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Finge un infortunio per evitare il cartellino rosso: cosa sarebbe il Natale senza la Coppa d’Africa? | Domeniche bestiali

Moutoussamy, calciatore del Congo, ha simulato di essersi fatto male contro il Benin per evitare il secondo cartellino giallo. Altrimenti avrebbe saltato la partita successiva
Finge un infortunio per evitare il cartellino rosso: cosa sarebbe il Natale senza la Coppa d’Africa? | Domeniche bestiali
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Eh sì, è proprio Natale. E chi, mentre scarta un regalo o degusta gioioso anche i resti del capitone del giorno prima, non ha voglia di leggere Domeniche Bestiali? Anche perché l’episodio natalizio è diverso: certo c’è la solita bestialità, senza distinzione di razza, sesso e categoria, ma anche le classiche storie natalizie.

Mamme

Eh sì, il Natale è calore, è famiglia e dunque l’amore delle mamme. Proprio come nel caso del Sant’Egidio Calcio, Prima Categoria Campania, con una multa da 150 euro perché “il pubblico di fuori casa insultava pesantemente la squadra di casa e l’arbitro, provocando a fine partita una mega discussione tra genitori. Inoltre, durante lo svolgimento della gara, le mamme della squadra ospite rivolgevano al direttore di gara insulti e provavano a colpirlo con sputi e lancio di bottiglie”. Viva la mamma.

Fuga natalizia

Ah, cosa sarebbe il Natale senza la Coppa d’Africa. Senza episodi come quello che ha visto protagonista il calciatore Moutoussamy del Congo. Contro il Benin era stato ammonito al ventesimo del primo tempo; a un certo punto ha capito che sarebbe stato espulso e ha finto un grave infortunio, uscendo in barella… per poi mettersi a correre e scappare via per evitare il cartellino rosso. Non sarebbe stato sostituito perché il Congo aveva esaurito i cambi, ma ovviamente avrebbe saltato la gara successiva: meglio la fuga dunque. Cosa, peraltro, raccontata candidamente dallo stesso calciatore a fine partita.

È Natale e siamo tutti più buoni

Sì, si inizia con la bestialità e si finisce con gli abbracci. Di solito non è possibile nel calcio pane e mortadella italico e non, ma a Natale sì, come dimostra la squalifica di un turno comminata a Emanuele Marinaro dello Steaua Torino, società di C2 di calcio a cinque Piemonte: “Per aver acceso un diverbio con un giocatore della squadra avversaria a fine gara, con un principio di mass confrontation, senza tuttavia alcuna significativa conseguenza, se non quella di una serena riappacificazione con l’altro atleta”. Significativo anche che l’ arbitro abbia annotato.

L’eroe

Ogni Natale ha bisogno di un eroe. In questa edizione ha le forme e i contorni di un tifoso dell’Arouca, squadra di Primera Liga portoghese. In un match di mezza classifica contro il Santa Clara si è sobbarcato una trasferta da oltre 1500 chilometri per seguire la squadra. Unico tifoso presente, dopo il pareggio rimediato è stato festeggiato e osannato dai suoi calciatori, che lo hanno raggiunto nel settore ospiti per ringraziarlo di tale attaccamento.

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