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Ultimo aggiornamento: 15:30 del 24 Luglio

“Abbiamo una voglia feroce di dimostrare che meritiamo rispetto, visibilità e futuro”: l’orgoglio di Girelli

La capitana della Nazionale femminile di calcio: "Eravamo a un minuto dalla finale, ma quel minuto non ci definisce"
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Quattro milioni di italiani a seguirci? Non eravamo abituate a questo seguito, ma fa piacere che l’Italia si sia radunata con una pizza e una birra a guardarci, come succede sempre con i ragazzi e questo è un motivo di orgoglio. Abbiamo giocato in stadi da 30mila posti sempre pieni”. Così la capitana della Nazionale italiana di calcio femminile, Cristiana Girelli, a margine dell’incontro con il Capo dello Stato Sergio Mattarella, a due giorni dal ko in semifinale ai campionati europei. Infine Girelli torna sulle polemiche in merito all’arbitraggio della semifinale persa con l’Inghilterra. “Per quel fallo c’è un po’ di rammarico, probabilmente i sette minuti di recupero sono stati eccessivi”. La capitana della Nazionale ha concluso: “Eravamo a un minuto dalla finale, ma quel minuto non ci definisce. Ci definisce il cammino, la fatica condivisa, le lacrime sincere, la voglia feroce di dimostrare che meritiamo rispetto, visibilità e futuro. Il calcio femminile in Italia ha fatto passi enormi, ma ha ancora fame”.

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