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Sinner intervistato da Pippa Horn: “Alcaraz ha sempre avuto qualcosa di speciale, non so se io ho la stessa cosa”

Dall'esordio nel 2021 al match con Berrettini al secondo turno del 2024: il numero uno al mondo ha ripercorso tutto il suo cammino a Wimbledon
Sinner intervistato da Pippa Horn: “Alcaraz ha sempre avuto qualcosa di speciale, non so se io ho la stessa cosa”
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“In alcuni giocatori noti subito qualcosa di speciale. Alcaraz è così. Il suono della palla, come già si muoveva. Si capiva da lì. Non so se io ho la stessa cosa“. Con la stessa umiltà con cui affronta ogni partita, Jannik Sinner ha parlato in un’intervista con Pippa Horn, ex tennista e nota commentatrice per varie emittenti nei tornei degli Slam. Sinner ha ripercorso tutto il suo cammino a Wimbledon: dall’esordio del 2021 fino ai quarti dello scorso anno. “Sto vivendo un sogno, sai? Ed è una sensazione molto, molto bella”, ha proseguito l’attuale numero uno al mondo che ha vinto all’esordio contro Nardi e che oggi torna in campo contro l’australiano Vukic.

“Da giovane non avrei mai pensato di arrivare qui”, confessa Sinner mentre parla dei primi ricordi in tv a guardare il torneo londinese con Nadal, Federer, Djokovic e Murray in campo. Un sogno che non solo si è avverato, ma anche prematuramente, nel 2021. In quel match l’altoatesino fu eliminato dall’ungherese Fucsovics in quattro set. “Ero molto nervoso, così giovane, a giocare sui palcoscenici più grandi del mondo. È stata una lezione incredibile, anche perché non sapevo come affrontare questa superficie”.

Mai però Sinner avrebbe pensato di arrivare su questi campi da prima testa di serie. Nel 2022 sono diversi gli eventi da cerchio rosso sul calendario durante Wimbledon. Il primo è la sfida ad Alcaraz agli ottavi di finale, terminato per 3-1 in favore dell’italiano. La particolarità è che quello fu l’esordio sul centrale di Wimbledon, nel giorno del centenario. “È stato qualcosa di incredibile. L’atmosfera è completamente diversa da tutte le altre. Match con Alcaraz? È stata una partita molto, molto dura. La prima volta che scendi le scale del campo centrale è incredibile. Qui, quando servi, nessuno parla. Senti solo il “pop” della palla. Non è così negli altri campi”.

Poi la sfida a Djokovic, dopo due giorni, ancora sul centrale: Sinner va sopra 2-0, ma Djokovic rinasce e ribalta il match. “Novak è il tipo di giocatore che, se vuole, non sbaglia mai. Ti fa sentire mediocre. Mi ha ucciso. Quando è uscito dal campo e poi è tornato… mi ha ucciso. È stata una grande lezione per la mia carriera, mi ha mostrato quanto sia importante la calma”. Lo scorso anno la sfida a Berrettini in un memorabile derby italiano. A vincere fu Sinner, ma il livello di quel match fu altissimo, come ribadito dall’altoatesino: “La qualità era altissima. Avremmo meritato i quarti. È stata una delle mie migliori partite sull’erba – ha proseguito Sinner -. Sono orgoglioso di ciò che sono diventato. E spero che la mia famiglia lo sia. Se mi vedono sorridente e felice, lo sono anche loro. Continuiamo così, lavoriamo e sorridiamo, e tutto andrà nella giusta direzione”.

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