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Assegno di inclusione, assalto agli uffici postali per il bonus ponte. Poi l’annuncio: “Accredito sulla carta già in possesso”

File infinite e intervento delle forze dell'ordine a Palermo e Napoli. Gli utenti non erano informati sulle modalità di accredito del contributo straordinario previsto per chi ha già ricevuto il sostegno per 18 mesi e se lo vede quindi sospendere per un mese
Assegno di inclusione, assalto agli uffici postali per il bonus ponte. Poi l’annuncio: “Accredito sulla carta già in possesso”
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File infinite e caos negli uffici postali di Palermo, Napoli e altre città. In alcuni casi la tensione tra utenti e addetti, tra aggressioni verbali, minacce e nervosismo, ha reso necessario l’intervento della polizia. Il motivo dell’inedito assalto agostano? La distribuzione della carta sociale per accedere all’Assegno di inclusione (Adi). Ai beneficiari non era stato spiegato come funziona l’erogazione del bonus ponte da 500 euro garantito dal governo a chi ha concluso i primi 18 mesi di fruizione del sussidio e andrà incontro alla sospensione di una mensilità.

Nel 2024, il governo Meloni ha sostituito il reddito di cittadinanza con l’Adi restringendo i criteri di accesso alla misura di sostegno sociale. La normativa prevede che dopo 18 mesi consecutivi di fruizione ci sia un mese di stop all’erogazione per incentivare la ricerca di un impiego. Ma all’ultimo minuto il governo Meloni, temendo un effetto boomerang, ha deciso di garantire anche nel periodo di limbo fino a 500 euro a beneficio delle famiglie in difficoltà a cui è stato riconfermato l’accesso all’Adi. Tuttavia, non è stato specificato come ottenere quella somma aggiuntiva, né se fosse necessario farsi rilasciare una nuova carta per vedersi accreditato l’assegno rinnovato. I beneficiari, non informati, il 13 agosto hanno quindi preso d’assalto gli uffici postali.

Solo giovedì 14 Poste italiane ha fatto sapere che chi ha avuto conferma del rinnovo dell’assegno di inclusione riceverà l’accredito comprensivo del bonus direttamente sulla carta già in possesso, senza la necessità di andare negli uffici. Martina Furceri, segretaria Slp Cisl del coordinamento di Palermo, ha definito l’episodio una “grave omissione informativa” da parte di Poste, che ha “trasformato gli uffici in ambienti ad alto rischio, mettendo a repentaglio la sicurezza dei lavoratori”. Critico anche il segretario regionale del sindacato Maurizio Affatigato: “Nel pieno delle ferie estive e con personale ridotto, avviare la consegna della carta era un errore prevedibile. La logica del risparmio prevale ormai sulla qualità del servizio e sulla sicurezza”, ha detto.

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