Cinque centesimi a consegna per lavorare a 35 gradi. Ecco “il bonus caldo estremo” di Glovo per i rider

Cinque centesimi in più sulla consegna minima per fare consegne sotto il sole a 35 gradi. È questo il “bonus” di Glovo per spingere i rider a lavorare in questa torrida estate. Mentre le istituzioni nazionali e regionali fanno la gara a emettere ordinanze per concedere delle pause nelle ore centrali della giornata ai lavoratori più esposti al calore e all’attività fisica, il colosso del food delivery va in direzione opposta. E il 1 luglio ha inviato una mail ai rider annunciando la sua ricetta contro il caldo. Testuale: “L’aumento delle temperature in diverse zone d’Italia ci impone di prestare particolare attenzione a chi lavora all’aperto” si legge nell’introduzione della mail. E ancora: “La tua sicurezza è la nostra priorità. Sappiamo che l’emergenza calore in corso possa comportare costi imprevisti per proteggerti. Per questo motivo, se effettuerai consegne con Glovo nei mesi di luglio e agosto, avrai diritto a un contributo economico per l’acquisto di crema solare, sali minerali e acqua”.
Con che soldi? I contributi saranno erogati “sotto forma di bonus sul valore degli ordini completati tra l’1 luglio 2025 e il 31 agosto 2025”. Il bonus varia in base alle temperature rilevate nella città di ogni rider. Ecco il tariffario. “Per una temperatura compresa tra i 32°C e i 36°C, riceverai un bonus del 2%. Per una temperatura compresa tra i 36°C e i 40°C, riceverai un bonus del 4%. Per una temperatura superiore a 40°C, riceverai un bonus del 8%”. Percentuali che, se applicate su una consegna minima standard che si attesta attorno ai due euro e cinquanta, si traducono in cinque centesimi fino a 36 gradi, dieci centesimi fino a 40 gradi fino ad arrivare a 20 centesimi oltre il 40 gradi. Ma i soldi non arriveranno subito. La mail si chiude con una ulteriore beffa: i contributi relativi al Bonus Caldo di Luglio e Agosto saranno erogati con la fattura del 21 Settembre 2025. E così i rider dovranno pure anticipare di tasca loro gli eventuali acquisti di “sali minerali, creme solari e acqua” suggeriti dall’azienda.
“Abbiamo ritenuto grave il messaggio implicito di questa comunicazione, che rischia di trasformare un pericolo per la salute in un incentivo economico” ha commentato Nidil Cgil che ha inviato una lettera formale a Glovo sottolineando che “nessun compenso può giustificare il lavoro in condizioni di rischio estremo. I rider che lavorano in bicicletta o in scooter sono esposti direttamente al sole, spesso senza possibilità di riparo. Il D.lgs. 81/2008 impone all’azienda l’obbligo di valutare e prevenire tutti i rischi per la salute, incluso lo stress termico. Abbiamo quindi chiesto all’azienda di correggere immediatamente la comunicazione, chiarendo che: In caso di ondate di calore con livello “ALTO”, l’attività deve essere sospesa. La salute viene prima dei bonus”.
I sindacati contestano l’utilizzo dei bonus economici che salgono con l’aumentare del caldo, ma a quanto risulta al Fatto.it nei prossimi giorni un altro colosso delle consegne, Deliveroo, potrebbe adottare una misura simile a quella di Glovo. La volontà di introdurre un bonus legato alle temperature di poco superiore al 2 per cento sarebbe emersa nel corso di un confronto tra l’azienda e i rappresentanti sindacali. “Ma per noi questo ragionamento rimane inaccettabile – spiega al Fattoquotidiano.it Danilo Bonucci, Nidil Cgil Torino – non si può scambiare la salute per dei soldi”.
Glovo replica che “L’attuale modello di collaborazione garantisce a ciascun rider la massima libertà di scelta su quando e come lavorare, anche in presenza di condizioni climatiche difficili. In questo contesto, il cosiddetto bonus previsto durante i periodi di caldo estremo nasce come una misura compensativa e non rappresenta in alcun modo un incentivo alla prestazione”. L’azienda aggiunge che desidera riaffermare “l’impegno prioritario per la tutela della salute e della sicurezza dei rider”.