Milan-Como non si giocherà a Perth: dietrofront della Lega Serie A. Simonelli: “Condizioni inaccettabili”
Milan-Como alla fine non si giocherà in Australia. La partita, in programma l’8 febbraio prossimo, era da settimane al centro di diverse polemiche e dopo l’annuncio del presidente della Lega Serie A Ezio Simonelli sembrava ormai cosa fatta. Invece no: a far saltare il progetto le ulteriori condizioni, considerate inaccettabili, poste dalla federazione australiana e la federcalcio asiatica, che aveva già preteso la nomina di arbitri australiani accettata dalla Lega Serie A.
La notizia è stata confermata dal comunicato della Lega Calcio di Serie A. “Nonostante la Lega Calcio Serie A avesse seguito puntualmente e correttamente il complesso iter autorizzativo, durato diversi mesi, attraverso l’approvazione dei Club partecipanti, dell’Assemblea di Lega Calcio Serie A, del Consiglio Federale FIGC, dell’UEFA Executive Committee, della Federazione Australiana, e avesse accettato perfino condizioni sportive assai poco condivisibili imposte dalla Asian Football Confederation (AFC), a fronte di un’escalation di ulteriori e inaccettabili richieste sopraggiunte nelle ultime ore da parte dell’AFC nei confronti della Federazione Australiana e di conseguenza del Governo della Western Australia e della Lega Calcio Serie A, è diventato impossibile disputare la partita Milan – Como a Perth il prossimo 8 febbraio”, dichiara il presidente della Lega Calcio Serie A Ezio Simonelli. “Nell’esprimere rammarico per l’epilogo di questo progetto, continuiamo ad essere fermamente convinti che questa conclusione sia un’occasione persa nel progetto di crescita del calcio italiano a livello internazionale, che priva peraltro i tantissimi tifosi della Serie A all’estero di vivere il sogno di assistere dal vivo a una partita della loro squadra del cuore”, ha aggiunto.
Per il match – che sarebbe valso 12 milioni sonanti, 4 per l’organizzazione dell’evento, gli altri 8 per le casse dei club coinvolti (e della Lega) – l‘Asian Football Confederation e Football Australia avevano infatti posto diverse condizioni molto stringenti. Ora il Milan dovrà trovare una sede libera in quel week end per giocare la propria partita di campionato, visto che San Siro sarà impegnato con la cerimonia inaugurale dei Giochi olimpici di Milano-Cortina 2026.
Nonostante la Serie A – di fronte a queste cifre e alla possibilità di promuovere il nostro calcio nel mondo – non ci abbia pensato due volte a portare una partita di campionato in Australia, adesso dopo le condizioni poste dalle federazioni asiatiche e australiane, le possibilità di vedere Milan e Como in Australia si sono ridotte allo zero. Per la felicità di Adrien Rabiot, di Maignan e degli altri diretti interessati che l’avevano definita una “follia”, subito messi a tacere però da De Siervo.