Un Mundial da mediano tra Agnelli e timidi Leoni
L’Olivetti dell’inviato nell’82 alle prese col trionfo azzurro e le cinquantamila sfumature di grigio dei sospetti dopo il pari con il Camerun
CommentiSe, come ha scritto Oscar Wilde, “la memoria è il diario che ognuno porta sempre con sé”, il Mundial del 1982, in Spagna, è la storia che ti salta addosso. Inviato della Gazzetta, avevo 31 anni e seguivo gli avversari dell’Italia. La Polonia di Zibì Boniek, il Perù, il Camerun. Nel trambusto delle prime mischie, […]
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