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Ultimo aggiornamento: 9:25 del 15 Ottobre

Governo Meloni, due pesi e due misure su Segre: attacchi a Albanese e silenzio su Roccella. Donzelli difende la ministra così: “Alla senatrice hanno raccontato male”

"Antisemitismo? Ben visibile nelle manifestazioni che usano la scusa della difesa della Palestina"
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Dopo due giorni di silenzio nel centrodestra c’è chi difende la ministra della Famiglia, Eugenia Roccella. Lo fa Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, intercettato da ilfattoquotidiano.it prima che uno dei massimi esponenti del partito guidato dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, entri nella sede del Partito a Roma.

Per criticare Francesca Albanese in molti, dal presidente del Senato in giù, nel centrodestra avevano espresso solidarietà alla senatrice Liliana Segre. Ma quando è la stessa senatrice a vita a criticare le parole della ministra Roccella, invece di schierarsi a fianco della sopravvissuta alla Shoah, il centrodestra preferisce il silenzio. Perché? “Io mi riconosco nelle parole di Pacifici, ex portavoce della Comunità ebraica romana che si è detto pienamente d’accordo con le parole della ministra Roccella. Io temo che sia stata, volutamente, fraintesa e la senatrice Segre abbia visto quello che le hanno raccontato perché altrimenti sarebbe d’accordo anche con noi sul fatto che è importante attualizzare l’antisemitismo e non lasciare la critica all’antisemitismo chiusa nella storia”, risponde il dirigente meloniano. Donzelli condivide quindi il pensiero della responsabile del dicastero famiglia del governo Meloni sottolineando anche lo “strisciante antisemitismo nelle Università italiane” e nel centrosinistra.

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