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Chi dopo Inzaghi? La suggestione De Zerbi e l’idea di provare a scippare Italiano al Bologna – Possibile scenario

Trovare un candidato credibile non sarà facile, anche perché i tecnici migliori su piazza si sono già accasati
Chi dopo Inzaghi? La suggestione De Zerbi e l’idea di provare a scippare Italiano al Bologna – Possibile scenario
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Dubbi e certezze. Prima le certezze. La linea di giudizio nei confronti dell’Inter, indipendentemente dal risultato (pesantissimo) della finale persa contro il Paris, non cambia: il percorso è stato comunque buono. “Nessun titolo” ha detto rammaricato Inzaghi, “ma quanto fatto in questa stagione merita comunque un plauso verso i ragazzi”. Non sono parole di circostanza: un concetto simile l’ha espresso anche il presidente dell’Inter, Marotta. Che ha speso qualche parola pure sull’allenatore: “Il risultato di oggi non va a influire sulla valutazione del suo operato”. Tutto sincero. Tutto, forse, anche giusto. Ma alla fine, Inzaghi cosa vorrà fare?

Eccolo, il dubbio. Nessuno lo sa. Nemmeno il diretto interessato. “Ora c’è troppa delusione per capire, ne dovremo riparlare” ha detto sempre lui al termine della partita contro il Psg. Ed è così: vuole capire Inzaghi se ha ancora gli stimoli giusti dopo quattro anni di Inter; vuole capire l’Inter se ci sono i presupposti giusti per continuare insieme. Di fatto, la società e l’allenatore sono a un bivio senza che l’ago penda più da una parte o dall’altra. Per il tecnico resta sempre la ricchissima offerta dell’Al-Ilhal (dove potrebbe trovare anche Cristiano Ronaldo), o qualche sirena dalla Premier League. Per l’Inter, invece, resta la prospettiva di aprire un ciclo nuovo, non solo nei giocatori (sono già arrivati i giovani Sucic e Luis Henrique, come da direttive di Oaktree) ma anche proprio in panchina. I nomi? Alcuni sono già sfumati: Allegri era una suggestione interessante (come quella che porta a De Zerbi), ma senza sviluppi; e simile era anche la posizione nei confronti di Vincenzo Italiano, fresco di rinnovo con il Bologna (la storia però dice che a volte nemmeno questa possa essere una garanzia di permanenza). Trovare un candidato credibile non sarà facile, ed è un aspetto da tenere bene in mente.

Ora, le parti si prenderanno qualche ora per riflettere, quindi tra lunedì e al massimo mercoledì si incontreranno, per tirare una riga e capire se e come ripartire. Non ci vorrà molto tempo: sia perché il 15 giugno ci sarà il Mondiale per Club, sia perché c’è da programmare tutta la nuova stagione. Che sarà logorante tanto quanto quella appena trascorsa ma con un po’ meno entusiasmo in casa, visto che alla fine non è stato aggiunto in bacheca nessun trofeo. La certezza che il quadriennio comunque non sia stato fallimentare resta, è radicata e nessuno la potrà togliere ai dirigenti e a Inzaghi stesso. In qualche modo, si ripartirà da qui. Con tutti i dubbi del caso.

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