inchiesta appalti anas

Giudizio immediato per Verdini jr. Il gip: “Prove solide”. E un imprenditore patteggia

14 Marzo 2024

Tommaso Verdini a processo per corruzione e turbativa d’asta nella vicenda dei presunti appalti Anas pilotati. Il Tribunale di Roma, che nel decreto dell’11 marzo scorso ha rilevato un “solido quadro indiziario” e ritiene “del tutto inipotizzabile (…) una sentenza di non luogo a procedere”, ha disposto il giudizio immediato per il figlio dell’ex senatore Denis Verdini (anche lui indagato), per il suo socio nella Inver srl, Fabio Pileri, e per due imprenditori del settore della manutenzione stradale, Angelo Ciccotto e Antonio Samuele Veneziano. Tommaso Verdini è anche “cognato” del vicepremier Matteo Salvini (estraneo all’inchiesta), essendo il fratello di Francesca, compagna del leader leghista. Ma nell’inchiesta romana c’è anche chi ha già patteggiato, come l’imprenditore Stefano Chicchiano che è uscito dal processo, concordando una pena a un anno per il reato di traffico di influenze. Atteso nelle prossime settimane l’avviso di conclusione delle indagini preliminari per i tre dirigenti Anas indagati, Luca Cedrone, Paolo Veneri e Domenico Petruzzelli e per Verdini senior. L’Anas Spa sarà parte offesa nel processo che inizierà il 30 aprile. Tra le accuse che la Procura muove nei confronti di Verdini jr. e Pileri, in particolare, emerge “il loro intervento (tra il 2021 e il 2022, ndr) in sedi politiche e istituzionali per la conferma in posizioni dirigenziali di Anas (…) o comunque per la ricollocazione in ruoli apicali ben remunerati” in favore dei manager coinvolti. Tutto ciò in cambio di “documenti e informazioni riservate in merito a bandi di gara in corso di pubblicazione da parte di Anas”. Informazioni che, per i pm, avrebbero girato agli imprenditori “clienti” della Inver, i quali partecipavano e in molti casi si aggiudicavano gli appalti (i bandi sotto i fari dei pm hanno un valore complessivo vicino ai 500 milioni di euro). Nell’elenco delle personalità istituzionali ritenute vicine a Verdini junior, per i pm ci sono il sottosegretario leghista al Mef, Federico Freni, e il chief corporate affair officer di Ferrovie dello Stato, Massimo Bruno, e il direttore delle risorse umane e gestione del personale di Anas, Diego Giacchetti. Freni, Bruno e Giacchetti non sono indagati. Per i pm, Veneziano e Ciccotto hanno corrisposto “attraverso fittizi contratti di consulenza” alla Inver circa 250 mila euro, a cui si aggiungono i lavori edili presso la casa dei Verdini a Montartino (Firenze) eseguiti dalla società di Chicchiani.

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