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Bimba in braccio e zaino sul sedile: scontro tra mamma con due biglietti e controllore sul treno

Una passeggera di un treno è stata rimproverata dal controllore per aver appoggiato lo zaino sul posto della figlia che teneva in braccio ma aveva due biglietti. Trenitalia si scusa: "eccesso di zelo"
Bimba in braccio e zaino sul sedile: scontro tra mamma con due biglietti e controllore sul treno
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“Non cambia nulla se ha due biglietti: se la bimba resta in braccio, quel posto va liberato per chi volesse occuparlo”, da questa frase sarebbe nata una discussione tra un controllore di Trenitalia e Claudia, passeggera di un treno regionale partito da Torino e diretto a Finale Ligure. La donna viaggiava con la figlia di 3 anni, alla quale aveva acquistato un biglietto nonostante la possibilità di far viaggiare gratis chi ne ha meno di 6, a patto che resti in braccio all’accompagnatore e non occupi un posto. Anche se aveva diritto a un posto per sé, la bambina ha preferito viaggiare in braccio alla mamma. Allora Claudia, per comodità, ha appoggiato lo zaino al posto della piccola.

A quel punto è arrivato il controllore che, nonostante il treno non fosse affollato e nessuno avesse chiesto di sedersi, le ha intimato di liberare il sedile: “Se tiene la bimba in braccio, anche se ha due biglietti, non può usare il secondo posto per appoggiare lo zaino”, ha detto il controllare stando a quanto riporta l’edizione torinese del Corriere della Sera. La donna è rimasta infastidita dal tono scortese del controllore. “Se fosse stato necessario, non avrei esitato a farlo”, ha detto.

Claudia si è rivolta all’avvocato Andrea Cagliero per ottenere il rimborso del biglietto della figlia e Trenitalia ha emesso, martedì 24 giugno, un comunicato per scusarsi e giustificare l’accaduto: “In merito al viaggio sul treno 3159 Torino-Ventimiglia, Trenitalia si scusa anzitutto con la signora Claudia ma soprattutto con la piccola, che ha tutto il diritto di star seduta sulle gambe della propria mamma o, se e quando ritiene, sul sedile accanto”, si legge.

Secondo l’azienda sarebbe tutto riconducibile a un eccesso di zelo del controllore nell’aiutare una passeggera con difficoltà motorie a trovare un posto sul treno: “Poiché il vagone era pieno e molti posti occupati da borse e zaini, il nostro personale ha erroneamente creduto che anche il posto di Dafne – la piccola di tre anni – fosse libero. La situazione si è presto risolta grazie alla gentile collaborazione di un’altra viaggiatrice che ha ceduto il proprio posto alla signora con difficoltà”.

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