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Ultimo aggiornamento: 9:01 del 24 Settembre

Sciopero per Gaza, Conte: “Disordini a Milano? Non prendiamoci in giro, la notizia è che migliaia di persone hanno più dignità del governo”

"Vergogna nella vergogna". Conte attacca Tajani sul riconoscimento della Palestina
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I disordini a Milano durante la manifestazione per Gaza? Non facciamoci distrarre. La notizia è che migliaia e migliaia di persone hanno dimostrato più coraggio e dignità del governo in carica. Condanniamo fermamente gli episodi di violenza ed espriimiamo solidarietà ai poliziotti feriti. Ma non facciamoci prendere in giro, la questione fondamentale resta: perché i cittadini mostrano più coraggio e dignità di chi governa?“. Sono le parole pronunciate a Fano dal presidente del M5s Giuseppe Conte davanti a un Politeama gremito, in un incontro elettorale che ha visto sul palco anche Pier Luigi Bersani per sostenere la candidatura di Matteo Ricci, europarlamentare Pd in corsa alla presidenza della Regione Marche.
Conte affonda sulla politica estera del governo, partendo dal paragone con la guerra in Ucraina: “È facile dire che se l’Europa ha disposto sanzioni economiche e finanziarie nei confronti della Russia di Putin per l’aggressione a Kiev, violando il diritto internazionale, allora perché non si applicano gli stessi principi di fronte a quello che accade a Gaza? Perché non si invocano gli stessi valori?”.

Il leader del M5s punta direttamente a Giorgia Meloni: “Avete sentito come giustifica tutte queste forniture? In Europa hanno scommesso sulla vittoria militare contro la Russia, rifiutando un tavolo negoziale concreto, quello di Istanbul. Allora se tu, Meloni, hai giustificato questa scelta dicendo che lì si combatteva una battaglia per la libertà, per l’autodeterminazione di un popolo, per la democrazia, come mai per l’Italia non è altrettanto fondamentale riconoscere i diritti della popolazione palestinese? Questo doppio standard è ancora più incomprensibile, ancora più raccapricciante”.
Conte insiste sulla gravità della situazione: “Io sono un giurista e attento alle parole: quello è un genocidio. È genocidio nel ventunesimo secolo e mi fa piangere il cuore che si stia realizzando ai danni di una popolazione a cui siamo sempre stati vicini”.

Il presidente M5s si scaglia poi contro l’atteggiamento di Palazzo Chigi e della Farnesina: “Com’è possibile che un governo resti così insensibile? Com’è possibile che abbiamo un ministro degli Esteri che si vanta solo di curare pochi bambini evacuati? Cosa giustissima, ma noi non siamo una Ong. Siamo un Paese fondatore dell’Unione europea, membro del G7“.
Conte elenca ciò che, a suo giudizio, l’Italia avrebbe potuto fare: “Avremmo potuto avere un ruolo con il totale embargo delle armi e con la sospensione del memorandum di cooperazione militare con Israele. E invece non ci hanno detto se i militari che soggiornano nelle Marche e in Sardegna vengono anche in attuazione di quel memorandum”.

Sul riconoscimento dello Stato di Palestina il leader M5s lancia una frecciata al ministro degli Esteri: “Lo so anch’io che ha un valore politico e simbolico. Ma se Tajani dice che è controproducente, allora sta dicendo che 150-160 Paesi, tra cui Canada, Australia, Portogallo e Gran Bretagna, stanno aggravando il genocidio. Non sa di cosa parla: vergogna nella vergogna“.
Infine un affondo diretto contro l’esecutivo: “Invece l’Italia avrebbe potuto contribuire da subito, insieme all’Europa, a isolare Israele. Sarebbe bastato l’embargo totale delle armi. E invece abbiamo un governo che vergognosamente considera Netanyahu un alleato, un amico. Perché se Giorgia Meloni sa solo dire ‘non condivido la posizione di Israele’, questo che significa? Lo puoi dire su un’opinione, su una scelta politica. Ma di fronte a un genocidio che vuol dire ‘non condivido la posizione di Israele? Non è mica un’opinione“.

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