James Joyce

Che Odissea l’“Ulisse”: il più censurato del 900

Il capolavoro dell’irlandese, boicottato in mezzo mondo, ha inaugurato la battaglia per la libertà espressiva del secolo breve: uscito nel ’22 arrivò in Italia nel 1960

30 Maggio 2020

Altro che Coronabond, Joycebond dovrebbero chiamarli, dal nome dello scrittore che ha chiesto più prestiti nella storia tra Dublino, Parigi e Trieste inaugurando l’idea del debito collettivo europeo. A volte li restituiva la mattina e nel pomeriggio tornava a riprendersi quel che aveva restituito. Il suo eroismo è stato tirare dritto sulla strada dell’arte accettando […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

Ti potrebbero interessare

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione