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“Imane Khelif ha lasciato la boxe”: l’addio al ring della pugile algerina, oro (tra le polemiche) a Parigi 2024

L'atleta era stata bersaglio di attacchi a causa della sua intersessualità: in Italia il caso era scoppiato in occasione del suo incontro con l'azzurra Angela Carini
“Imane Khelif ha lasciato la boxe”: l’addio al ring della pugile algerina, oro (tra le polemiche) a Parigi 2024
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“Imane ha lasciato il mondo della boxe“. A dirlo in un’intervista al quotidiano francese Nice-Matin è l’ex manager di Imane Khelif, la 26enne pugile algerina vincitrice dell’oro alle Olimpiadi di Parigi 2024 nella categoria pesi welter. La partecipazione di Khelif ai Giochi era stata accompagnata da polemiche e attacchi a causa della sua intersessualità: l’atleta è infatti iperandrogina, cioè presenta un’eccessiva produzione di testosterone che le conferisce caratteri estetici mascolini. Per questo, con motivazioni mai del tutto chiarite, la Federazione internazionale della boxe (Iba) l’aveva esclusa dai Mondiali di Eindhoven del 2023, ma il Comitato olimpico internazionale (Cio) l’aveva ammessa alla competizione parigina, non rilevando alcuna irregolarità nei suoi parametri.

In Italia il caso era scoppiato in occasione dell’ottavo di finale dei Giochi, quando Khelif si era trovata di fronte alla pugile campana Angela Carini. Nei giorni precedenti all’incontro, la destra di governo si era scagliata contro l’algerina – definita impropriamente “trans” – ventilando rischi per l’incolumità dell’azzurra. Una volta sul ring, poi, Carini si era ritirata dopo appena 47 secondi: un esito che aveva rinfocolato la polemica contro Khelif, cavalcata persino dalla premier Giorgia Meloni e dal presidente del Senato Ignazio La Russa. Ora il ritiro, dovuto, spiega l’ex manager Nasser Yesfah, al fatto che la sua società puglistica, il Nice Azur Boxe, “non aveva i mezzi per offrirle un contratto da professionista. Ora fa sessioni in Algeria o va in Qatar, al centro nazionale di performance per continuare ad allenarsi, ma niente di più. E poi viaggia principalmente per contratti di sponsorizzazione”, spiega.

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