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Nuovo scontro Francia-Italia, Bayrou: “Roma fa dumping fiscale”. Palazzo Chigi ‘stupito’: “Parole infondate”

Le parole del primo ministro francese sulla flat tax per i super-ricchi che trasferiscono la propria residenza - introdotta da Renzi - provocano la reazione di Meloni: "Non applichiamo politiche di immotivato favore fiscale per attrarre aziende europee"
Nuovo scontro Francia-Italia, Bayrou: “Roma fa dumping fiscale”. Palazzo Chigi ‘stupito’: “Parole infondate”
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Un nuovo scontro tra Francia e Italia, questa volta direttamente tra primi ministri. La miccia delle nuove frizioni tra Parigi e Roma sono le parole di Francois Bayrou, secondo cui l’Italia “sta facendo una politica di dumping fiscale”. Un’accusa “infondata”, secondo Palazzo Chigi, che si è detto “stupito” per le frasi del capo del governo d’Oltralpe. Nei giorni che precedono un voto di fiducia che si preannuncia delicatissimo, Bayrou ha accusato Roma nel corso di un’intervista in televisione. Esprimendosi contro il “nomadismo fiscale”, il premier ha quindi affermato che in Francia “abbiamo permesso che il debito si accumulasse” e che “il denaro destinato ad attori economici stranieri non irrigherà il Paese”.

Quindi ha citato l’Italia come esempio di Paese che attua una politica di dumping fiscale per mettere in guardia i francesi da provvedimenti destinati “ai più ricchi” che potrebbero “trasferirsi” con la residenza fiscale “dove è più conveniente” per pagare meno tasse. Perché, ha detto il premier francese, “ormai c’è una specie di nomadismo fiscale e ci si trasferisce dove conviene di più”. Il riferimento è quello alla flat tax per i super-ricchi introdotta dal governo Renzi – e recentemente finita al centro di un articolo del Financial Times sull’attrattività di Milano per chi possiede grandi patrimoni – e modificata negli scorsi anni proprio dal governo Meloni.

E infatti la reazione di Palazzo Chigi non si è fatta attendere: “Stupiscono le affermazioni, totalmente infondate, del primo ministro francese Francois Bayrou, secondo le quali l’Italia starebbe facendo ‘dumping fiscale’, penalizzando la Francia. L’economia italiana è attrattiva e va meglio di altre grazie alla stabilità e credibilità della nostra Nazione”, è stato il messaggio fatto dettare da Meloni alla sua struttura. Il governo ha quindi rimarcato che “l’Italia non applica politiche di immotivato favore fiscale per attrarre aziende europee e, con questo governo, ha addirittura raddoppiato l’onere fiscale forfettario in vigore dal 2016 a carico delle persone fisiche che trasferiscono la residenza in Italia”.

La norma introdotta dal governo Renzi, infatti, prevedeva una flat tax di 100mila euro per chi sposta in Italia la propria residenza. Un onere che il governo guidato da Fratelli d’Italia ha portato a 200mila euro. Nel 2022, secondo la Corte dei Conti, a esercitare l’opzione per la tassa piatta erano state 1.136 persone: 818 “contribuenti principali” – che hanno versato appunto 100mila euro l’uno sui redditi esteri – e 318 loro familiari, tenuti a pagare 25mila euro a testa. Lo Stato ne avrebbe ricavato circa 90 milioni che, alla luce del cambiamento, in questi ultimi anni sono all’incirca raddoppiati.

L’Italia – prosegue la nota di Palazzo Chigi – è “piuttosto, da molti anni, penalizzata dai cosiddetti ‘paradisi fiscali europei’, che sottraggono alle nostre casse pubbliche ingenti risorse”. Per questo, è l’invito del governo, “confidiamo che, dopo queste affermazioni del suo primo ministro, la Francia voglia finalmente unirsi all’Italia per intervenire in sede di Unione Europea contro quegli Stati membri che applicano da sempre un sistematico dumping fiscale, con la compiacenza di alcuni Stati europei”. Tra i partiti, oltre ad alcuni esponenti di Fratelli d’Italia, si è subito fatta sentire la Lega: “Grave e inaccettabile attacco all’Italia, ai suoi imprenditori e ai suoi lavoratori, da parte di un governo francese ormai in piena crisi. Lasciamo a loro nervosismo e polemiche, noi preferiamo lavorare”.

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