
Il club piemontese si trova al momento in sedicesima posizione con 14 punti - a +4 dalla zona retrocessione
Davide Vagnati non è più il direttore sportivo del Torino. A comunicarlo è stato lo stesso club torinese, con una nota ufficiale: “Il Torino Football Club comunica l’esonero, con effetto immediato, di Davide Vagnati dall’incarico di Direttore Sportivo e Responsabile dell’Area tecnica del Club”.
Contestualmente – sempre all’interno della stessa nota – il club di Urbano Cairo ha annunciato il ritorno di Gianluca Petrachi dopo sei anni: “La direzione tecnico-sportiva è stata nuovamente affidata a Gianluca Petrachi, già Direttore Sportivo del Torino con una lunga permanenza dal 2010 al 2019. Tutta la Società riaccoglie Gianluca Petrachi con un caloroso abbraccio”.
Vagnati lascia così il club torinese dopo più di cinque anni: il dirigente era infatti direttore sportivo dal maggio 2020. Stagioni in cui il Torino ha alternato annate positive ad altre meno. Il club piemontese si trova al momento in sedicesima posizione con 14 punti – a +4 dalla zona retrocessione – ma soprattutto non vince da sei giornate ed è reduce da tre sconfitte consecutive.
Un momento delicato in cui a pagare è stato il direttore sportivo Davide Vagnati. Già Urbano Cairo dopo la sconfitta contro il Milan aveva lasciato intendere qualcosa, rispondendo a una domanda su un possibile esonero dell’allenatore Marco Baroni: “Ma che vuol dire? Sarà mica Baroni il tema. Con lui ci parlo ogni giorno, ma non c’è argomento, non è in discussione. Non è tutto perfetto, se prendi tre gol qualche errore c’è e va corretto, ma il tema non è l’allenatore”, aveva spiegato il patron torinese.
Adesso una nuova era, con il ritorno di Gianluca Petrachi, che al Torino è già stato dal 2010 al 2019. Nei suoi anni a Torino, Petrachi è stato artefice di colpi come Alessio Cerci, Ciro Immobile, Matteo Darmian e Andrea Belotti solo per dirne alcuni. Nel 2019, dopo buoni risultati nei nove anni da direttore del Torino, Petrachi decise di lasciare il club granata, andando alla Roma. Un addio che aveva causato anche disguidi con lo stesso Cairo, che oggi però sembrano risolti.