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Milano, Bologna, Napoli e Pisa: cortei spontanei in tutta Italia per Gaza e Flotilla: a Torino occupata la stazione

La mobilitazione in Italia non si ferma. In tutta la penisola migliaia di cittadini tornano in piazza dopo gli ultimi attacchi contro la missione umanitaria
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Dopo le centinaia di miglia di persone scese in pizza per Gaza lunedì, la mobilitazione non si ferma. In tutta Italia continuano le manifestazioni spontanee: cortei a Milano, Torino, Bologna e Napoli. Mentre l’Unione sindacale di base annuncia un nuovo sciopero generale “e questa volta lo faremo senza preavviso“, in tutta la penisola migliaia di cittadini tornano in piazza dopo gli ultimi attacchi contro la missione della Global Sumud Flotilla in navigazione verso la striscia. “Mobilitazione permanente” viene urlato dai megafoni.

A Torino occupati i binari della stazione – A Torino il presidio si è trasformato in corteo. Il numero dei partecipanti è aumentato nel corso della serata, con una stima di circa 4mila persone presenti, e giunti alla stazione di Porta Susa in circa 700 sono entrati e hanno occupato i binari. “Quella iniziata lunedì con lo sciopero generale – hanno scandito dal microfono durante il corteo – è una mobilitazione permanente. I palestinesi ci ringraziano per il segnale che abbiamo dato, non ci faremo sconfiggere dalla repressione. Solidarietà agli arrestati di tutte le piazze d’Italia”. Dal microfono i manifestanti hanno criticato “chi parla di due vetrine distrutte davanti a un genocidio“. L’occupazione dei binari ha provocato diversi disagi alla circolazione ferroviaria che è stata sospesa, come rendo noto Trenitalia, alle 20:10: “I treni Alta Velocità, Intercity e Regionali possono subire ritardi”, è stato comunicato. I ritardi riguardano almeno cinque Frecciarossa della linea Torino-Milano (che sono stati limitati alla stazione Stura, alla periferia della città) e una decina di regionali. Dopo un’ora e mezza i manifestanti hanno liberato i binari della stazione ferroviaria.

Corteo a Milano e manifestazione a Bologna – Anche a Milano il presidio in piazza della Scala – davanti a Palazzo Marino, sede del Comune – nonostante la pioggia battente si è trasformato in un corteo. Un migliaio di persone ha attraversato le vie di Milano fino a largo Cairoli, intonando cori contro Netanyahu e il governo italiano. Durante il presidio più volte è stato ribadito il concetto della mobilitazione permanente, della lotta a oltranza contro ogni difficoltà e con “ogni mezzo pacifico” in favore di Gaza e della Flotilla fino al raggiungimento di risultati concreti. A Bologna le bandiere della Palestina hanno invaso pacificamente Piazza Maggiore mentre gli studenti di Giurisprudenza dell’Università di Bologna legati al collettivo “Cambiare Rotta” hanno occupato Palazzo Malvezzi, sede della facoltà.

Da Napoli a Pisa – Alcune centinaia di attivisti pro Palestina si sono radunati in presidio anche al Largo Berlinguer di Napoli. “Se ci bloccano la flotta, noi blocchiamo la città. Gaza resiste”: questo lo slogan sullo striscione esposto dai manifestanti. A Pisa alcune centinaia di manifestanti pro Palestina hanno bloccato la circolazione dei treni sulla direttrice Pisa-Lucca invadendo i binari 2 e 3 della stazione San Rossore. La manifestazione è partita alle 18.30 dal centro cittadino con un migliaio di persone in corteo. Il lungo serpentone ha attraversato le principali vie del centro fino a raggiungere piazza dei Miracoli dove hanno sfilato sotto la Torre pendente prima di raggiungere la vicina stazione. Dopo circa mezz’ora di sit-in i manifestanti hanno liberato binari occupati. La protesta ha causato ritardi di circa mezz’ora ai treni regionali della fascia oraria tra le 19 e le 20. La piazza, hanno detto i promotori della manifestazione, “da oggi diventa piazza Gaza e ospiterà un presidio permanente per accendere i riflettori sul massacro della popolazione palestinese da parte dell’esercito israeliano all’interno della Striscia”.

Qui il 90% degli italiali favorevoli al riconoscimento della Palestina – La mobilitazione in Italia, pertanto, non si ferma. Nel Paese cresce di giorno in giorno il sostegno alla Palestina contro il massacro condotto da Israele. Un sondaggio realizzato dall’azienda di analisi e valutazioni economiche e politiche Izi – presentato all’Aria che Tira, su La 7 – evidenzia che l’87,8% degli intervistati si è detto favorevole al riconoscimento dello Stato palestinese. “Quasi il 63% degli intervistati pensa che la politica estera del governo italiano possa danneggiare l’esecutivo in termini di minor consenso”, viene spiegato in una nota. “Che la maggioranza degli italiani fosse favorevole al riconoscimento dello Stato della Palestina era un dato atteso – ha spiegato Giacomo Spaini, presidente e ceo di Izi – ma non in queste proporzioni e con un contributo importante degli elettori dei partiti di governo“. Il sostegno diventa così sempre più trasversale.

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