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Ultimo aggiornamento: 11:25 del 7 Novembre

La resa del governo Meloni su giovani e natalità, Giorgetti: “Non può essere solo lo Stato a prevedere vantaggi”

Due argomenti molto cari al governo, ma solo a parole. Ad ammetterlo è il ministro
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Durante l’audizione in Senato sulla prossima Legge di bilancio, la terza del governo Meloni, ai parlamentari che chiedono perché non ci sono agevolazioni fiscali per gli under 35, il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, risponde che “noi abbiamo detto politicamente detto dall’inizio che avevamo una riforma fiscale che intendevamo lavorare e progressivamente realizzare”. In effetti con la Manovra 2026 c’è il taglio dell’Irpef, che però, come si vede, agevola i redditi più alti. “Convengo però – ammette il titolare di via XX Settembre – che bisogna trovare qualche strumento particolare e purtroppo, vorrei dire, non può essere semplicemente lo Stato a prevedere tassazioni vantaggiose. Deve essere un po’ il sistema che crea le condizioni, dalle imprese che devono pagare di più i giovani, il sistema di collegamento tra università e sistema delle imprese e sistema economico. Ci sono tanti fattori e non credo che possa essere soltanto il sistema, certo importante, ma non esclusivamente la politica di natura fiscale”. Politica che intanto non c’è. Poi lo stesso Giorgetti tocca il tema della natalità. Altro tema molto sostenuto a parola dal governo Meloni: “L’emergenza del Paese, anche perché se si vede l’andamento delle nascite nel 2025 è oggettivamente insostenibile sotto anche il profilo finanziario a lungo termine”, ma che non trova spazio e fondi nella Manovra. Lo dice lo Stesso Ministro dell’Economia. “E’ assolutamente necessario, convengo, che bisogna fare di più”. Come in assenza di sostegni fiscali importarti i giovani oggi, in Italia, possano mettere su famiglia, il ministro non lo spiega.

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