F1 & MotoGp

“Gli americani ci fanno sentire inutili, vogliono cancellare la storia. Così mio figlio Marco, i Gresini o i Nieto sparirebbero”: lo sfogo di Paolo Simoncelli

Il padre di Marco Simoncelli e proprietario del team Sic58 polemizza contro Liberty Media, che ha preso in mano la gestione della MotoGp

“Penso che il giorno in cui dirò basta con le moto non sia tanto lontano”. Così Paolo Simoncelli, padre di Marco Simoncelli e proprietario della Sic58, il team che ha fondato nel 2013 in onore del figlio – morto in pista due anni prima – con l’obiettivo di lanciare i giovani piloti nel motociclismo. “Questi americani mi hanno già rotto“, ha dichiarato Simoncelli al Corriere della Sera. Il riferimento è ovviamente a Liberty Media, la società che ha acquistato la Dorna o oggi detiene i diritti della MotoGp, oltre a quelli della Formula 1.

Proprio come accaduto con le corse d’auto, Liberty Media vuole portare il suo approccio americano anche nelle due ruote, promuovendo lo show anche a discapito della competizione pura. “Mirano a cambiare tutto, sembra che non vada bene niente di quello che abbiamo costruito. Vogliono togliere dai conteggi ufficiali i titoli vinti nelle categorie inferiori, contano solo quelli in MotoGp. Così mio figlio Marco, i Gresini o i Nieto sparirebbero. Vogliono cancellare la storia“, ha denunciato Paolo Simoncelli.

Liberty Media infatti vuole “depotenziare” il valore dei titoli mondiali delle categorie “inferiori”. Quindi per Moto3 e Moto2 non si parlerebbe più di Mondiale, ma semplicemente di campionato senza dare un’accezione internazionale, senza valorizzarlo come fosse un mondiale di MotoGP. Solo la classe regina permetterebbe, secondo questa logica, di diventare campione del mondo, mentre le altre due categorie no. Al fianco quindi del pilota di Moto2 o Moto3 non ci sarebbe la stringa di testo tanto ambita “campione del Mondo di Moto2 (o Moto3)”, ma semplicemente campione.

“Ci fanno sentire inutili, per gli americani di Liberty il motociclismo non esiste. Vogliono solo lo spettacolo, ma allora che facciano un circo. Che poi la soluzione sarebbe semplice: ogni squadra della MotoGp dovrebbe avere un team in Moto3 e Moto2“, ha spiegato Paolo Simoncelli. Liberty Media a parte, il padre di Marco Simoncelli ha parlato anche del mondiale appena concluso, con il trionfo netto di Marc Marquez, campione del mondo per la nona volta: “Sapevo che era il più forte. Mi è sempre piaciuto, corre e pensa come mio figlio, non rinuncia mai e ci prova sempre. Se Marco non fosse morto, ci saremmo divertiti un botto. Sai che sportellate…”.