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Riconoscimento dello Stato di Palestina, mozione ferma al palo: la destra al Senato prende tempo

Le opposizioni a Palazzo Madama chiedono di calendarizzare l'atto di indirizzo, ma la maggioranza rinvia. Venerdì Meloni riceve Abu Mazen
Riconoscimento dello Stato di Palestina, mozione ferma al palo: la destra al Senato prende tempo
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Alla vigilia della visita ufficiale del presidente dell’Autorità Palestinese Abu Mazen a Roma di venerdì, la maggioranza di centrodestra che sostiene il governo Meloni prende tempo sulla mozione per il riconoscimento dello Stato di Palestina. Nelle ultime due conferenze dei capigruppo al Senato le opposizioni (Pd, M5S e Alleanza Verdi e Sinistra) hanno chiesto di calendarizzare l’atto di indirizzo che porterebbe l’Italia ad avviare il riconoscimento, ma in entrambe le occasioni la maggioranza ha deciso di prendere tempo. Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha spiegato che se ne sarebbe parlato più avanti.

La finestra sarebbe anche propizia da qui al prossimo mese visto che l’aula sarà praticamente disimpegnata fino a quando non arriverà la legge di Bilancio da approvare entro la metà di dicembre, escludendo il decreto Flussi da convertire entro il 2 dicembre. Durante la sessione di Bilancio le commissioni e l’aula di ogni ramo parlamentare non possono discutere provvedimenti che prevedono impegni di spesa, in teoria dando più spazio a mozioni e atti di indirizzo.

La Camera dei Deputati il 2 ottobre scorso, prima della tregua a Gaza, aveva fatto un passo nella direzione del riconoscimento della Palestina, ma condizionato. Nella mozione parlamentare di maggioranza il governo si impegnava a riconoscere lo Stato se fossero state rispettate due condizioni: che Hamas rilasciasse tutti gli ostaggi israeliani e rinunciasse alla presenza politica e militare in Cisgiordania e nella striscia di Gaza. Almeno una condizione su due si è concretizzata con i nuovi accordi di pace e la premier aveva detto pubblicamente a Sharm el-Sheikh: “Se viene attuato il piano punto ad avere uno Stato di Palestina e a riconoscerlo”, aveva spiegato Meloni, storicamente favorevole alla soluzione dei due popoli e due Stati.

Un primo passo sarà fatto venerdì quando arriverà a Roma Abu Mazen: sarà ricevuto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale e poi dalla presidente del Consiglio Meloni a Palazzo Chigi. Un faccia a faccia a cui in queste ore viene data molta importanza ai vertici del governo. Nel bilaterale, infatti, Meloni farà il primo passo per il riconoscimento dello Stato di Palestina, spiega una fonte a conoscenza della questione. Ma la mozione in Parlamento è ancora ferma al palo.

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