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Ultimo aggiornamento: 11:08 del 9 Ottobre

Giorgetti: “Nella Manovra chiederemo alla banche un contributo non punitivo”

Botta e risposta con il senatore 5 Stelle Patuanelli: “Politiche espansive? Le persone che vedono in televisione immagini di guerra non spendono e purtroppo risparmiano”
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“Noi abbiamo intenzione di chiedere alle banche, naturalmente in modo concertato, un contributo ce in qualche modo riteniamo di meditare per il sistema Paese poiché il beneficio in termine di rating è andato a beneficio di tutti, anche evidentemente delle banche medesime quindi non ci sarà nessun istinto punitivo o velleitario, però la richiesta di contribuire sicuramente in un momento particolare del Paese”. Così il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, risponde alla domanda del capogruppo M5S in Senato Stefano Patuanelli sulle intenzioni del governo Meloni rispetto al tema degli extra-profitti delle banche nella prossima legge di Bilancio.

Alle tante domande dei parlamentari, in particolare modo quelle dell’opposizione, Giorgetti risponde toccando anche il tema dei danni all’export, dovuti “non solo e prevalentemente dalla politica” dei dazi di Trump. A finire sul banco degli imputati è anche “l’overcapacity di alcuni paesi asiatici, che non cito (leggi Cina, ndr)” che “si riversa inevitabilmente sull’Europa e introduce una competizione totalmente sleale rispetto alle nostre produzioni”.

E sulla critica della mancanza di politiche espansive nella prossima manovra, Giorgetti ribatte sempre a Patuanelli: “Il rigore è condizione necessaria per Paesi indebitati come il nostro”, ma non basta. “Dopo aver reso strutturale il taglio del cuneo per i redditi medio bassi, adesso faremo altro nella legge di bilancio. Però noi abbiamo un problema – ha continuato – Le persone che vedono in televisione immagini di guerra non spendono e purtroppo risparmiano ed hanno un atteggiamento conservativo. “Quindi da un lato ci sono gli imprenditori che non investono perché c’é un quadro d’incertezza totale, dall’altro lato le famiglie non consumano perché hanno paura di quello che potrebbe succedere il giorno dopo. E questa è una miscela che nella vecchia Europa fa danni quasi dappertutto”, ha concluso

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