Prato, trovati reperti umani nel giardino dell’assassino di Maria Denisa Adas: capelli, slip e una vertebra

Una ciocca di capelli, un paio di slip nascosti sottoterra e soprattutto una vertebra umana: sono i reperti umani scoperti durante le operazioni di scavo iniziate ieri nei terreni dei luoghi frequentati dall’assassino di Maria Denisa Adas. I sopralluoghi si sono concentrati nel terreno della casa a Monsummano Terme (Pistoia) di Vasile Frumuzache e nell’area accanto a un casolare abbandonato, nel bosco delle Panteraie, sopra Montecatini Terme, dove l’uomo ha fatto ritrovare i resti delle sue vittime.
I reperti sono stati sequestrati dai carabinieri e saranno sottoposti ad analisi scientifiche. Il sospetto è che possano appartenere a ulteriori vittime e che Frumuzache non sia stato un assassinio solitario, ma parte di un meccanismo più ampio e organizzato. Questa l’ipotesi investigativa al vaglio della procura di Prato guidata dal procuratore Luca Tescaroli, che ha emesso un decreto di ispezione, perquisizione e sequestro nelle due aree notificato da quanto appreso non solo al 32enne. Oltre ai resti umani, gli investigatori hanno sequestrato quattro telefoni cellulari, uno dei quali nascosto sotto il sedile dell’auto di Frumuzache, e quattro lame bruciate trovate vicino alla casa. Dopo la confessione del delitto della trentenne, gli inquirenti avevano già trovato anche l’auto di Ana Maria Andrei custodita nel box. Tutti elementi che rafforzano sempre di più la tesi della procura, secondo cui il vigilante romeno potrebbe addirittura essere l’esecutore di ordini per conto di una banda.
Frumuzache, inizialmente individuato per la sparizione di Denisa, che sarebbe stata uccisa a Prato tra il 15 maggio e il 16 maggio, dopo aver confessato il delitto della trentenne facendone ritrovare il cadavere, in un secondo interrogatorio aveva ammesso anche l’omicidio di Ana Maria Andrei, scomparsa dall’estate 2024 da Montecatini e i cui resti sono stati ritrovati nel bosco delle Panteraie. Il sospetto della procura è che l’uomo possa aver commesso altri delitti, motivo per cui si stanno setacciando le denunce e segnalazioni di scomparsa. La procura non esclude poi che l’uomo possa aver avuto un complice, ipotesi che si collegherebbe anche al fatto che nella stanza del residence di Prato dove ha confessato di aver ucciso Denisa, non sarebbe stata trovata alcuna traccia ematica anche se l’uomo ha detto di averla decapitata in quella camera.