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Ultimo aggiornamento: 8:59 del 23 Luglio

Bonaccini difende Ricci su La7: “Una persona perbene, dimostrerà la sua innocenza”. Scontro con Bolloli

"Vedo una destra garantista con gli amici e giustizialista con gli avversari"
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L’avviso di garanzia a Matteo Ricci? Lui ha subito chiarito di non avere nulla a che fare con l’eventuale addebito che gli viene contestato, e di poter dimostrare la sua totale estraneità. Noi gli crediamo. Conosco Matteo da tanti anni: è una persona perbene, onesta, e soprattutto un ottimo amministratore. Ha sempre vinto, o stravinto, le elezioni a cui ha partecipato”. Così, a In Onda su La7, l’europarlamentare del Pd Stefano Bonaccini commenta la notizia dell’indagine a carico di Matteo Ricci, ex sindaco di Pesaro e candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Marche. È stato lo stesso Ricci ad annunciare con un video di aver ricevuto un avviso di garanzia nell’ambito di un’inchiesta su presunte irregolarità negli affidi del Comune di Pesaro, nella scorsa legislatura quando era sindaco.

Bonaccini osserva: “Certo, questo avviso arriva dopo l’indicazione della scadenza elettorale: mancano solo due mesi. Ma la giustizia ha i suoi tempi. Quello che noto è una destra che è garantista con gli amici e giustizialista con gli avversari. Il caso Bibbiano avrebbe dovuto insegnare qualcosa a molti, soprattutto a chi è venuto nella mia regione a fare quello che ha fatto, e di cui dovrebbe anche provare un po’ di vergogna”.

L’ex presidente dell’Emilia-Romagna ha poi un battibecco con Brunella Bolloli, giornalista di Libero, secondo cui oggi il centrosinistra starebbe vivendo «la legge del contrappasso»: “Se in passato sembrava che fosse la destra ad avere un rapporto complicato con le procure, oggi, nel giro di tre giorni, assistiamo a ben tre indagini che coinvolgono esponenti del centrosinistra. È curioso: prima il sindaco di Milano Sala, poi l’indagine su Torino che riguarda l’assessore Pd Mimmo Carretta, e oggi questa su Ricci. La sinistra scopre ora che a volte anche la magistratura apre indagini in momenti particolari. Però nessuno dovrebbe fare il garantista un giorno e cambiare idea il giorno dopo. E non mi pare che il centrodestra lo stia facendo”.

Bonaccini replica secco: “Guardi che noi siamo sempre garantisti, a differenza della destra”.
“No — ribatte Bolloli — penso invece che la destra non abbia mai cambiato linea. Forse chi è in difficoltà è il M5s. D’altronde, sappiamo bene chi sono i meno garantisti“.

Bonaccini incalza: “Ma lei, per Bibbiano, dov’era?”
“Io sono una giornalista”, risponde Bolloli, sostenuta da Marianna Aprile.
“Appunto — ribadisce Bonaccini — non se lo ricorda?”
“Per favore, non mi metta in bocca parole che non ho detto”, replica Bolloli.
“Non sto dicendo questo — insiste Bonaccini — ma lei lo ricorderà”.
“Dopo c’è nato il governo Conte Due“, intervengono in coro Bolloli e Aprile.
Bonaccini chiude: “Ma ricordate le accuse? Erano indicibili”.

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