“Quando Giorgia Meloni dice che questi cortei e questa sinistra sono peggio dei terroristi di Hamas, la dice grossa. È praticamente una citazione del vicepresidente degli Usa J. D. Vance. Ma la novità che non può non essere considerata è che c’è un vittimismo che intimidisce. E non è il vittimismo bonario “chiagni e fotti”, ma un vittimismo che serve ad aggredire e a intimidire”. Così a Dimartedì (La7) Pier Luigi Bersani commenta le recenti esternazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni contro la sinistra, aggiungendo: “Meloni ha accusato di voler fare ‘il weekend lungo’ coloro che hanno scioperato per Gaza e contro l’attacco alla Global Sumud Flotilla. Parliamo di gente che lascia lì una giornata di lavoro e di salario per andare in piazza perché è emozionata sul tema di Gaza. C’è la volontà di umiliare“.
E aggiunge: “Io vorrei chiedere ai sedicenti liberali e moderati di questo paese cosa pensano di queste affermazioni sul weekend lungo o sulla sinistra che è peggio di Hamas. Sarà ora di dare una sveglia, perché Elly Schlein ha buttato il sasso in piccionaia. Ma che il giorno dopo da ambienti che si definiscono liberali e moderati ci sia stato solo sottovalutazione o irrisione non va bene”.
L’ex ministro commenta poi lo sciopero della redazione del Sole 24 Ore contro l’intervista esclusiva a Giorgia Meloni sulla legge di bilancio, affidata dal direttore Fabio Tamburini alla giornalista esterna Maria Latella: “Nella classifica sulla libertà di stampa, da quando ci sono questi, siamo passati dal 46esimo al 49esimo posto. E per stilare questa classifica si considerano le ingerenze pubbliche o private nell’informazione e le pressioni e o le minacce a giornalisti o redazioni. Io – continua – veramente sono rimasto di un male che non avete idea per quello che è successo, sono un lettore del Sole 24 Ore da quando so leggere. Non si può fare una cosa così. Ma, ragazzi, il Sole 24 Ore ha giornalisti coi fiocchi, non puoi trattarli in questo modo“.
Finale battuta di Bersani sulla credibilità internazionale del governo italiano: “Meloni è la nazione. Se uno rivolge una critica a lei, fa una critica alla nazione. Allora, noi come nazionae ci siamo sentiti dire da Trump “sei bellissima” e da un turco “smetti di fumare”. Ecco, questo è il ruolo internazionale dell’Italia”.