Escluse le aggravanti per il triplice femminicidio di Roma, ma Giandavide De Pau è stato condannato all’ergastolo
Uccise tre donne, gettando la città di Roma nel panico per il sospetto di un serial killer. A quasi tre anni di distanza è stato all’ergastolo Giandavide De Pau, l’uomo accusato del triplice femminicidio di Li Yanrong, Yang Yun Xiu e Marta Lucia Castano Torres avvenuto il 17 novembre del 2022 nel quartiere Prati. È quanto deciso dalla Corte d’Assise di Roma per i delitti delle tre donne uccise a coltellate dall’imputato. Inflitto il fine pena mai con isolamento diurno per tre anni ma senza l’aggravante della crudeltà. I giudici della terza Corte d’Assise di Roma hanno riconosciuto invece le aggravanti dei futili motivi futili motivi e dalla premeditazione.
La procura di Roma aveva chiesto l’ergastolo e tre anni di isolamento diurno. L’imputato in passato era stato l’autista del boss Michele Senese. “Sicuramente impugneremo la sentenza. Non ci convince il profilo della imputabilità e quindi della capacità di intendere di volere così come non ci convincono le aggravanti e in particolar modo la premeditazione” commentano l’avvocato Alessandro De Federicis difensore di De Pau.
De Pau, con precedenti per droga, armi, violenza sessuale, lesioni, ricettazione, violazione di domicilio e due ricoveri psichiatrici, era stato individuato in zona Primavalle con ancora addosso vestiti macchiati di sangue. La svolta sulle indagini era arrivata grazie ad alcune testimonianze raccolte dalle forze dell’ordine e probabilmente dalla segnalazione della sorella. De Pau, dopo un interrogatorio durato sette ore in cui aveva raccontato alcuni particolari agli inquirenti, ed era stato trasferito nel carcere di Regina Coeli.