Milan e Roma spuntate: idea Lucca per il Diavolo, che libererebbe Gimenez per Gasperini
I titoli dei giornali del mattino erano tutti su di lui, giocando su quella ‘febbre’ che ha rischiato di compromettere la sua presenza. Benedetta Tachipirina, dirà forse Allegri: perché senza Pulisic in campo, il Milan a Torino stava perdendo 2-1. Con l’americano subentrato, a fatica, nella ripresa (“fino al giorno prima ero morto a letto” ha detto lui nel post), il Milan ha vinto 2-3. Grazie a una sua doppietta. Per l’ennesima volta in stagione, l’ex Borussia Dortmund si è rivelato decisivo. Più di quel Leao che, uscito per infortunio, a Torino non è proprio riuscito a incidere. 9 gol in 550’ stagionali, 7 gol in Serie A di cui solo 5 in cui è partito da titolare: a 27 anni si può crescere ancora e Pulisic lo sta dimostrando alla grande. Anzi, di più. Perché gioca in più ruoli, ma di fatto è sempre più punta di una squadra orfana di un attaccante principale: Nkunku non sta riuscendo a ingranare e Gimenez dopo qualche sussulto si è di nuovo sopito. E forse questa può essere la vera chiave per capire come si muoveranno i rossoneri sul mercato. Allegri non ha presentato chissà che richieste (non l’aveva fatto, per la verità, nemmeno in estate). Ma è stato chiaro con la dirigenza: se un rinforzo si può cercare, va cercato lì davanti. Della serie: servono gol in maniera più regolare e non si può sempre sperare che Pulisic o Leao, adattati nel ruolo, possano svoltare le partite. E quindi un attaccante, se possibile, andrebbe trovato. Con una suggestione da analizzare e un incastro tutto da valutare.
Effetto domino
Piace tanto, a chi si occupa di calciomercato, parlare di domino. Le tante tessere che cadono e si fanno cadere a vicenda. Causa ed effetto, insomma. Al Milan serve un attaccante, si diceva, ma per farlo arrivare ne deve partire uno. Chi? Gimenez sarebbe l’indiziato principale, nonostante, di nuovo, il messicano non abbia intenzione di fare le valigie. Proprio come accaduto la scorsa estate, quando di fatto fino a poche ore dal termine della sessione era in vetrina, con la Roma che valutava l’operazione senza successo (Roma che, peraltro, un attaccante lo cerca eccome, visti i fallimenti di Dovbyk e Ferguson). Cosa potrebbe succedere? Di fronte a una proposta interessante, il Milan non si opporrebbe a una cessione. Anzi, la potrebbe anche favorire. E si butterebbe sulle alternative, anche solo in prestito.
E in prestito da Napoli potrebbe partire Lorenzo Lucca, che con Conte non sta trovando molto spazio e che, con il ritorno di Lukaku (le sue condizioni sono in netto miglioramento) ne troverebbe ancora meno. È quindi nell’interesse di tutti, società e giocatore, trovare una soluzione almeno fino all’estate: per non deprezzare l’investimento e per dare le giuste occasioni al giovane attaccante, anche in ottica (eventuale) del Mondiale. È chiaro che il Milan si muoverebbe come minimo per un prestito con diritto di riscatto, ma si tratterebbe di pieghe di calciomercato che al momento non sono nemmeno in ipotesi. Resta l’idea, con ancora qualche settimana di tempo per poterla sviluppare. Prima che il mercato riparta. E ricominci il suo domino.