morto a 91 anni lo stilista Giorgio Armani. A dare l’annuncio è l’azienda in una nota. “Con infinito cordoglio, il gruppo Armani annuncia la scomparsa del suo ideatore, fondatore e instancabile motore: Giorgio Armani – si legge – Il Signor Armani si è spento serenamente, circondato dai suoi cari. Infaticabile, ha lavorato fino agli ultimi giorni, dedicandosi all’azienda, alle collezioni, ai diversi e sempre nuovi progetti in essere e in divenire”. Milano ha dichiarato il lutto cittadino. La camera ardente sarà allestita a partire da sabato 6 settembre, visitabile fino a domenica 7 settembre, dalle ore 9 alle ore 18, a Milano, in via Bergognone 59, presso l’Armani/Teatro. Per espressa volontà di Armani, i funerali si svolgeranno in forma privata.
Videocamere di casa e studi medici hackerate, immagini vendute su un sito web. Un portale accessibile attraverso i motori di ricerca, con migliaia di registrazioni audiovideo trafugate da oltre 2.000 videocamere di sorveglianza all’interno di abitazioni, centri estetici o studi medici. Il sito è stato scoperto dall’azienda trevigiana di cybersecurity Yarix, che lo ha segnalato alla Polizia Postale. Attivo almeno da dicembre 2024, il portale consente di visualizzare gratuitamente brevi estratti delle registrazioni. Per accedere ad altri contenuti o per ottenere il controllo delle videocamere, il prezzo varia da circa 20 a 575 dollari.
Auto investe passanti a Berlino: tre bambini feriti, una persona è grave. L’incidente sarebbe stato causato da una Bmw, intorno alle 13.10, nel quartiere di Wedding. La vettura avrebbe travolto un gruppo di 15 minori fra di 7 e 8 anni: i feriti sono stati trasportati all’ospedale Virchow, il conducente sarebbe illeso. A dare la notizia è il tabloid Bild, citando diversi bambini lievemente feriti e un’accompagnatrice in gravi condizioni. Sul posto si trovavano molte persone. Non è ancora chiara la matrice dell’accaduto.