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Ultimo aggiornamento: 16:45 del 9 Luglio

Referendum, Boccia: “Se votano più di quelli che hanno eletto Meloni, sarà un primo avviso di sfratto”

Quorum o non quorum, Boccia sfida Meloni e punta sui numeri assoluti
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“Vedremo quanta gente avrà la sensibilità di andare a votare per il referendum. Noi faremo di tutto per raggiungere il quorum, nonostante Giorgia Meloni si sia impegnata per silenziare tutto e tutti, per non far parlare di referendum sui media, faremo di tutto per raggiungere il quorum. Ricordo che Meloni è a Palazzo Chigi per 12milioni e 300mila elettori. Se non raggiungeremo il quorum e saranno andati a votare 12milioni e 400mila elettori, cioè più gente di quella che ha consentito a Meloni di fare oggi la presidente del Consiglio, quello sarà un primo avviso di sfratto a Giorgia Meloni proprio perché lei ha scelto di posizionare tutto il centrodestra sul non voto“. Sono le parole pronunciate ai microfoni di Calibro 8, su Radio Cusano Campus, dal capogruppo Pd al Senato, Francesco Boccia, che aggiunge: “Sono convinto che ci sarà una grande sorpresa di partecipazione collettiva, perché si voterà su due diritti universali come il lavoro e la cittadinanza. C’è anche il quesito sulla sicurezza del lavoro: mi auguro che chi non va a votare non versi più lacrime di coccodrillo quando legge sui giornali notizie sulle vittime del lavoro“.

Al conduttore Francesco Borgonovo che gli chiede lumi sulla decisione dei riformisti del Pd, come gli ex renziani Gori, Picierno, Boschi, Sensi e Guerini, di non ritirare alcune schede referendarie, Boccia risponde: “Lei ha informazioni che non ho. La gente della nostra base andrà a votare con grande passione, finora non ho trovato dirigenti del partito che parlano di passato. Ma in ogni caso vorrei evitare di parlare di passato, anche perché, come è noto, non ho votato il Jobs Act in Parlamento: mi alzai in direzione nazionale e spiegai la mia contrarietà”.

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