“Chiedo scusa ai tifosi, non possiamo permettere che la Fiorentina vada giù. Ma anche i calciatori sono responsabili”: Commisso fa mea culpa
“Voci di una cessione del club? Non fanno altro che destabilizzare ulteriormente l’ambiente quando, invece, ci vorrebbe una grande compattezza da parte di tutti”. Così il presidente della Fiorentina Rocco Commisso, in una intervista rilasciata al quotidiano La Nazione, a proposito dei rumors su una possibile cessione della società toscana, attualmente ultima in classifica in Serie A. Negli ultimi mesi erano anche circolate diverse voci sulle sue condizioni di salute. A inizio ottobre Commisso è stato operato a New York per una lombosciatalgia e da quel momento non ha più lasciato gli Stati Uniti per tornare in Italia: “So che la situazione di classifica della prima squadra è molto complicata. Non possiamo permettere che la Fiorentina vada giù. Siamo tutti responsabili e tutti devono sentirsi tali. In ogni caso i calciatori devono capire che anche loro sono responsabili”.
Commisso ha successivamente rivolto un messaggio ai tifosi viola dopo la bruttissima sconfitta di Reggio Emilia contro il Sassuolo per 3-1. “Dobbiamo solo chiedere scusa per quanto accaduto a Reggio Emilia. Avevamo chiesto ai tifosi di seguirci in massa, anche in trasferta. Si sono presentati in quattromila, riempiendo di fatto lo stadio. Chilometri, sacrifici, passione pura. E noi non abbiamo risposto come dovevamo”.
Un momento complicatissimo, con la formazione viola partita con ambizioni europee e adesso in piena lotta per non retrocedere. Numeri alla mano infatti la Fiorentina è stata fin qui la peggior squadra della Serie A: “I nostri tifosi hanno capito benissimo il momento, hanno scelto di mettere da parte i malumori più profondi per sostenerci e aiutare la squadra a risollevarsi in classifica. Non parlo di chi ha minacciato i nostri giocatori: certi soggetti non possono definirsi tifosi e come club ci siamo subito attivati con le autorità per perseguire chi si macchia di questi atti vergognosi e indegni”. Commisso ha infine escluso rivoluzioni societarie. “La società è gestita da persone in cui ho piena fiducia. Insieme a me, mia moglie Catherine e mio figlio Giuseppe forniscono un supporto costante e rimangono in contatto regolare con il direttore generale Alessandro Ferrari, nostro principale punto di riferimento a Firenze. Poi c’è il ds Roberto Goretti, che è stato promosso internamente, come faccio sempre con le persone che mi dimostrano qualità. E anche Valentino Angeloni che si occupa del settore giovanile con ottimi risultati”.