Ratti, zuppetta e genocidi: i menù amati dai dittatori
Il giornalista polacco Szablowski racconta. Regimi (alimentari). L’ugandese Amin ama pilaf di capretto tra le urla dei torturati, Saddam vuole pesce “alla ladrona”, Fidel cucina spaghetti e Pol Pot mangia un elefante
CommentiUno spuntino dopo un genocidio, l’ultima cena sull’orlo del conflitto nucleare, un antipasto per una strage. Per scrivere Come sfamare un dittatore, appena edito da Keller, ha stretto le mani degli chef che hanno nutrito i più grandi autocrati del mondo il polacco Witold Szablowski, peso massimo della letteratura di reportage, che sembra aver raccolto […]
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