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Animali nei circhi, colpo di spugna di FdI e FI per eliminare i divieti sull’acquisto di nuovi esemplari e di farli riprodurre

Emendamenti dei due partiti di maggioranza per consentire ai titolari dei circhi di acquistare nuovi esemplari esotici e di farli riprodurre. Lav: "Ritorno al Medioevo"
Animali nei circhi, colpo di spugna di FdI e FI per eliminare i divieti sull’acquisto di nuovi esemplari e di farli riprodurre
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La guerra del centrodestra contro gli animali prosegue e questa volta riguarda i circhi. Il piano di Fratelli d’Italia, da una parte, e di Forza Italia, dall’altra, è di cancellare con un colpo di spugna due divieti entrati in vigore nel 2022: quello che proibisce di acquistare nuovi esemplari e quello che stabilisce che non è più possibile far riprodurre gli animali in gabbia. In sostanza, le norme che impediscono di ampliare i capi attualmente utilizzati dentro i tendoni. I due partiti hanno presentato emendamenti al disegno di legge che punta a smontare la legge sulla caccia, liberalizzandola, e di cui ilFattoQuotidiano.it ne anticipò in esclusiva i contenuti, e che ora è in discussione in Senato. Il tutto succede a poche settimane dalla decisione di Giorgia Meloni e del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, di rinviare – per l’ennesima volta – il divieto sull’uso degli animali nei circhi (al momento, circa 2mila) al 31 dicembre del 2026.

Nello specifico la senatrice di FdI, Antonella Zedda, ha firmato il provvedimento che mira a eliminare il divieto di riproduzione “degli animali pericolosi detenuti nei circhi e nelle mostre faunistiche con carattere permanente, aperte e amministrate per il pubblico”. Ma nelle commissioni riunite di Ambiente e Agricoltura è arrivato anche il testo dei senatori di Forza Italia, cioè Maurizio Gasparri, Adriano Paroli e Dario Damiani, che intende autorizzare circhi e mostre faunistiche ad acquistare nuovi esemplari. Come denunciato dalla Lav, però, c’è di più: l’emendamento di FI autorizzerebbe, se approvato, a “detenere senza alcuna limitazione animali selvatici che costituiscano un pericolo per la salute pubblica, per l’incolumità delle persone o per la biodiversità, nonché i loro ibridi purché dichiarati idonei dalle autorità competenti in materia di salute e sicurezza pubblica. Attualmente, tale detenzione, infatti, è consentita solo fino al termine naturale della vita degli animali e purché ne venga garantita l’impossibilità di riproduzione e non ne siano acquisiti di nuovi”.

Lo scorso 29 luglio i carabinieri del Cites di Bari sequestrarono due leoni e due tigri detenute senza autorizzazione da un circo a Fasano. I proprietari del circo, stando ai militari, non stavano rispettando la legge (decreto legislativo n.135 del 2022). Esattamente quella che gli emendamenti puntano a modificare. “È del tutto evidente che queste due norme sono un clamoroso passo indietro rispetto agli impegni assunti dal Parlamento per una graduale dismissione dell’impiego di animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti e anche da questo governo sul divieto di riproduzione e di nuove acquisizioni di animali pericolosi” ha detto Gianluca Felicetti, presidente Lav. “Anche a nome dell’oltre 76% degli italiani che come attestato da un sondaggio Doxa del 2023 è contrario all’uso degli animali nei circhi, chiediamo alle Commissioni Ambiente e Agricoltura di definirli inammissibili. L’estraneità degli emendamenti per materia è inconfutabile: gli animali utilizzati nei circhi e negli spettacoli viaggianti non rientrano nella disciplina dell’attività venatoria, né nella gestione della fauna selvatica, rendendo dunque gli emendamenti del tutto fuori contesto rispetto al già disastroso provvedimento sulla estensione della caccia”.

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