Pierina Paganelli, il figlio Giacomo Saponi ai giudici: “Manuela Bianchi una manipolatrice”

"Solo quando mia mamma è stata ritrovata uccisa abbiamo saputo che l’uomo in questione abitava sul suo stesso pianerottolo" ha raccontato Giacomo Saponi in riferimento a Louis Dassilva

“È stato un bel saluto perché ci siamo abbracciati”. È il giorno delle testimonianze dei figli di Pierina Paganelli, uccisa a Rimini il 3 ottobre del 2023 e per cui è sotto processo Louis Dassilva. Giacomo Saponi è stato l’ultimo a incontrare la madre, 78 anni, poco prima che venisse trovata senza vita. L’uomo e la Chiara Saponi hanno tratteggiato il ritratto di una donna ancora attiva, che guidava, era presente nella vita dei figli e si faceva carico anche dei problemi economici familiari.

Chiara Saponi ha raccontato che, tre settimane prima del grave incidente che aveva ridotto in coma il fratello maggiore Giuliano Saponi, la moglie Manuela Bianchi, era andata via di casa. “Manuela si lamentava che non la capivamo e non l’aiutavamo” ha affermato Chiara, sottolineando un clima di tensione interno alla famiglia. L’altro testimone rispondendo alle domande del pm Daniele Paci, ha definito la cognata “una manipolatrice perché era capace di spostare l’attenzione su se stessa come vittima”. Dalle loro parole emerge che la famiglia era a conoscenza del fatto che Manuela avesse intrattenuto una nuova relazione sentimentale, ma non ne conosceva l’identità. “Solo quando mia mamma è stata ritrovata uccisa abbiamo saputo che l’uomo in questione abitava sul suo stesso pianerottolo” ha raccontato Giacomo Saponi in riferimento a Dassilva.

Parallelamente al processo per omicidio, è in corso in tribunale anche un procedimento collegato: Manuela Bianchi – che era stata a sua volta iscritta nel registro degli indagati – ha presentato opposizione all’archiviazione dell’indagine per atti persecutori nei confronti della moglie dell’imputato, Valeria Bartolucci. Bartolucci è stata denunciata per diffamazione, minacce e percosse da Bianchi, che ha poi aggiunto anche una querela per stalking. Il giudice Raffaella Ceccarelli ha dichiarato di riservarsi di decidere entro i termini, mentre durante l’udienza non è stato ammesso il consulente della parte querelante – solo le parti sono state ammesse in aula.