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San Siro, il voto decisivo nella notte: via libera alla vendita a Inter e Milan. Addio al Meazza: cosa succede ora

Decisiva la decisione del partito azzurro di uscire dall'Aula. Proteste fuori e dentro Palazzo Marino
San Siro, il voto decisivo nella notte: via libera alla vendita a Inter e Milan. Addio al Meazza: cosa succede ora
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Il Consiglio Comunale di Milano alla fine ha deciso: San Siro sarà venduto. La delibera è stato approvata a notte fonda, con 24 sì – tutti della maggioranza -, 20 no e nessun astenuto. Così il Comune svende il Meazza e le aree circostanti a Inter e Milan per un valore di 197 milioni di euro, per permettergli di realizzare un nuovo impianto, mentre lo stadio verrà abbattuto. Alla delibera erano stati presentati 239 emendamenti, di cui ne sono stati discussi poco più di una ventina, prima che il centrosinistra presentasse un subemendamento “tagliola” con cui sono state fatte decadere tutte le altre proposte di modifica. L’approvazione è arrivata intorno alle 3 di notte tra molte polemiche anche dalla maggioranza. Fondamentale l’uscita dall’aula di Forza Italia che ha abbassato il quorum, spianando la strada alla maggioranza zoppa che sosteneva il progetto del sindaco Beppe Sala. Ora San Siro è finito in mano ai privati, mentre sul futuro di questa Giunta non c’è certezza. La vicesindaca Scavuzzo esprime “soddisfazione”, ma aggiunge: “Spero che la maggioranza non perda pezzi, anche se il passaggio è stato di forte frizione”

Cosa è successo lunedì

In soccorso al sindaco Beppe Sala è infatti arrivato l’annuncio di Forza Italia, che ha deciso di astenersi. Dato che giovedì scorso il numero di favorevoli e contrari era stato calcolato sul 24 pari, con l’assenza dei forzisti l’esito della votazione diventa appunto una formalità: salvo clamorosi colpi di scena, passerà il sì alla delibera, quindi San Siro finirà in mano a Inter e Milan. “Noi non voteremo sì, perché questa delibera rimane piena di limiti. Ma non voteremo nemmeno contro, perché significherebbe condannare Milano e i milanesi”, ha dichiarato Alessandro Sorte, coordinatore di Forza Italia in Lombardia. Scelta poi confermata anche da Letizia Moratti, presidente della Consulta Nazionale di Forza Italia ed ex sindaco di Milano. Inoltre, anche la consigliera del Pd Monica Romano, che finora non aveva sciolto le riserve, ha annunciato il suo sì alla delibera di San Siro.

Si è unito invece ai 7 consiglieri della maggioranza contrari alla svendita di San Siro anche il capogruppo della Lista Beppe Sala sindaco, Marco Fumagalli, che ha spiegato come si comporterà in aula. Il consigliere voterà contro la delibera di vendita se non dovrà fare più da ago della bilancia nella maggioranza, visto che Forza Italia uscirà dall’aula e quindi si abbassano i voti necessari per l’approvazione. In caso contrario si asterrà. “Ho presentato un emendamento – ha spiegato a margine del consiglio comunale -, cioè che i soldi della compensazione possano essere usati per il verde, si tratta di 14 milioni. Se passerà la delibera mi sembra un punto importante perché noi come lista civica pensiamo al verde davvero, non come altri”.

Cosa succede ora

Con la via libera alla vendita di San Siro a Inter e Milan, dello stadio intitolato al grande Giuseppe Meazza, tra i più belli al mondo persino per i maestri inglesi, resterà soltanto un pezzo della curva Sud, trasformato forse in museo o addirittura in uffici. Tutto il resto sarà abbattuto, per far posto a centro commerciale, parcheggi, negozi, ristoranti e persino hotel di lusso: altro cemento che arricchirà i fondi Oaktree e Redbird, proprietari dei due club. Mentre affianco al vecchio Meazza nascerà un moderno impianto da 71.500 posti: il progetto è affidato agli studi internazionali di architettura Foster + Partners e Manica, guidati rispettivamente da Lord Norman Foster e David Manica.

Nel dossier di quasi trecento pagine che nei mesi scorsi Inter e Milan hanno presentato al Comune di Milano si parla di un investimento di circa 1,2 miliardi di euro, 700 milioni solo per la realizzazione del nuovo impianto. Entro il 10 novembre dovrà avvenire il rogito per la cessione dell’intera area, poi Inter e Milan cominceranno a trasfigurare San Siro. Innanzitutto costruendo il nuovo stadio (avrà due grandi anelli) con l’obiettivo di averlo pronto entro il 2030. Poi comincerà la demolizione del Meazza.

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