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Schlein dall’assemblea Pd: “L’alternativa cresce nei fatti”. E sfida Meloni: “La partita delle politiche è apertissima”

La leader dem parla quasi in contemporanea all'intervento conclusivo di Meloni dal palco di Atreju: "Ci sono le condizioni per mandare a casa questa destra"
Schlein dall’assemblea Pd: “L’alternativa cresce nei fatti”. E sfida Meloni: “La partita delle politiche è apertissima”
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“L’alternativa” al governo di Giorgia Meloni c’è ed “è nei fatti che germoglia l’elaborazione di un programma comune, senza rinunciare alle proprie identità“. Dall’assemblea del Pd la segretaria Elly Schlein lancia la sfida alla destra. La leader dem parla quasi in contemporanea all’intervento conclusivo di Meloni dal palco di Atreju: dalla festa di Fdi la premier non rinuncia a stoccate contro Schlein puntando il dito sul rifiuto della segretaria Pd a prendere parte alla kermesse, unica tra i leader del campo progressista ad avere preso questa scelta.

“La partita delle politiche è apertissima, ci sono le condizioni per mandare a casa questa destra”, rilancia Elly Schlein ricordando che da quando è segretaria “solo due regioni si sono spostate, la Sardegna e l’Umbria e le abbiamo vinte noi”. Per quanto riguarda il Pd “è cresciuto ovunque, dove abbiamo vinto ma anche dove abbiamo perso”, aggiunge. Gli emendamenti presentati unitariamente dalle opposizioni alla manovra sono “un’alternativa potente“, sottolinea la leader dem. “Uniti nella diversità abbiamo indicato al paese una strada possibile. Confrontiamoci anche aspramente” ma perseguiamo l’obiettivo di “costruire l’alternativa. È tempo che l’Italia ricominci a sognare e a sperare”, continua Schlein ricordando che “la somma delle coalizioni è pari“.

La segretaria del Pd punta dritto alle Politiche. “Che sia possibile mandare a casa questa destra, lo hanno detto loro quando un’ora dopo le regionali hanno detto che vogliono cambiare la legge elettorale. Non si cambia la legge elettorale a un anno dal voto per paura di perdere”, replica. Cita la sorella della premier, Arianna Meloni, che “ieri ci svela le priorità del governo per il 2026: premierato e riforma della legge elettorale. Scusate pensavamo lo fossero le bollette più care d’Europa, pensavamo lo fossero le persone che prendono 5 euro all’ora, chi con la pensione non arriva alla fine del mese, i 10.000 lavoratori dell’ex Ilva che sono a rischio, i 6 milioni di italiani che non riescono più a curarsi per le liste d’attesa troppo lunghe. Ma no le priorità per le sorelle Meloni sono una riforma elettorale e una riforma che indebolisce i poteri del presidente della Repubblica: giù le mani dalle prerogative del presidente della Repubblica. Il governo deve risolvere i problemi degli italiani non i propri attraverso le riforme”, insiste Schlein.

Si rivolge poi direttamente alla premier: “Devo farle una domanda molto semplice, banale: da quanto tempo non le capita di andare a fare la spesa? Si immagini per un secondo di prendere un carrello come in un giorno fanno milioni di madri e di padri in questo Paese e provi a fare i conti scaffale dopo scaffale di ciò che va rimesso al suo posto perché questa settimana non te lo puoi più permettere. Esca da Palazzo Chigi – continua Schlein – e faccia un giro in qualsiasi alimentari di quartiere perché mentre voi ripetete che va tutto bene, anzi non è mai andato meglio, davanti a questi scaffali le famiglie sono costrette a scegliere e non più tra le cose superflue ma tra le cose necessarie”.

Per Schlein nel centrodestra ci sono “divisioni enormi, continuano a litigare tra di loro tra ricatti e veti incrociati. Davanti a questa destra ossessionata dal potere che ha aumentato l’austerità e le disuguaglianze”, “l’unità ce la chiede la gente, non il medico”. Per quanto riguarda il suo stesso partito “c’era chi scommetteva sulle divisioni nel nostro campo” e invece “non solo ci siamo ma siamo competitivi e siamo la prima forza di opposizione”, continua la Segretaria. Parla di un Pd “più unito e compatto che mai” e rivolge un ringraziamento anche al “presidente Bonaccini perché l’unità non si fa da soli”, conclude Schlein.

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