Il Fatto di domani. Salvini fa il brasiliano, Giorgetti l’americano. Cop26, fondi per l’ambiente premiando i privati

Di Il Fatto Quotidiano
2 Novembre 2021

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COP26, I LEADER TRASMETTONO IMPEGNO: FONDI PER FORESTE E TRANSIZIONE, CON I PRIVATI. Il primo giorno è stato segnato dallo scetticismo, su cui è calato come un macigno la dichiarazione del presidente indiano sulla riduzione delle emissioni entro il 2070. Oggi, nella seconda e ultima giornata dedicata ai leader, gli oltre 100 Paesi che partecipano alla Conferenza sul clima di Glasgow hanno fatto annunci. Il primo, quelllo per “fermare la deforestazione” entro il 2030, cui aderiscono tutti, compresi Brasile, Russia e Cina. L’accordo prevede 12 miliardi di dollari di fondi pubblici per proteggere o ripristinare le aree verdi nel Pianeta e più di 7 miliardi di investimenti privati. Tra coloro che sono pronti a mettere mano al portafoglio spicca Jeff Bezos, fondatore di Amazon, che ha promesso 2 miliardi per le terre dell’Africa “degradate” dal cambiamento climatico. Il secondo annuncio, fatto da Biden e dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, riguarda la riduzione delle emissioni di metano del 30% entro il 2030. In questo caso aderiscono 80 Stati. Per quanto riguarda l’Italia, il ministro Cingolani ha annunciato tra le altre cose la partecipazione a un fondo da 10 miliardi di dollari per la transizione dei Paesi meno sviluppati, creato col contributo della fondazione Rockfeller, Ikea, lo stesso Bezos e altri. Sul Fatto di domani ci concentreremo su questo attivismo dei privati e vedremo anche perché il premier italiano ha fatto l’indiano.

SALVINI VEDE BOLSONARO, GIORGETTI GUARDA A DRAGHI. La spaccatura della Lega ha avuto oggi un’altra rappresentazione plastica. Salvini è andato a Pistoia per incontrare il presidente brasiliano Jair Bolsonaro (in visita a un cimitero ai caduti della seconda guerra mondiale), e lo ha pure difeso dalle proteste. Nel frattempo sono uscite le dichiarazioni di Giancarlo Giorgetti (prese sempre dal solito libro di Vespa) in cui il numero 2 della Lega e ministro dello Sviluppo economico, dice che Salvini deve scegliere da che parte stare. E usa una metafora cinematografica: “È difficile mettere nello stesso film Bud Spencer e Meryl Streep. E non so che cosa abbia deciso”, dove ovviamente Bud Spencer è Bolsonaro (e i sovranisti come LePen o dell’Afd) e Meryl Streep è Mario Draghi. “Draghi potrebbe guidare il convoglio anche dal Quirinale”. E addirittura azzarda la formula del “semipresidenzialismo de facto”.

COVID, VI RICORDATE L’IMMUNITÀ DI GREGGE? I parlamentari di Pd e Forza Italia della commissione di vigilanza Rai hanno criticato il servizio di Report sulla terza dose, andato in onda ieri sera, accusandolo di dare corda alle tesi no vax e no green pass. Tra le tante cose, l’inchiesta mostrava gli interessi della case farmaceutiche per la vendita della terza dose ai Paesi occidentali. Cosa che non pare un mistero: per esempio, Pfizer ha rivisto al rialzo i ricavi derivanti dai vaccini, che salgono a 36 miliardi di dollari nel 2021. Si spiega anche che la decisione di far durare il green pass per 12 mesi non è supportata da prove scientifiche sulla durata degli anticorpi anti-Coivid. Tema su cui i pareri continuano a divergere. Il virologo Fabrizio Pregliasco, per esempio, ha dichiarato che la copertura dei vaccini dura più di sei mesi, non escludendo un richiamo una volta l’anno. Allo stesso tempo, il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, afferma di ritenere “ragionevole” la terza dose anche agli over 50, e che con il 90% di vaccinati si potrà allentare il green pass. Un dibattito simile è cominciato anche in Germania, dove si discute di richiami per gli over 60enni e pure di green pass al lavoro. Sul giornale di domani raccogliamo i pareri di alcuni esperti sulla questione, cercando di fare chiarezza anche sul tema dell’immunità di gregge: è o non è raggiungibile? Qui i numeri dei contagi di oggi.

LA MANOVRA DI BILANCIO È ANCORA IN BOZZA. Nonostante il Consiglio dei ministri e gli annunci, il testo della manovra non è stato ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale, ed è in ritardo di 13 giorni rispetto alla scadenza prevista per l’invio alle Camere. A parte i noti impegni internazionali del premier, il fatto è che il dibattito sulle pensioni non è ancora sedato, con i sindacati che hanno proposto più tutele per i giovani che hanno contratti discontinui. Sul Fatto di domani vedremo che anche il mondo della cultura vivrà un sensibile cambiamento. La bozza della manovra, infatti, prevede un piano di riorganizzazione e rilancio del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Gualtieri vuole pulire Roma. Il neo eletto sindaco della Capitale ha annunciato un piano da 40 milioni per potenziare la raccolta rifiuti e il decoro urbano. Oggi ha definito anche i nomi della sua giunta.

Afghanistan. Oggi un attentato vicino a un ospedale di Kabul, con decine di vittime.

Margareth Atwood. Pubblichiamo in anteprima un estratto del romanzo Lesioni personali, scritto prima del Racconto dell’ancella e mai uscito in Italia.


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